Titolo: Niente di più
Fandom: Angel Sanctuary sì, oddio, l'ho fatto davvero!
Personaggi: Yue Kato, Sakuya Kira (menzionato Setsuna Mudo)
Rating: PG
Parole: 199 (Word)
Prompt: "Buon San Valentino!", "... Sul serio, a volte mi domando cos'hai dentro la testa" del
Meme di San Valentino di
michiru_kaiou.
Avvertimenti: esiste il pre-shonen-ai? XD beh, questa ff lo è! Double-drabble, OOC (sicuro, perché non mi ricordo un cavolo di 'sto manga XD solo che odio Kira e amo Kato XD)
Note: come ho già detto, io di AS ricordo solo due cose: mortemortetantamorte e l'amore per Kato ♥ in virtù di questo ricordo un po' di cosette legate al personaggio, tipo la sgradevole sensazione che fosse ossessionato da quel fetente di Kira. Avrei dovuto pensarci sei anni fa a scrivere qualcosa su 'st'ossessione, ma l'ispirazione è arrivata ora, quindi beccatevela così e non fiatate: ve l'ho detto che è OOC!
Non era un appuntamento, ma un’abitudine: s’incontravano lì, senza un motivo particolare, fumavano qualcosa - a volte Yue non si limitava a fumare, venendo guardato dall’altro come se fosse stato un insetto ripugnante (non lo biasimava, un po’ forse si sentiva anche lui così) - e scambiavano giusto qualche parola.
Quel giorno non faceva eccezione, in fondo era un giorno come un altro. E poi, che discorsi, gli piaceva stare in compagnia di Kira solo perché era silenzioso. No, non l’ammirava nemmeno un po’, soprattutto quando girava intorno a quel ragazzino molesto. Era… fastidioso, come un formicolio lungo tutto il corpo.
Accovacciato a terra, s’accorse che l’altro s’era mosso e se ne stava andando.
“Hey!” Chiamò, giusto perché non gli piaceva essere ignorato - non da lui. “Vai dal tuo amichetto? Quel Mudo ti gira sempre intorno…” Insinuò, sapendo d’essere irritante.
Ma quello niente, nessuna occhiataccia, nessun commento. S’incamminò tranquillo, gelido. “Ah.” Fece poi, voltando appena la testa, guardandolo a mala pena. “Buon San Valentino…”
Yue lo vide andar via senza dire una parola, troppo perplesso e sorpreso per trovarne; quando l’altro fu scomparso alla sua vista, si grattò la nuca, sbuffando.
“… Sul serio, a volte mi domando cos’hai dentro la testa.”