Storia scritta per il
p0rn-fest #10 indetto da
fanfic_italia. :3
No, non sono morta! *__*
Bene, fandom nuovo. Necessito di una nuova icon, adesso. *senza idee* <3
Non è che ne avete qualcuna da donarmi? *^*
Warnings: Underage. Shotacon. Dub-con.
« Sono buoni? Ti piacciono? »
Il bambino annuisce con convinzione senza aggiungere altro, troppo impegnato a rubare quanti più biscotti possibile dal vassoio lasciato lì apposta per lui, sul divano, e ad infilarsene l’ennesimo in bocca, mentre tu finisci di slacciargli i pantaloni e glieli sfili assieme alle mutandine.
Sorridi.
«Li ho fatti io, sai? »
Ti chini a baciargli la pancia e quando catturi il suo uccello tra le labbra - è talmente piccolo che riesci a tenerlo in bocca tutto senza alcuna fatica - il bambino sussulta ed emette un verso un po’ acuto che allarma la sorella - fino a quel momento rimasta rannicchiata sul pavimento, troppo concentrata a mangiare per fare caso al resto - e che riesce, per un istante, ad intaccare la nube di torpore in cui gli incantesimi con cui hai cucinato quei biscotti li hanno fatti cadere.
La ragazzina sbatte le palpebre e ti guarda, vagamente lucida, ma tu sorridi e le avvolgi un braccio intorno alla vita, stringendotela contro il fianco.
« E a te piacciono? » sussurri gentile, porgendole un biscotto con l’altra mano.
Lei lo fissa in silenzio per una manciata di secondi, poi lo afferra e annuisce.
« Molto. La mamma non li fa così buoni ».
Sorridi, baciandole la tempia.
« Mi fa piacere ».
Fai scivolare nuovamente una mano tra le sue gambe e riprendi a toccarla, mentre suo fratello geme tra un morso e l’altro e lei ansima masticando biscotti.
Il tempo di portarli entrambi fino all’orgasmo e la pianta velenosa con cui aromatizzi tutti quei dolcetti avrà fatto effetto, facendoli cadere in un sonno senza sogni da cui si risveglieranno un po’ confusi in mezzo al bosco e senza serbare il minimo ricordo di quello che è successo - un piccolo espediente a cui sei dovuta ricorrere per risparmiarti la seccatura dei vari genitori.
Il bambino si addormenta praticamente un istante dopo essere venuto e mentre tu stai ancora finendo d’inghiottire il suo sperma viene anche sua sorella, accartocciandosi intorno al tuo braccio.
Fa ciondolare la testa all’indietro e ti guarda, ansimante.
Ha lo sguardo appannato, le palpebre pesanti, e nonostante l’ululato improvviso fuori dalla finestra la faccia irrigidire d’istinto, oramai non è praticamente più in grado nemmeno di rendersi conto di dove si trova.
Sorridi, baciandole la fronte.
« Va tutto bene, è solo quell’idiota del Lupo. Con me siete al sicuro ».
La ragazzina cede definitivamente al sonno e tu sbuffi, lanciando un’occhiata storta alla finestra.
Non lo capirai mai, quel cretino, perché impuntarsi tanto su una singola mocciosa quando puoi avere tutti quelli che vuoi?