Sirius, ti presento Albus Severus

Feb 27, 2010 18:14

Titolo: Sirius, ti presento Albus Severus
Personaggi: Sirius Black, Remus & Ted Lupin, Harry & James Jr. Potter
Rating: PG
Parole: 651 (Word)
Prompt: Astinenza del Meme della Quaresima di michiru_kaiou7.
Avvertimenti: slash, spin-off del mio AU; crack.
Note: ragazzi, questa roba è crack XD io mi sono messa a ridere da sola mentre la scrivevo - poco modesto da parte mia e magari a voi non farà nemmeno sorridere, ma personalmente stavolta non me ne importa niente, perché mi sono gioiata troppo. Non me ne voglia Snape, lui lo sa che lo adoro (ed io so che non sono assolutissimamente ricambiata, ma me ne sono fatta una ragione ♥) e poi comunque è colpa di Sirius XD



Era successo un bel pomeriggio di primavera: Harry era arrivato tutto trafelato tramite Metro Polvere, con il piccolo James in braccio e l’espressione più sconvolta e allo stesso tempo felice che Sirius gli avesse mai visto in faccia - se si escludeva il giorno in cui James era nato.

E beh, l’occasione era simile. Remus aveva tentato invano di farlo calmare e sedere e Teddy aveva iniziato a girargli intorno, confuso dall’euforia del padrino.

“È nato!” Aveva urlato appena uscito dal camino e Sirius non poteva fare a meno di sghignazzare divertito, perché continuava a ripeterlo da quando era arrivato, correndo per tutta la casa, mentre James si agitava fra le sue braccia e Ted gli trotterellava dietro.

“Sirius, è nato!” Aveva esclamato di nuovo Harry, incontrando in mezzo al corridoio il suo padrino che l’aveva letteralmente placcato - o almeno c’era andato molto vicino - togliendogli il piccolo Potter delle braccia. Remus, finalmente, aveva potuto condurre l’ospite in giardino e l’aveva fatto sedere su una panca.

“Che bello, Harry! Un nuovo piccolo Potter pronto a conquistare il pianeta!” Esclamò Sirius, quando tutti si furono seduti. Fece una smorfia buffa a James, che ridacchiò divertito, e poi gli fece il solletico sulla pancia - Remus nascose una risata e si ripromise di non far mai notare a Sirius che aveva la stessa espressione sconvolta e felice di Harry.

“Già. Albus Severus Potter.” Dichiarò allegramente il giovane, stringendo in un abbraccio stritolante - e sicuramente non voluto - il piccolo Ted.

“Albus Severus?” Domandò Sirius dopo un momento di assoluto silenzio con voce apparentemente piatta.

“Ah-a.” Rispose Harry, del tutto incurante - forse troppo felice per accorgersi di qualsiasi cosa.

“Severus?!” La voce di Sirius si fece leggermente stridula nel pronunciare quel nome.

“Sirius, astieniti dal commentare.” Lo avvisò Remus, aggiungendo all’imperativo un’occhiataccia. “Congratulazioni, Harry! Ginny come sta?” Chiese poi il licantropo, sfoggiando un enorme sorriso.

“Aste- aste- Astenermi!” Biascicò Sirius, apparentemente incapace di formulare un pensiero coerente.

“Già, conosci il significato della parola, vero?” Bisbigliò Remus, mentre Harry era lanciato in un racconto dettagliato del travaglio della sua povera moglie.

“Ma si chiama come quel… Come Snivellus!” Fece Black, indignato e schifato.

“Pensavo che dopo quello che ti ho raccontato, la tua opinione su di lui fosse migliorata almeno un po’…” All’espressione ancora più orripilata di Sirius, Remus scosse la testa alzando gli occhi al cielo. “Stupido, davvero molto stupido da parte mai…”

“Come potrò volergli bene, Remus? Come?” Domandò quasi disperato l’altro.

“Sono sicuro che te ne farai una ragione… E guarda Harry!” Sentendosi chiamato in causa, Harry rivolse loro un sorriso inebetito, mentre Ted ancora lottava per riconquistare la sua libertà.

“Dev’essergli successo qualcosa di molto brutto… Guarda che faccia che ha… E come può aver chiamato suo figlio in quel modo?” Borbottò Sirius, direttamente nell’orecchio di Remus.

“Oh, vero! Perché non venite a conoscerlo?” L’espressione esaltata di Harry fece capire ai due uomini che era meglio non lasciarlo andare via da solo, così si ritrovarono nel corridoio del reparto ostetrico del San Mungo, a fissare un pargolo urlante al di là del vetro.

“Non è meraviglioso?” Chiese Harry entusiasta.

“Sembra un bambino molto vivace.” Sorrise Remus, in tono conciliante, mentre Teddy imbronciava il viso: un altro piccolo Potter voleva dire altra concorrenza. Sbuffò, quando James si sporse dalle braccia di Sirius per tirargli i capelli. Altra concorrenza e altre rogne, si corresse Ted.

Sirius, invece, rimase silenzioso a fissare il neonato che agitava i pugnetti intorno alla testa.

“Sirius?” Lo chiamò Remus, dopo aver lanciato un’occhiata ad Harry per assicurarsi che non stesse sentendo - si augurò comunque che il compagno ricordasse di non fare commenti.

“Uhm… Moony, il suo naso è a posto, vero?” Chiese dubbioso Black, sporgendosi un po’ di più. “Voglio dire, non mi sembra eccessivamente gra-”

“È davvero un bimbo meraviglioso, Harry!” Si sbrigò ad urlare Remus, per evitare che Sirius finisse di parlare; inutile: Black non conosceva proprio il significato della parola astinenza, in nessuna sua accezione.

challenge: meme della quaresima, one-shot, au, harry potter

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