Titolo: 03:00 - Non c'era niente per cui provare rimorso
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggio/Coppia: Antonio Fernandez Carriedo/Lovino Vargas (Spagna/Sud Italia)
Set: 1
Prompt: 03:00 - Non c'era niente per cui provare rimorso
Rating: verde
Conteggio Parole:435
Come capitano della squadra di calcio, Antonio restava sempre per ultimo dopo gli allentamenti. Controllava che i palloni di cuoio fossero riposti al loro posto e che i ragazzi non avessero fatto danni alle varie attrezzature scolastiche. Era già capitato e voleva evitare succedesse di nuovo.
Sospirando si era trascinato verso le docce dello spogliatoio. Non vedeva l'ora di rinfrescarsi per poi tornare a casa. Aveva fin troppi compiti da fare e doveva anche studiare se voleva entrare all'università che aveva scelto. Era decisamente dura la vita di un ragazzo dell'ultimo anno delle superiori. Le uniche consolazioni che gli erano rimaste erano il calcio e il guardare Lovino da lontano.
Soprattutto guardare Lovino.
Era così concentrato che non si era accorto di non essere da solo nelle docce. Solo quando era già entrato si era accorto che di qualcuno, e solo perché aveva sentito lo scrosciare dell'acqua.
Poteva giurare di aver perso un battito quando si era accorto che sotto l'acqua c'era l'oggetto dei suoi desideri. Non si era, però, di certo lasciato sfuggire l'occasione e aveva guardato bene la sua schiena e il suo fondoschiena prima di annunciarsi.
- Ciao Lovino! - lo aveva salutato mettendosi sotto l'acqua. Stavolta aveva evitato di guardarlo; anche perché non sapeva quanto ancor sarebbe stato capace di resistergli. Aveva 18 anni, ed era nel pieno degli ormoni impazziti, impossibili da tenere sotto controllo.
- Capitano - lo aveva guardato così male che sembrava lo volesse uccidere. Lovino lo guardava sempre male.
- Pensavo fossi già andato a casa - forse forse un po' di conversazione non sarebbe stata male. Magari sarebbe stato un modo per farsi notare dal ragazzo.
- Dovevo fare la doccia e aspettavo che i maniaci come te andassero a casa.
- Ma io non sono un maniaco - aveva piagnucolato osando guardare nella direzione di Lovino.
- Come volevasi dimostrare - aveva sospirato chiudendo l'acqua e allungando subito dopo un braccio per prendere l'asciugamano.
Antonio lo aveva guardato sconvolto. Aveva finito di lavarsi velocemente, per poi raggiungerlo nella stanza dove aveva lasciato il cambio: - Io non sono un maniaco e tu mi piaci davvero!
- Vestiti! - gli aveva urlato contro l'altro ragazzo, rosso in viso come se fosse diventato un pomodoro.
- Lovino, devi credermi! - senza pensarci gli si era avvicinato, bloccandolo contro uno degli armadietti. Prima di rendersi conto di quello che stava facendo, aveva percepito le morbide labbra di Lovino, subito seguite da una cinquina ben assestata contro la sua guancia.
- Maledetto bastardo! - aveva sentito il ragazzo urlare, mentre finiva di vestirsi e subito dopo usciva dallo spogliatoio.
Non era andata come voleva, ma tutto sommato ne era valsa la pena.