Titolo: I’ll remember the look in your eyes
Fandom: DC Comics
Beta:
iosonosaraPostata il: 06/01/2009
Personaggi: Lenny Snart (Captain Cold), Lisa Snart (Golden Glider)
Pairing: Lenny/Lisa
Rating: Pg13
Conteggio Parole: 456 (W)
Avvertimenti: Rapporti tra consanguinei più o meno espliciti
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
~ Scritta per
iosonosara sul prompt Lenny Snart/Lisa Snart - I remember the look in your eyes / When I told you that this was goodbye / You were begging me not tonight / Not here, not now [Yellowcard - Ocean Avenue] (citazione d’apertura) come regalo di Natale. ♥
~ Ci credete se vi dico che questi due sono quasi canon, sì? ç_ç
I’ll remember the look in your eyes
I remember the look in your eyes
When I told you that this was goodbye
You were begging me not tonight
Not here, not now
~ Yellowcard, Ocean Avenue
Lenny non dimenticherà mai quello sguardo dipinto sul volto di sua sorella. È certo che, quando sarà lontano da casa, lontano dal marciume che la riempie, Lisa e i suoi occhi feriti, traditi, saranno tutto ciò che continuerà a tornargli in mente.
«Perché mi fai questo? Non t’importa un cazzo di me?» domanda la ragazza in un sussurro rabbioso.
E Len vorrebbe spiegarle che di lei, invece, gli importa addirittura troppo - così tanto da sentire il cuore pesante al solo pensiero di abbandonarla -, che i motivi per cui deve prendere il largo sono ben altri. Non hanno nulla a che vedere con loro - lei è ciò che ha di più bello, per lei ha resistito finora, per lei resisterebbe ulteriormente, se la situazione non fosse diventata insopportabile.
Lisa lo ha in pugno, Lisa annulla la sua volontà, rende vana ogni sua resistenza; Lisa ribalta la sua concezione di giusto e sbagliato, confonde le linee, i confini del mondo.
È per questo che non si oppone, quando lei gli circonda il viso con le mani e lo obbliga a guardarla - faccia a faccia con quella sua espressione triste, gli occhi umidi di lacrime, le labbra imbronciate - né quando lo bacia in un tocco leggero, sussurrando “Ti prego, no,” ad un soffio di distanza dalla sua bocca.
Le permette di allacciargli le braccia al collo, le gambe alla vita, di baciarlo ancora - togliendogli anche il fiato - e si lascia trascinare giù, così a fondo che gli pare non ci sarà più modo di risalire. E, per qualche istante, pensa persino di non voler risalire.
Dopo, appena recupera briciola per briciola la propria volontà, prepara i bagagli ugualmente e se ne va. Dice addio a quel mondo che gli sta stretto, a quel padre che detesta e a sua sorella - «La vita che vado a vivere non è adatta a te. Devi restare qui,» la ammonisce, prima di voltarle le spalle.
Il rancore di Lisa lo seguirà come un’ombra per gli anni successivi.
*
Quando si rincontrano, Lenny scopre di aver avuto ragione: ricorda alla perfezione l’ultima occhiata colma di dolore che la ragazza gli ha rivolto e, senza molte difficoltà, riesce a riconoscerla sotto l’espressione altezzosa e sicura di sé che, ora, ostenta.
Ma la maschera crolla ben presto e la vera Lisa viene fuori appena si trovano da soli; Len scopre, per di più, che nulla è fondamentalmente cambiato tra loro, che il potere della sorella su di lui è rimasto invariato.
Nel momento in cui gli accarezza una mano, in cui lo stringe come se avesse finalmente ritrovato un appiglio in seguito ad una lunga caduta, Lenny ricorda anche altro di quella notte.
Lisa sorride, torna a sfiorarlo con leggerezza; e, poco dopo, i confini del mondo si confondono nuovamente.