Merlin/serie generale/set 1/prompt 01:00
Titolo: One night in the wood
Serie TV: Merlin
Personaggi: Percival, Lancelot
Set: 1
Prompt: 01:00 Nascosto dietro i suoi occhi
Conteggio parole: 500
Rating: PG
Genere: Generale
Avvertimenti: What If?, Flashfic
Disclaimer: Merlin e i suoi personaggi non mi appartengono, sono proprietà della BBC e chi per essi. Da questa storia non ci ricavo niente.
Tabella: QUI
Note: Storia scritta per la community 24ore con il prompt "Nascosto dietro i suoi occhi". La storia è collocata in mezzo alla terza serie.
One night in the wood.
L’ultima ora della notte era passata da un po’ ormai e Percival si trovava in quella foresta sperando di riuscire a scovare qualche animale selvatico troppo stanco per sfuggire al suo coltello affilato.
Stava camminando silenzioso tra le fronde, quando si ritrovò a pensare che l’oscurità doveva avergli appena giocato qualche strano scherzo.
Si fermò d’istinto, aguzzando un po’ la vista, ma dopo qualche attimo comprese di non essersi sbagliato: poco distante da lui, giaceva a terra il corpo di un ragazzo che doveva aver avuto più o meno la sua età.
Percival si fece più vicino, cercando di capire meglio la situazione.
Era forse morto?
Appena gli fu più accanto si accorse che quello sconosciuto era seriamente mal ridotto.
Graffi e sangue ricoprivano il suo corpo ed il suo respiro era molto debole.
Come può essere ancora vivo?
Percival si piegò sulle sue gambe, abbassandosi maggiormente.
Quel volto era sporco di fango, stanco, eppure quel ragazzo si volse ugualmente verso di lui, guardandolo.
Nascosto dietro i suoi occhi scorse un animo nobile, così sincero che mai aveva visto prima, in nessun altro uomo.
Lui era nato come un semplice contadino, da una famiglia povera che per vivere aveva da sempre coltivato verdura e frutta nei campi.
Ma da qualche luna, ormai, i suoi genitori erano morti per via delle barbarie del loro Re.
Quel ragazzo invece…
Quel ragazzo aveva in sé qualcosa di diverso.
“Sono fuggito da una banda di briganti” lo sentì sussurrare.
Il biondo annuì vigorosamente, per poi rispondere:
“Li ho visti poco fa dirigersi fuori dalla foresta”. Si rivolse all’altro. “Ce la fai ad alzarti?”
Lo vide annuire.
“Ti ringrazio…”
“Percival” concluse il ragazzone per lui.
“Io sono Lancelot”.
Lancelot…
Aveva il nome di un cavaliere.
Percival si piegò in avanti, ed lo aiutò ad alzarsi in piedi, passandosi un braccio dell’altro dietro le spalle.
Mentre lo aiutava lo guardava silenziosamente.
Chissà che cosa nascondeva nel suo passato, chissà come era arrivato lì…
Improvvisamente Percival sentì una strana curiosità crescere dentro di sé, una gioia che da tempo non aveva più provato.
“Sono sicuro che in pochi giorni sarai come nuovo” esordì felice.
Conosceva una locanda non molto lontana da lì, ed aveva ancora del denaro dell’ultimo lavoro che aveva svolto.
Percival si ritrovò a sorridere a se stesso, mentre l’altro annuiva alle sue parole.
Da quando i suoi genitori erano morti non aveva avuto nessuno con cui vivere e si era ritrovato a viaggiare da solo in cerca di giustizia.
Si era mantenuto aiutando i più deboli in cambio di vitto e alloggio, o svolgendo qualche piccolo lavoro manuale, ma durante tutta la sua vita non aveva mai avuto modo di sfruttare a pieno la forza di cui i suoi genitori gli avevano fatto dono. Sentiva che adesso, proprio grazie a Lancelot, avrebbe potuto dare una svolta alla sua vita.
Sentiva che con lui le cose sarebbero cambiate.
Si incamminò verso la locanda, aiutando l’altro.
Forse, in quella notte buia, aveva trovato un nuovo amico.
Serie TV: Merlin
Personaggi: Percival, Lancelot
Set: 1
Prompt: 01:00 Nascosto dietro i suoi occhi
Conteggio parole: 500
Rating: PG
Genere: Generale
Avvertimenti: What If?, Flashfic
Disclaimer: Merlin e i suoi personaggi non mi appartengono, sono proprietà della BBC e chi per essi. Da questa storia non ci ricavo niente.
Tabella: QUI
Note: Storia scritta per la community 24ore con il prompt "Nascosto dietro i suoi occhi". La storia è collocata in mezzo alla terza serie.
One night in the wood.
L’ultima ora della notte era passata da un po’ ormai e Percival si trovava in quella foresta sperando di riuscire a scovare qualche animale selvatico troppo stanco per sfuggire al suo coltello affilato.
Stava camminando silenzioso tra le fronde, quando si ritrovò a pensare che l’oscurità doveva avergli appena giocato qualche strano scherzo.
Si fermò d’istinto, aguzzando un po’ la vista, ma dopo qualche attimo comprese di non essersi sbagliato: poco distante da lui, giaceva a terra il corpo di un ragazzo che doveva aver avuto più o meno la sua età.
Percival si fece più vicino, cercando di capire meglio la situazione.
Era forse morto?
Appena gli fu più accanto si accorse che quello sconosciuto era seriamente mal ridotto.
Graffi e sangue ricoprivano il suo corpo ed il suo respiro era molto debole.
Come può essere ancora vivo?
Percival si piegò sulle sue gambe, abbassandosi maggiormente.
Quel volto era sporco di fango, stanco, eppure quel ragazzo si volse ugualmente verso di lui, guardandolo.
Nascosto dietro i suoi occhi scorse un animo nobile, così sincero che mai aveva visto prima, in nessun altro uomo.
Lui era nato come un semplice contadino, da una famiglia povera che per vivere aveva da sempre coltivato verdura e frutta nei campi.
Ma da qualche luna, ormai, i suoi genitori erano morti per via delle barbarie del loro Re.
Quel ragazzo invece…
Quel ragazzo aveva in sé qualcosa di diverso.
“Sono fuggito da una banda di briganti” lo sentì sussurrare.
Il biondo annuì vigorosamente, per poi rispondere:
“Li ho visti poco fa dirigersi fuori dalla foresta”. Si rivolse all’altro. “Ce la fai ad alzarti?”
Lo vide annuire.
“Ti ringrazio…”
“Percival” concluse il ragazzone per lui.
“Io sono Lancelot”.
Lancelot…
Aveva il nome di un cavaliere.
Percival si piegò in avanti, ed lo aiutò ad alzarsi in piedi, passandosi un braccio dell’altro dietro le spalle.
Mentre lo aiutava lo guardava silenziosamente.
Chissà che cosa nascondeva nel suo passato, chissà come era arrivato lì…
Improvvisamente Percival sentì una strana curiosità crescere dentro di sé, una gioia che da tempo non aveva più provato.
“Sono sicuro che in pochi giorni sarai come nuovo” esordì felice.
Conosceva una locanda non molto lontana da lì, ed aveva ancora del denaro dell’ultimo lavoro che aveva svolto.
Percival si ritrovò a sorridere a se stesso, mentre l’altro annuiva alle sue parole.
Da quando i suoi genitori erano morti non aveva avuto nessuno con cui vivere e si era ritrovato a viaggiare da solo in cerca di giustizia.
Si era mantenuto aiutando i più deboli in cambio di vitto e alloggio, o svolgendo qualche piccolo lavoro manuale, ma durante tutta la sua vita non aveva mai avuto modo di sfruttare a pieno la forza di cui i suoi genitori gli avevano fatto dono. Sentiva che adesso, proprio grazie a Lancelot, avrebbe potuto dare una svolta alla sua vita.
Sentiva che con lui le cose sarebbero cambiate.
Si incamminò verso la locanda, aiutando l’altro.
Forse, in quella notte buia, aveva trovato un nuovo amico.