Titolo: "Cet homme des ténèbres, il ne me fait pas peur."
Fandom: Vassalord
Personaggio/Coppia: Charles J. Chrishunds/Johnny Rayflo
Prompt: 11. Impossibile
Rating: verde
Conteggio Parole: 504
Disclaimer: Nulla mi appartiene. In caso contrario Cherry sarebbe legato al mio letto, e non in giro a lavorare per il Vaticano.
Per salvare ciò che più amava, Rayflo era diventato un vampiro. Per diventare un vampiro, aveva finito per perdere ciò che più amava. La donna che aveva amato e servito durante la sua vita da mortale, era morta. E figlia di lei. Marie aveva dovuto ucciderla lui.
C'era un'incompatibilità tra l'essere un vampiro e poter avere accanto qualcuno.
Almeno questo era ciò che aveva pensato nel suo lungo vagabondare per l'Europa. Aveva vissuto diversi secoli da solo, cibandosi, quando ne sentiva il bisogno, di qualche povero sventurato che compariva sulla sua strada. Aveva evitato per molto tempo sia la sua gemella che Barry. Meno contatto possibile e meglio stava con sé stesso. Se bene si poteva definire una belva assetata di sangue che non sapeva neppure come togliersi la vita anche se desiderava farlo.
Per lungo tempo aveva creduto impossibile provare di nuovo gioia. La sua regina era morta. La sua principessa non aveva sopportato la trasformazione. C'era davvero qualcosa per cui provare ancora gioia?
C'era, solo che avrebbe dovuto aspettare una fredda notte d'inverno, in una città resa fantasma dalla guerra. Avrebbe dovuto aspettare l'incontro con un bambino magro e sporco che lo guardava da sotto una frangia troppo lunga. Avrebbe dovuto aspettare di sentire la sua voce, le sue gracili braccia attorno al suo collo, la sua risata e il suo pianto.
Improvvisamente Chris - quel bambino non possedeva neppure un nome - era diventato il motivo per continuare ad esistere. Quel moccioso che lo chiamava “padrone” da più di un secolo e che non lo aveva mai abbandonato.
Aveva anzi fatto di tutto per ritrovarlo, anche se lui lo aveva spedito a vivere tra i suoi simili.
Passò le dita tra i capelli corti del giovane uomo che gli riposava accanto. Gli sembrava ancora impossibile essere riuscito a trovare una persona simile lungo il suo cammino. Per secoli era stato imprigionato nei ricordi della sua vita umana, nei sentimenti irrequieti per una donna che non sarebbe mai stata sua, e nel senso di colpa per non essere mai riuscito a salvarla. Ma Chris, Chris lo aveva salvato.
Anche se gli sembrava ancora impossibile, Chris lo aveva salvato quella notte. Il biondo ancora credeva il contrario, credeva di essere stato salvato lui dal quell'uomo tenebroso, ma in realtà era Chris l'ancora di salvezza alla quale si era appigliato con i denti e con le unghie, per non scivolare ancora più in basso.
L'impossibilità in cui aveva trascinato sé stesso aveva improvvisamente cambiato faccia, diventando un nuovo cammino, diventando qualcosa di possibile, qualcosa da scoprire. Quando aveva lasciato il bambino davanti al convento, sentiva quasi la certezza che un giorno lo avrebbe incontrato di nuovo. Lui aveva dato un motivo per vivere a Chris, e Chris lo aveva dato a lui.
Era diventato così importante per il ragazzo, che Chris aveva rinunciato alla sua vita umana. Stava per perdere la vita per salvarlo, e aveva rinunciato al Paradiso pur di rimanere al suo fianco, al fianco di questo suo stupido padrone e di questo non lo avrebbe mai ringraziato abbastanza.