Titolo: Sotto la superficie.
Serie TV: Merlin
Personaggi: Hunith
Set: 1
Prompt: 20:00 Sotto la superficie
Conteggio parole: 351 (WORDCOUNT @
fiumidiparole )
Rating: PG
Genere: Generale, Introspettivo
Avvertimenti: Missing Moment, What If?
Disclaimer: Merlin e i suoi personaggi non mi appartengono, sono proprietà della BBC e chi per essi. Da questa storia non ci ricavo niente.
Tabella:
HERENote: Storia scritta per la community 24ore con il prompt Sotto la superficie.
Il sole era tramontato da qualche ora su Ealdor.
Quel giorno aveva portato una novità in casa di Hunith.
La donna stava ravvivando il fuoco, cercando di scaldare la sua abitazione al meglio. Aveva sempre trovato confortevole la sua casa, accogliente, ma quella sera avrebbe voluto che lo fosse stata ancora di più.
Si volse un poco, guardando verso quella ragazza, che aveva incontrato dopo tanto tempo proprio quella mattina, nel bosco vicino al villaggio.
Osservò Gwen che guardava il fuoco, pensierosa.
Quella mattina, la ragazza le aveva sorriso e, con un po’ d’imbarazzo, le aveva chiesto se sarebbe potuta rimanere da lei per qualche tempo.
Hunith sapeva che sotto la superficie doveva esserci qualcosa di profondo e di oscuro, che Gwen cercava di nascondere… ma aveva da subito deciso che non avrebbe chiesto niente. Le aveva solamente risposto che per lei andava bene e che sarebbe stata felice di avere un po’ di compagnia, dopo tanto tempo.
Da quando Merlin se n’era andato quella casa aveva perso una parte di sé.
E nonostante gli anni che già erano trascorsi, una parte di lei non si erano ancora abituati all’idea di avere suo figlio lontano. Quella separazione le era sempre costata molto cara.
Ma adesso era felice di avere di nuovo qualcuno accanto a sé.
Magari, con i giorni, Gwen si sarebbe aperta con lei e le avrebbe chiesto consiglio.
Hunith sarebbe stata felice di poterla aiutare e di poterla vedere sorridere come già era successo in passato.
Fino a quel momento però, si sarebbe presa cura di lei come se fosse stata sua figlia.
Quel pensiero le scaldò il cuore e la donna si ritrovò a sorridere a se stessa, per pensare poi a Merlin.
Sperava che stesse bene e che magari, uno di quei giorni, sarebbe stato lui ad apparire sulla soglia della loro casa.
Sperava che qualsiasi cosa fosse successo, tutto si sarebbe aggiustato.
Portò una mano sulla spalla della ragazza, carezzandola leggermente. Poi alzò e andò a prendere una coperta.
Si sedette di nuovo davanti al fuoco, porgendo l’oggetto a Gwen.
Sentendo il calore del fuoco sulle sue guance, non poté fare a meno di pensare che tutto sarebbe andato per il verso giusto.