[HP] At sixes and sevens ~ Draco/Harry [18/18]

Apr 18, 2009 16:58

Titolo: At sixes and sevens
Capitolo: Diciotto di diciotto: Epilogo: Un anno dopo (perché le cose, fondamentalmente, non cambiano.
Lista capitoli, note e disclaimer: qui.


At sixes and sevens
Epilogo: Un anno dopo (perché le cose, fondamentalmente, non cambiano

Theodore sospirò, stropicciandosi gli occhi con una mano. Come potevano i suoi due cosiddetti amici attentare alla propria sanità mentale anche quel giorno? Non potevano bastare i crampi allo stomaco che già l’imminente cerimonia gli provocava? Oh, certo che no.
Quei due dovevano sparire proprio un attimo prima che il rito cominciasse. E lui, ovviamente, doveva cercarli. Perché che figura ci avrebbe fatto se, all’ingresso della sposa, i testimoni, entrambi i testimoni, non fossero stati presenti?
Per fortuna, sapeva esattamente dove cercare; le prove del matrimonio erano servite anche a quello.
Arrivò in un corridoio deserto, svoltò a sinistra e si ritrovò di fronte ad una porta ben lontana dal luogo della cerimonia. Tese l’orecchio e i suoni che sentì gli confermarono di essere nel posto giusto. Respirò a fondo e bussò.
“Draco… Harry…” chiamò. “Se non uscite immediatamente da questo ripostiglio e prendete i vostri posti, penso che Ginny metterà in pratica la minaccia di evirarvi prima che possiate finire di godervi i vostri gioiellini!”
Una risata appena trattenuta e un “Sì… umh… adesso veniamo!” pronunciato con voce ansimante gli giunsero in risposta.
Pregò di dover prendere la frase alla lettera e di non dover invece cogliere il suo doppio senso, si voltò e ritornò sui propri passi.
Oh sì, un giorno o l’altro quei due lo avrebbero fatto ammattire.

*

All’udire la voce di Theo, Draco smise di affondare nella bocca di Harry e si accasciò contro il muro, tentando di regolarizzare il respiro.
Ok, forse, ma solo forse!, l’avevano fatta grossa ad imboscarsi poco prima del matrimonio di Theo e Ginny. Ma, al diavolo, il suo maledettissimo Harry era così eccitante vestito con quell’abito da cerimonia! Gli dava un’aria elegante che Draco gli vedeva così raramente! Come poteva non approfittarne, quando succedeva?
“Sì… umh… adesso veniamo!” mormorò, a voce abbastanza alta da raggiungere il suo amico oltre la porta.
Si accorse del doppio senso quando già un ghigno divertito aveva deformato il volto di Harry. Rise anche lui, prima di attirare il proprio compagno tra le braccia e baciarlo con passione.
“Draco… dobbiamo andare” soffiò lui, quando si staccarono.
Sbuffò leggermente e maledì lo stupido senso del dovere Grifondoro. Si riabbottonò i pantaloni e tentò di rassettarsi i vestiti al meglio, mentre anche l’altro lo imitava.
“Andiamo?” chiese, non prima di aver lanciato uno sguardo alle sue dita lunghe che lisciavano la cravatta, immaginando, per un momento non tanto breve, quelle dita in un altro posto. Scacciò il pensiero dalla testa e si affrettò a concentrarsi su altro, nella speranza di evitare di occupare il suo posto a fianco dello sposo con un’evidentissima erezione.
Stava per aprire la porta, quando Harry lo chiamò. Si voltò verso di lui e vide che aveva sul viso quel suo sorriso dolce, ma allo stesso tempo appassionato che gli faceva venire i brividi.
“Ti amo” disse solo.
Il cuore di Draco saltò un battito. Come faceva, dopo un anno, a fargli ancora quell’effetto? Doveva essere tutto merito del candore con cui pronunciava quelle parole, o il modo in cui gli brillavano gli occhi… O, semplicemente, era il solo fatto che Harry lo amasse.
“Anche io” sussurrò, sorridendo di rimando.
“E adesso, forza! Abbiamo un matrimonio da rallegrare!” continuò, aprendo la porta.
“Ehi, vacci piano biondastro. Conosco i tuoi modi di rallegrare qualcosa e Ginny potrebbe non apprezzare. Io ci tengo ai miei gioiellini!”
“Tranquillo, Harry. Anche io ci tengo ai tuoi gioiellini!”
E, ridendo, si diressero verso la sala principale.

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