Surprise

Feb 15, 2013 00:03

Titolo: Surprise
Fandom: Westlife
personaggi: ShanexNicky
Rating: Rosso
Generi: Slash, Lemon, bongage, accenni al BDSM
Parole:
Intro: Shane e Nicky non si vedono da tre settimane. Dopo una telefonata bolente Shane decide di vendicarsi...
Attenzione! Linguaggio esplicito, bondage, BDSM, sesso telefonico, leggero noncon, fantasie malate dell'autrice.
Sì, i personaggi non sono i miei, non li voglio offendere, ne deniigrare, sono solo mie fantasie... e bla bla vari.



Tre settimane.
Erano tre settimane che non lo vedeva e Shane stava incominciando a non poterne più.
Lo voleva, lo desiderava.
Fare l'amore con Gillian non gli bastava più, -anche perché con lei certe cose non poteva farle- voleva Nicky.
Il cellulare suonò facendolo sobbalzare, lo prese e lesse il nome sul display.
«Arrivo dopo domani, nel pomeriggio.» esclamò Nicky quando Shane rispose. «Fatti trovare al nostro posto per le cinque. Georgina si sta mettendo d'accordo con Gill, andranno a fare un giro da qualche parte.»
«Perfetto.» esclamò Shane, cercando d'ignorare le fitte al basso ventre. «A domani, allora.» Ogni volta che lo sentiva finiva sempre così, con lui che iniziava ad eccitarsi.
«Mi lasci così?» mormorò Nicky, «Non mi dici nulla?»
«Cosa dovrei dirti?» rise Shane, "Che vorrei scoparti in questo momento?" pensò.
Nicky scoppiò a ridere. «Qualche parolina dolce... o anche sconcia, non importa.» rispose. «Sai cosa vorrei che facessi se tu fossi qui?» domandò abbassando la voce.
«Cosa?» chiese Shane, i jeans cominciavano ad andargli stretti.
Nicky respirò rumorosamente e Shane  si passò una mano sull'inguine.
«Vorrei che mi baciassi ovunque, vorrei sentire le tue mani su di me... voglio sentirti dentro di me... voglio che tu mi faccia godere.» rispose con voce roca Nicky.
Shane si sedette e allargò le gambe, sperò che non entrasse nessuno in quel momento, altrimenti non avrebbe saputo spiegare la sue erezione mentre era al telefono con Nicky.
«E poi te lo prenderei in bocca e ti fisserei, perché sei ancora più bello mentre godi...»
Shane si alzò e velocemente si chiuse nel bagno, assicurandosi  di chiudere a chiave la porta. «E poi?» soffiò, tenne il cellulare fra la spalla e l'orecchio e si slacciò i pantaloni; gemette quando la sua mano sfiorò i boxer.
«Inizierei a succhiare come piace te. Lo leccherei tutto fino a fartelo diventare di nuovo duro.» Anche Nicky gemette.
Shane pensò che stesse per esplodere se non faceva subito qualcosa. Pensò anche che gliela avrebbe fatta pagare. Infilò una mano nei boxer trattenendo a stento un gemito. Sperò che nessuno fosse in casa, nemmeno il cane.
«Ti supplicherei di riempirmi di nuovo, e poi ti renderei il favore.»
Shane si abbassò i boxer, ormai gli davano fastidio, si sedette sul gabinetto e iniziò ad accarezzarsi, desiderando che quella mano fosse quella di Nicky.
«Ti preparerei per bene, leccandoti e infilando le dita dentro di te.»
Shane mosse la mano più velocemente, chiuse gli occhi e reclinò la testa appoggiandola al muro.
«E poi...» Nicky si fermò, il respiro veloce e incontrollato.
Shane sapeva cosa gli stava succedendo: Nicky stava avendo un orgasmo.
«E... poi... ti chiederei.... di riempirmi.» mormorò Shane e prese un asciugamano, tenendolo vicino e sé.
«Oh... sì... Shane!» urlò Nicky.
Anche Shane si lasciò andare, soffocando un urlo, afferrò l'asciugamano per evitare di sporcarsi i vestiti.
«Questa me la paghi.» mormorò Shane cercando di riprendere il controllo.
«Dai, lo so che è piaciuto anche a te.» disse Nicky.
«Sì, mi è piaciuto.» disse Shane, si alzò e si rivestì, gettò l'asciugamano nella cesta della biancheria sporca. «Ma non ti è venuto in mente che poteva esserci qualcun'altro in casa?»
«No.» rispose Nicky ridacchiando.
Shane scrollò la testa. «Sei il solito.» disse.
«È per questo che ti piaccio.» esclamò l'altro. «Devo andare, Georgina e i bambini sono rientrati.» disse e riattaccò.
Shane uscì dal bagnò e andò in camera a prendere dei vestiti puliti.
In quel periodo era Sligo nella casa dove viveva con Gill e i bambini.
Lì c'erano alcune delle cose che amava di più: la sua famiglia, i suoi bambini, i suoi amici e i suoi amati cavalli.
Shane amava cavalcare, aveva iniziato quando era un bambino, anche se in quel momento l'unica cosa che voleva cavalcare era Nicky.
L'unica cosa che gli mancava era Nicky. Sapeva solo che quella tortura, quella di stargli lontano, sarebbe presto finita: mancavano tre settimane e sarebbe incominciato un nuovo tour.

***
Il piccolo casotto accanto alla stalla dei cavalli era pronto, il telo che copriva il piccolo divano letto era pulito e profumato, il pavimento lavato e Shane aveva spolverato ogni mobile.
Shane aprì il piccolo baule e prese quattro catene, prese anche quattro lucchetti. Era tutto nuovo, il metallo lucido. Li aveva comperati il giorno prima.
Si avvicinò al divano letto che aveva aperto qualche minuto prima e legò la prima catena ad una delle gambe e la fissò con il lucchetto, facendo in modo che non si spostasse. Posò la catena sul materasso e sorrise. Ripeté gli stessi gesti per le altre tre catene, si alzò in piedi e dal baule tirò fuori quattro paia di manette.
Erano ricoperte di pelo con i colori della bandiera irlandese.
Legò le manette alle catene, poi nascose tutto sotto il letto.
Ritornò al baule e prese le ultime tre cose, le posò sul tavolo, chiuse il baule e lo infilò dentro al mobile.
Afferrò i tre oggetti e tornò al letto. Sistemò la sciarpa nera sul letto, stendendola bene e stirando le pieghe con le mani. Nascose l'altro oggetto sotto all'unico cuscino.
Sorrise pensando a cosa avrebbe detto Nicky quando avrebbe capito a cosa serviva quel piccolo coso nero. L'ultima cosa la nascose sotto al letto, sempre a portata di mano.
Shane fissò l'orologio. Le lancette segnavano le cinque. Si alzò e uscì dal casotto, chiudendosi la porta alle spalle.
Quando arrivò sulla soglia di casa vide che Nicky, Georgina e i gemelli erano già lì.
«Ehi.» esclamò avvicinandosi a loro.
I gemelli gli prestarono poca attenzione, troppo impegnati a giocare con Nicole.
Shane si avvicinò a Nicky e lo abbracciò, sperando che quel semplice contatto non avesse nessun risvolto.
Almeno fino a quando le loro mogli e i bambini non fossero usciti di casa.
Salutò Georgina allo stesso modo.
«Noi  andiamo.» esclamò Gillian, si avvicinò a Shane e lo baciò sulle labbra. «Fate i bravi e non combinate casini!» aggiunse ridendo.
Shane si limitò ad annuire.

***
«Siediti.» ordinò Shane una volta che lui e Nicky entrarono nel casotto.
Nicky si sedette sul letto e afferrò la sciarpa. «E questa?» domandò.
Shane sorrise. «È un nuovo gioco.» rispose. Prese la sciarpa dalle mani del ragazzo, si sedette e bendò Nicky. «Cosa vedi?» domandò.
«Nulla.» rispose il biondo.
Shane sorrise, avvicinò le mani alla camicia di Nicky e iniziò a sbottonarla.
«Cosa fai?» chiese l'altro rimanendo immobile.
«Ti sto spogliando.» rispose Shane e accarezzò i pettorali di Nicky, poi gli tolse la camicia che gettò sull'unica sedia presente. «Alzati.» ordinò.
Nicky fece come gli era stato ordinato, si alzò appoggiandosi all'altro..
Shane s'inginocchiò davanti a lui e slacciò la fibbia della cintura, e lentamente sfilò il bottone dall'asola. Si fermò e alzò lo sguardo.
Nicky era fermo e immobile, le mani posate sulle spalle di Shane; quest'ultimo sorrise e abbassò la cerniera. Avvicinò il viso ai boxer e posò un bacio e sorrise quando sentì un gemito sfuggire a Nicky.
Shane finì di abbassare i pantaloni, tolse scarpe e calzini a Nicky e finì di spogliarlo.
«Sdraiati.»
Nicky si sdraiò sul letto, posando la testa sul cuscino e Shane si trattene dal ridere pensando a cosa ci fosse sotto.
Si mise a cavalcioni su di lui e prese le manette.
«Cosa stai facendo?» esclamò Nicky quando sentì  un click.
«Niente di particolare...» Shane si sporse e prese l'altra manette per legargli la mano sinistra, «Ti sto solo ammanettando.» Shane chiuse la manetta attorno al polso di Nicky.
«Legando? Cosa?» esclamò Nicky alzando la testa. Shane lo ignorò e si alzò, sfregando con la gamba l'inguine di Nicky. Questi sospirò e posò la testa sul cuscino.
«Sì, ti sto legando.» rispose Shane allacciando la manette attorno alla caviglia sinistra di Nicky. «E mi sto divertendo!» aggiunse sistemando anche l'altra manetta.
Si spogliò rimanendo solo con i boxer neri.
Si chinò e prese quello che prima aveva messo sotto il letto.
Un frustino. Uno di quello che usava lui con i cavalli.
Si mise a cavalcioni su Nicky, felice di sentire l'erezione dell'altro contro la sua coscia.
«Shane? Perché mi hai legato? Cosa stai facendo?» domandò il biondo cercando di muovere il bacino.
Shane si passò il frustino sulla mano, gli occhi fissi su Nicky.
«Ti ho legato perché l'altro giorno sei stato cattivo.» mormorò Shane in risposta, si chinò e baciò Nicky con prepotenza, infilandogli con violenza la lingua in bocca.
«E devi essere punito.» continuò Shane alzando il viso. Passò il frustino sul torace di Nicky, accarezzandogli i capezzoli. Non aveva intenzione di frustarlo, voleva solo stuzzicarlo.
Shane fece scendere il frustino fino all'ombelico e premette piano.
«Shane...» gemette Nicky.
L'altro sorrise e tornò a torturagli i capezzoli per qualche minuto, poi posò il frustino e si chinò, lambendo con la lingua prima un capezzolo poi l'altro.
Lasciò una scia di baci fino alle labbra di Nicky e lo baciò con passione, posandogli una mano sulla nuca e attirandolo a sé. L'altra mano andò sotto a cuscino, strinse nel palmo l'oggetto e si rialzò.
«Dimmi cosa vuoi.» disse Shane.
«Lo sai cosa voglio.» mormorò Nicky.
«Voglio sentirtelo dire.» ribatté Shane, si spostò e posò le mani vicino al membro di Nicky. Gli parve ancora più grosso e duro. Anche il suo lo era.
«Voglio sentirti dentro di me.» esclamò Nicky muovendo i fianchi cercando di trovare un po' di conforto. «Voglio che tu mi faccia godere.»
Shane passò l'oggetto da un mano all'altra e strinse la destra attorno all'erezione di Nicky. «Per la prima posso accontentarti, per la seconda...» si fermò e fissò l'oggetto che stringeva nella mano sinistra: un anello per pene, «dovrai aspettare.» lentamente fece scendere l'anello, assicurandosi che si fermasse proprio alla base.
«Che?» Nicky gemette rumorosamente.
«Shh.» Shane posò un dito sulle labbra di Nicky. «È un anello per il pene, serve per ritardare l'orgasmo.»
«Io... non voglio... ritardare un bel... nulla!» protestò Nicky e urlò quando senti le labbra di Shane su di sé. Improvvisamente gli sembrò di essere diventato più sensibile e ricettivo. Strinse i bordi del cuscino e si concentrò solo sulle labbra e la lingua di Shane che lo torturavano.
«Shane... basta...» implorò. Shane si alzò in piedi e si tolse i boxer, liberando la sua erezione. Credeva che sarebbe scoppiato da un momento all'altro, si posizionò fra le gambe di Nicky e  lo penetrò.
Il biondo reclinò la testa e urlò dal dolore, «Piano.. Shane... per favore... piano...» mugolò.
Shane non disse nulla limitandosi a muoversi sempre più velocemente, ignorando le proteste dell'altro. Non aveva potuto averlo per tre settimane, e in quel momento si stava sfogando.
Presto il dolore di Nicky si trasformò in piacere e iniziò a muovere i fianchi allo stesso ritmo di Shane.
Shane urlò quando raggiunse l'orgasmo e si accasciò  accanto a Nicky.
«Levami quel coso...» gemette Nicky, «Non ce la faccio più...»
Shane gli mordicchiò l'orecchio. «Si paziente.» gli disse, mentre la sua mano iniziò a scendere lungo il torace per fermarsi sul membro. Strinse appena e fissò Nicky gemere rumorosamente.
Shane si alzò e vide il frustino, lo prese in mano e iniziò a passare la punta sul viso di Nicky, lo avvicinò alle labbra. «Succhia.» ordinò alzandosi in piedi.
Nicky aprì le labbra e succhiò il cuoio per qualche secondo, dopo di che Shane fece scendere il frustino sul torace e gli torturò i capezzoli. Mosse il frustino verso il basso e sfiorò il pene.
Nicky si mosse, «Basta... ti prego...» mormorò Nicky, gridò quando sentì il frustino sulla punta. «Fammi venire!»
«No!» esclamò divertito Shane continuando a torturare Nicky con il frustino, sfiorò i testicoli e lo vide sobbalzare e stringere il lenzuolo.
Gettò per terra il frustino e torno sul letto, mettendosi a cavalcioni sul letto, dando le spalle a Nicky. Indietreggiò fino a ritrovarsi con l'inguine vicino al viso di Nicky.
«Sai cosa dev-»
Shane s'interruppe, Nicky aveva capito benissimo.
Il biondo iniziò a succhiare e a leccare, evitando di tralasciare i testicoli e lo spazio fra le natiche, si aiutò con le mani e iniziò ad accarezzarlo sempre più velocemente, sentendolo diventare di nuovo duro.
Shane abbassò il viso e posò la fronte sul letto, il membro di Nicky a pochi centimetri dalla sua bocca, spostò il viso e iniziò a succhiarlo.
Gemette quando sentì le dita di Nicky penetrarlo, prima uno, poi due e infine tre.
Iniziò a muoversi per godere di più.
«Vuoi... togliermi... quel coso?» mormorò Nicky interrompendo quello che stava facendo.
Shane pensò che avesse ragione, era venuto il momento di toglierlo. Si alzò e cambio posizione, portando il sedere fra le gambe di Nicky, gli tolse l'anello e lo gettò sul pavimento, si posizionò su di lui e velocemente fece entrare Nicky entro di sé, iniziò a muoversi velocemente mentre Nicky lo stimolava con le mani.
Urlano entrambi quando l'orgasmo li travolse come un fiume in piena.
«Come ti è sembrato?» mormorò Shane dopo qualche minuto.
«Fantastico... ora toglimi la benda e le manette.» rispose Nicky.
Shane annuì anche se sapeva che Nicky non lo poteva vedere, lo liberò dalle manette e dalla benda.
«Quando replichiamo?» domandò Nicky, «Però la prossima volta l'anello lo metti tu!»

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