puntata nummer drei!
BOOOOOOOOOOKS
se i musei americani lasciano a desiderare, per noi europei, non si può dire lo stesso delle loro librerie.
la bibliofilia americana raggiunge livelli di collezionismo maniacale assolutamente ammirabili, e per ovvie differenze di censo, inarrivabili per noi.
esempio massimo di questo è la Morgan Library di new york, santuario del libro privato costruito da j. p. morgan (sì quello della banca che ancora oggi fa casini in borsa)
bisogna far parlare le immagini perchè nient'altro può rendere l'idea della ricchezza e del gusto sopraffino di quest'uomo che invidierò fino alla fine dei miei giorni.
il suo studio
con una piccola cassafortina per le opere più preziose (ora non più usata come tale ma come libreria tout-court)
il passaggio dallo studio alla biblioteca, niente di chè, anche io ho volte stuccate nel vano delle scope a casa
il luogo dove, se potessi scegliere, passerei il resto della mia vita
vorrei sottolineare ancora che questa era una biblioteca PRIVATA di un uomo d'affari del primo '900, non una sala da ballo trasformata in biblioteca pubblica in un palazzo nobiliare europeo
mi sono pentita di non aver fotografato la bibbia di gutenberg (ma l'ho usata a mio vantaggio nell'ultimo esame che ho dato) però ho un paio di foto di altre opere esposte (ruotano spesso, per vedere le miriadi di cose non esposte devi essere un prof universitario rinomato altrimenti BYE BYE D:)
una lettera di luigi xiv adolescente
appunti di ruskin a venezia
(as usual, questa è solo una selezione di foto per limiti di spazio :( )
next stop: PUBLIC LIBRARY
questo mckim ci sapeva fare col neoclassicismo, DAYUM!
foto rubata della study hall, grande come uno o due campi da football, non mi ricordo (è divisa a metà)
ci sono i libri a portata di mano, abbiamo trovato taaante cose interessanti ma ahimè sono rimaste lì :(
chicca della sezione children's books: i pupazzetti originali di christopher robin che hanno ispirato winnie the pooh!
altra biblioteca: the widener library ad harvard
non l'abbiamo visitata ma ha una storia interessante che merita di essere raccontata
widener era uno studente di harvard appassionato di libri che dopo il diploma, avendo soldi che gli uscivano dalle orecchie, decise di partire con padre e madre, che condividevano la sua passione, e andare in europa a cercare i libri più preziosi e interessanti.
speso un bel gruzzolo e raccolti abbastanza libri, la famiglia widener s'imbarcò per tornare negli stati uniti... su di un transatlantico chiamato titanic.
sopravvisse solo la madre (nemmeno i libri si sono salvati, sigh) che donò ad harvard milioni di dollari per costruire una biblioteca in memoria del figlio. vedendo quanto spesso gli edifici dell'università venivano abbattuti e sostituiti mise una clausola: se un solo mattone della biblioteca fosse stato spostato, tutti i libri contenuti sarebbero diventati di dominio pubblico, causando praticamente la bancarotta dell'università.
è per questo che l'aspetto esteriore dell'edificio non è cambiato nonostante l'affluenza pazzesca di libri negli scorsi 100 anni (ogni libro pubblicato è mandato alla biblioteca), infatti si è scelto di scavare al di sotto di esso e del parco antistante per creare abbastanza spazio per contenerli tutti.
attualmente, sotto quel prato, ci sono SEI piani interrati, pieni di libri.
sbaviamo insieme. avevo i brividi solo a camminarci sopra.
sempre a boston c'è un'altra biblioteca stupenda, la public library, anche questa opera di mckim
poverina, siccome non era abbastanza bella hanno deciso di aggiungerci sale affrescate dai migliori artisti americani dell'epoca:
abbey
e sargent (le foto mi sono venute malissimo, voglio piangere)
D: *brutte foto sono brutte*
il cortile è identico (tranne il prato) a quello della mia università, mi sentivo a casa :D
libri non vuol dire solo biblioteche, anzi.. il bello è quando i libri te li puoi portare a casa a.k.a. ecco un po' di foto dalle librerie
new york:
shakespeare & co nel village (di fianco alla NYU), niente a che vedere con quella di parigi purtroppo
libri usati, mooolto meglio.. alabaster bookshop nell'east village
boston:
(è stata la mia libreria preferita, libri vecchi, antichi, uno addirittura sulle marche che centra con la mia tesi! e gatti? ME GUSTA!)
salem:
questa è semplicemente favolosa, una specie di miracolo della forza di gravità. guardate bene le finestre
e guardate dentro
semplicemente favolosa XD
i libri sono tenuti su da un incantesimo probabilmente!
bene, siamo alla fine di anche questo nuovo capitolo, ho perso 30 anni nello scriverlo perchè in un momento di distrazione pensavo di aver cancellato tutto e stavo per piangere, poi lj mi ha salvato <3
alla prossima! (cimiteriiiiii)