Io ti adoro sempre più. Perché quando scrivi è un assedio: da una parte quello che scrivi, bello in sé; dall'altra quello di cui parli, sempre un fedele specchio delle cose che provo io nel momento in cu le provo io. E infine un modo splendido di parlare delle cose, che definitivamente mi mette ko.
e io non ci riesco mai, a commentarti. che ti leggo e ti rileggo e ogni volta mi soffermo su una frase, su una parola, e. c'è tanto, e ogni cosa in più mi sembra superflua. e poi basta.
grazie, però non lo so mica se è vero :) la forma è diversa, ma non so se esista una forma migliore...il contenuto cambia perché io sono io e tu sei tu, {e quando si legge forse la merda degli altri profuma più della nostra (fine dell'angolo della poesia)}
cmq per me è davvero poesia, eh. è verissimo. la forma migliore è quella che piace. me mi piace la tua. e pure sta foto che c'hai per icona o soncazzo come si chiama.
ho mangiato un piatto di fagioli all'uccelletto e un piatto di misto piselli al prosciutto e spinaci.
sto lievitando. tra poco mi dovrò ancorare. mi sa che se mi rilasso torno a roma come un palloncino slegato.
quanto sono brava io a non pensare, o meglio a pensare a tutti , ricordarli, tenerli vivi in me ma lontani da me , purtroppo ho paura dell'abbandono allora lascio io in modo tale che tutto resti sospeso , lo sradicamento mi uccide ma 28 traslochi mi hanno insegnato a cercare il centro dentro di me. L'unico è poramore, il centro alla fine è lui, mi muovo come voglio ma giro gli occhi e lui sta la,magari manco mi pensa , magari suona , ma io lo vedo , e la cosa ormai mi piace nonostante i vari" mica respiro aria e andrea io". ma la norma è un'altra,la norma è la solitudine e il bastare a me stessa , poramore è solo l'eccezione e io me la godo.
in certi momenti potrei averlo scritto io (molto ma molto peggio) in questo momento no. e soffro perchè mi sento incapace di amare ma ne ho bisogno. di essere amata anche, forse troppo. ho un'insicurezza che mi mangia nemmeno troppo lentamente
la felicità è pace, assenza di. quando vivi per sottrazione scopri piuttosto d'esser infelice che non, felicità significa non avere motivi di tristezza, niente fuoco da alimentare che ti muova verso quella persona o situazione o cosa. l'infelicità la vivi, l'opposto è una calma piatta all'orizzonte. la pace che cerchi. quando vivi in un mondo a due stadi i compromessi non esistono: bianco, o nero. bianco. e nero. e se non sei calma piatta, se non sei quel nero in sottrazione allora sei bianco, allora sei luce. allora sei infelice.
se riesci a vivere in te sei oltre questo, manchi di dolore e infelicità. e io un pò t'invidio.
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Perché quando scrivi è un assedio: da una parte quello che scrivi, bello in sé; dall'altra quello di cui parli, sempre un fedele specchio delle cose che provo io nel momento in cu le provo io. E infine un modo splendido di parlare delle cose, che definitivamente mi mette ko.
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iopagome e tupaghite
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come stai? meglio?
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cmq per me è davvero poesia, eh. è verissimo. la forma migliore è quella che piace. me mi piace la tua. e pure sta foto che c'hai per icona o soncazzo come si chiama.
ho mangiato un piatto di fagioli all'uccelletto e un piatto di misto piselli al prosciutto e spinaci.
sto lievitando. tra poco mi dovrò ancorare. mi sa che se mi rilasso torno a roma come un palloncino slegato.
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L'unico è poramore, il centro alla fine è lui, mi muovo come voglio ma giro gli occhi e lui sta la,magari manco mi pensa , magari suona , ma io lo vedo , e la cosa ormai mi piace nonostante i vari" mica respiro aria e andrea io".
ma la norma è un'altra,la norma è la solitudine e il bastare a me stessa , poramore è solo l'eccezione e io me la godo.
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in questo momento no. e soffro perchè mi sento incapace di amare ma ne ho bisogno. di essere amata anche, forse troppo. ho un'insicurezza che mi mangia nemmeno troppo lentamente
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quando vivi per sottrazione scopri piuttosto d'esser infelice che non, felicità significa non avere motivi di tristezza, niente fuoco da alimentare che ti muova verso quella persona o situazione o cosa.
l'infelicità la vivi, l'opposto è una calma piatta all'orizzonte. la pace che cerchi.
quando vivi in un mondo a due stadi i compromessi non esistono: bianco, o nero.
bianco.
e nero.
e se non sei calma piatta, se non sei quel nero in sottrazione allora sei bianco, allora sei luce. allora sei infelice.
se riesci a vivere in te sei oltre questo, manchi di dolore e infelicità.
e io un pò t'invidio.
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e no, non direi d'essere bianco. più nero. oggi però sono verde muffa.
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