The Fear

Mar 11, 2011 16:14


Titolo: The Fear
Personaggi: Regulus Black (altri personaggi secondari o nominati)
Prompt: Paura dal concorso Alpha Leonis Contest.
Rating: PG
Avvisi: missing moment, raccolta.
Parole: 900 (Word)
Riassunto: Le paure del bambino, dell'adolescente, del giovane uomo e del condannato a morte.
Note: voglio bene al Piccolo Re. Proprio tanto, eh. Ma ho letto il promtp "Paura" ed ho pensato a questo piccolo gattino nero e spaurito che si nasconde in un angolino della stanza e miagola disperato. Tipo cosino della fuliggine, insomma XD e gli ho voluto ancora più bene. Quindi dovevo terrorizzarlo XD
La storia è settimana classificata al contest, ma con un punteggio estremamemente alto (non lo dico per vantarmi, ma perché sono sorpresa XD). Il giudizio lo troverete alla fine ♥


Paure di bambino

1.
Il corridoio buio e tetro era spaventoso: c’erano ombre pronte ad allungarsi per prendergli le caviglie se non avesse affrettato il passo.

Regulus non era un bambino pauroso; i tuoni lo terrorizzavano e a volte si spaventava quando la mamma si arrabbiava, o quando il papà lo rimproverava, ma non aveva sempre paura.

Quella notte però era diverso, perché c’era un temporale e la mamma era molto adirata per un gioco che lui e Sirius non avrebbero dovuto fare nello studio. Quindi il bambino camminava velocemente lungo la parete per raggiungere la stanza del fratello maggiore: la sua unica salvezza.

2.
La prima volta che dovette affrontare da solo un rimprovero di sua madre fu dopo che Sirius fu partito per Hogwarts. Non aveva combinato niente che non avrebbe fatto senza il fratello maggiore, ma si sentì più esposto e fragile del solito. La mano che di solito stringeva la sua, o che gli si poggiava sulla schiena - un po’ tremante, ma sempre calda e rassicurante - era lontana chilometri da lui.

Solo quando se ne rese conto, chiuso in camera sua per punizione, Regulus capì che, oltre al senso di abbandono e di vuoto, aveva avuto paura di mettersi a piangere.

Paure di adolescente

1.
La paura più grande da affrontare ad Hogwarts era quella di non essere all’altezza del suo cognome e del suo status; per questo rimaneva nell’angolo, senza mai mischiarsi a quei Purosangue che facevano i bulli, ma osservandoli con occhi aristocratici. Nonostante Bellatrix nelle sue lettere gli avesse consigliato di schierarsi sempre, Regulus non lo faceva mai in maniera plateale, come gli era stato suggerito da Narcissa e suo marito.

Era uno studente modello, un bravo Cercatore, un Serpeverde discreto ed un Purosangue fiero; ma la paura che tutto quello non fosse abbastanza per i suoi genitori non lo abbandonava mai.

2.
Sirius lo derideva continuamente, lo trattava male e lo guardava con astio. A Regulus non importava, o almeno fingeva che fosse così, sperando che le piccole ferite che ogni frecciata del maggiore gli graffiava sull’orgoglio non fossero visibili. Temeva che qualcuno potesse capire quanto Sirius lo rendesse vulnerabile ed aveva paura che lui stesso comprendesse quanto ancora dipendeva da lui; così si mostrava freddo, cercava di non arrabbiarsi mai, di non mostrare alcuna emotività.

Le ferite si rimarginavano sempre, ma l’attaccamento a suo fratello diventava sempre più un ammasso informe di nostalgia e ricordi infantili. Anche di questo aveva paura.

3.
Entrare a far parte dei Mangiamorte non era niente di più di quello che la sua famiglia si aspettava da lui. Bellatrix era euforica, sua madre gli aveva raccomandato di essere sempre fiero della sua scelta e Narcissa gli aveva stretto le dita intorno alle spalle, dolcemente; ricevere il Marchio e ritrovarsi a far parte della cerchia del Signore Oscuro erano stati eventi adrenalinici, come un paio di retate sciocche, che sapevano di bravate da ragazzini.

La paura sembrava lontana, a quel sedicenne che si atteggiava a Mangiamorte, sempre discreto, ma con una sicurezza che non sentiva più da anni.

Paure di giovane uomo

1.
Eppure la paura era sempre stata la sua compagna fidata e non aveva intenzione di lasciarlo tanto facilmente; sedotto dalla facilità con cui il mondo sembrava aprirsi dinnanzi ai suoi piedi, grazie al Marchio che nascondeva sotto la manica, Regulus aveva dimenticato cosa ci si aspettasse da lui. Uccidere forse era necessario per il loro ideale, ma torturare con insano piacere e ridere del terrore altrui non erano che una degenerazione di tutto ciò.

La paura allora tornò a bussare al suo cuore, quando Regulus si rese conto d’essere forse l’unico ad avere ancora un ideale puro, senza sadismo e perversione.

2.
Non basta tagliare i rami di una pianta che è ormai malata, gli diceva sua madre, quando curava le rose, bisogna andare alla radice per estirpare il male. Ma mettersi contro Voldemort non era come scavare la terra nel vaso.

L’occasione, ironicamente, gliela fornì lo stesso Signore Oscuro, portando con sé Kreacher e facendolo quasi morire; ma la fedeltà dell’elfo domestico a Regulus era più potente di qualsiasi veleno e, quando tornò da lui, il giovane Black aveva già preso la sua decisione.

La paura era prepotentemente radicata nel suo spirito, ma non avrebbe vacillato nemmeno davanti a Voldemort stesso.

Paure di un morto

Quella caverna era l’esatto luogo dei suoi incubi di bambino: il buio era pieno di ombre pronte a prenderlo e trascinarlo nell’oscurità dell’acqua e Regulus non era certo che si trattasse solo di refusi infantili; il gelo umido gli increspava i capelli ed il suo corpo tremava incessantemente.

La paura gli inchiodava i piedi a terra, indicandogli dolcemente la via di fuga, ricordandogli corridoi bui e spaventosi temporali; Regulus però le rispose con risate sadiche, uomini che si trasformavano in mostri e poi, quando nemmeno quegli abomini sembrarono smuoverlo, ricordò la mano tremante di suo fratello e gli occhi che lo spiavano con quella stessa mancanza che lo riempiva da anni.

La paura allora smise le sue lusinghe di salvezza, sfiorandogli il collo con carezze di brivido, lasciandolo muovere. Lo accompagnò verso il cratere colmo di veleno, continuando a parlargli di tuoni, rose recise, buchi nell’arazzo di famiglia, della risata spaventosa di sua cugina, senza mai più offrirgli una fuga; fedele come solo Kreacher lo era in quel momento, la sua affezionata compagna lo cullò fino alla fine, quando, esalando l’ultimo respiro, Regulus strinse le dita intorno all’aria, alla ricerca di quella mano che nei suoi ricordi scacciava ogni timore.

Note finali + giudizio: è presuntuoso da parte mia dire che la frase finale mi fa sempre piangere come una cretina? ç__ç

Giudizio di Lellas92

Grammatica:10/10
Stile:9/10
Originalità:10/10
Caratterizzazione:10/10
Utilizzodelprompt:10/10
Gradimento personale: 4/5
Totale: 53/55

Dunque di grammatica non ho trovato nessun errore, quindi è inutile che stia qui a perdere tempo, complimenti ^^. Lo stile mi è piaciuto, la storia è scorrevole e si legge bene, senza fatica, non ti ho dato il massimo perché ho voluto premiare chi ha messo quel “qualcosa” in più, che secondo me ti manca pochissimo a raggiungere ;). Ho trovato molto originale sia la storia, sia il modo in cui l’hai presentata. Mi ha interessato parecchio la suddivisione che hai fatto, sicuramente anche il modo di “presentare il piatto” giova a quello che è poi il contenuto, quindi ho voluto premiare anche questo aspetto, oltre al modo personale e assolutamente non-banale con cui hai affrontato la questione. La caratterizzazione in tutte le “quattro età” è perfetta, hai reso bene la graduale trasformazione nel carattere di Regulus, fino al pentimento finale, reso anch’esso benissimo. Quindi ancora altri complimenti ^^. Il prompt è stato usato in maniera ampia, dettagliata e personale. In particolare mi ha colpito il paragrafo delle “Paure di un morto”, bella immagine, mi ha piacevolmente colpita. La storia mi è piaciuta, c’era ancora qualche dubbio? XD Un ottimo risultato, davvero bravissima.

Giudizio di malandrina4ever

Grammatica: 10/10
Stile: 9/10
Originalità: 8.5/10
Caratterizzazione: 10/10
Utilizzo del prompt: 10/10
Gradimento personale: 4.5/5

Totale: 52/55

Grammatica perfetta e stile molto fluido, brava^^ Il Prompt è ben inserito in ogni Drabble (Double nel caso dell’ultima), magari avresti potuto migliorare l’originalità, ma anche così la tua resta una raccolta molto bella. La caratterizzazione di Regulus è ottima: hai delineato molto bene la sua personalità attraverso ogni Drabble, mostrando come sia arrivato dall’essere un Mangiamorte convinto al sacrificarsi in quella grotta e descrivendo il variare delle sue paure man mano che cresceva, davvero un ottimo lavoro =) Inoltre con poche parole credo che tu sia riuscita a caratterizzare anche gli altri membri della famiglia Black: la mano rassicurante di Sirius, l’euforia di Bellatrix, la pacatezza di Narcissa (almeno rispetto a Bella xD)...erano solo accenni, ma li ho trovati comunque perfettamente IC. Che dire...i miei complimenti^^
TOTALE: 105

one-shot, contest, harry potter

Previous post Next post
Up