[Orphan Black] Stay with me no matter if it’s crazy
Titolo: Stay with me no matter if it’s crazy
Generi: Generale, malinconico, erotico
Avvertimenti: Linguaggio esplicito, double-drabble
Personaggi: Sarah Manning, Paul Dierden
Wordcount: 191
Rating: Arancione
Introduzione: ‹‹Pensavo che non volessi più saperne di me››
‹‹Pensavo che volessi uccidermi››
Sarah percorse i contorni lisci dei pettorali di Paul, infossando il viso nell’angolo del suo collo.
‹‹Pensavo che non volessi più saperne di me›› sussurrò Paul, lasciandosi sfuggire un ansito sommesso.
Sarah avvolse l’orlo della maglia di Paul attorno alla punta del suo dito, strattonandola verso di sé. Il torace di Paul aderì al suo petto, e Sarah poté sentire il suo corpo irrigidirsi e poi sciogliersi sotto il suo tocco.
‹‹Pensavo che volessi uccidermi›› bisbigliò in risposta, soffiando sulla pelle morbida del suo collo. Paul bloccò la sua mano a mezz’aria, premendola sopra al suo petto.
‹‹Pensavo che volessi andartene.››
‹‹Pensavo che avessimo un conto in sospeso.››
‹‹Ah, sì?››
‹‹Pensi di potermi scopare a andartene, Paul?›› mormorò Sarah, scandendo l’ultima parola come se fosse un’imprecazione. Poi, all’improvviso, lo spinse lontano da sé e sciolse il suo polso dalla sua presa.
‹‹Io penso che la coerenza non sia il tuo forte, Sarah Manning›› replicò Paul, afferrandole di nuovo il polso.
Sarah si lasciò scivolare verso di lui, atterrando di colpo contro il suo petto. Paul arretrò, sbattendo la schiena contro il muro.
‹‹Puoi sempre andartene.››
‹‹Magari lo farò.››
Paul gemette, mentre Sarah afferrava il lobo del suo orecchio con le labbra.
‹‹...domattina.››
Generi: Generale, malinconico, erotico
Avvertimenti: Linguaggio esplicito, double-drabble
Personaggi: Sarah Manning, Paul Dierden
Wordcount: 191
Rating: Arancione
Introduzione: ‹‹Pensavo che non volessi più saperne di me››
‹‹Pensavo che volessi uccidermi››
Sarah percorse i contorni lisci dei pettorali di Paul, infossando il viso nell’angolo del suo collo.
‹‹Pensavo che non volessi più saperne di me›› sussurrò Paul, lasciandosi sfuggire un ansito sommesso.
Sarah avvolse l’orlo della maglia di Paul attorno alla punta del suo dito, strattonandola verso di sé. Il torace di Paul aderì al suo petto, e Sarah poté sentire il suo corpo irrigidirsi e poi sciogliersi sotto il suo tocco.
‹‹Pensavo che volessi uccidermi›› bisbigliò in risposta, soffiando sulla pelle morbida del suo collo. Paul bloccò la sua mano a mezz’aria, premendola sopra al suo petto.
‹‹Pensavo che volessi andartene.››
‹‹Pensavo che avessimo un conto in sospeso.››
‹‹Ah, sì?››
‹‹Pensi di potermi scopare a andartene, Paul?›› mormorò Sarah, scandendo l’ultima parola come se fosse un’imprecazione. Poi, all’improvviso, lo spinse lontano da sé e sciolse il suo polso dalla sua presa.
‹‹Io penso che la coerenza non sia il tuo forte, Sarah Manning›› replicò Paul, afferrandole di nuovo il polso.
Sarah si lasciò scivolare verso di lui, atterrando di colpo contro il suo petto. Paul arretrò, sbattendo la schiena contro il muro.
‹‹Puoi sempre andartene.››
‹‹Magari lo farò.››
Paul gemette, mentre Sarah afferrava il lobo del suo orecchio con le labbra.
‹‹...domattina.››