Tabella: Setting Romance
Claim: ShNicky [RPF Westlife]
Prompt: #02 Coppia #09 Rivale #10 Sogno
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Titolo: Gelosia
Rating: Verde
Warning: Slash
Word Count: 259
Introduzione: Una copia che non è una vera coppia.
Shane guardò i due adolescenti tenersi per mano mentre si baciavano. Erano belli, dolci e carini mentre si guardavano, gli occhi che brillavano dalla felicità. Lui non avrebbe mai potuto essere così felice.
Non con Nicky, almeno. Non avrebbero potuto fare tutte quelle cose da coppiette: andare in giro mano nella mano, sbaciucchiarsi all'angolo della strada, abbracciarsi, stringersi e guardarsi con amore.
Non potevano semplicemente perché erano sposati con due donne e sarebbe stato uno scandalo, una tragedia se avessero ammesso la verità.
Nessuno l'avrebbe accettata. Pensò che suo padre sarebbe morto dal dolore nel sapere che il suo "piccolino" tradiva la moglie con il proprio migliore amico e compagno di band.
Pensò ai suoi figli, al dolore che avrebbe potuto causare loro se fosse andato via da casa, già li vedeva così poco...
Fissò i due giovani che ridevano mentre riprendevano a pattinare e il ragazzo teneva stretta la mano della giovane al suo fianco mentre lei si sistemava il berretto.
Shane si sentì invidioso, anche se aveva tante cose belle attorno a lui: una famiglia affettuosa, un lavoro magnifico, una bella casa, un sacco di soldi...
Soldi che non gli avrebbero mai permesso di comprare quello che voleva sul serio: la felicità con Nicky.
Perché era lui, quello che voleva. Era lui quello che amava, era con lui che voleva stare.
Voleva che il suo nome fosse affiancato a quello di Nicky, che loro due fossero considerati una coppia.
Una coppia che si amava.
Anche se lo erano già, una coppia. Ma Shane non riusciva a capirlo.
Titolo: Gelosia
Rating: Verde
Warning: Slash
Word Count: 271
Introduzione: Shane è geloso. Nicky è geloso...
Nicky fissò Shane che chiacchierava con Gillian e la detestò, odiò entrambi, in quel momento, mentre le loro mani si univano e le dita s'intrecciavano. Voleva andare da loro, colpire le loro mani e gridare che Shane era solo suo.
Ma non poteva, lo sapeva bene.
Non poteva fare una cosa del genere, perché poi avrebbe perso Shane, per sempre. E anche perché sarebbe scoppiato un putiferio, con la sua famiglia, quella di Shane, di Gillian e anche con quella di Georgina, la sua fidanzata. Già, perché lui era geloso di Shane, però non riusciva a lasciare Georgina, che amava. Ma amava anche Shane, anche se in quel momento lo odiava, lo odiava tanto, mentre abbracciava Gillian. Pensò che se non ci fosse stata lei, Shane sarebbe stato suo.
Shane guardò Nicky che baciava Georgina e la odiò, avrebbe voluto strapparle i capelli e gridarle di smettere di baciare nicky perché nicky era solo suo. Avrebbe voluto strillarlo e gridarlo fino a perdere la voce, urlare che lui amava Nicky e che nessuno doveva stare con lui.
Però... Nicky era fidanzato con Georgina, lui con Gillian e tutto ciò era un grande, gigantesco ed enorme casino.
Shane mandò già un sorso di birra, mentre si diceva che dava ancora trenta secondi di tempo a Georgina prima di correre da lei e nicky e staccarli con la forza.
Georgina era la sua rivale e lui la odiava.
«Non sopporto di vederti con Georgina.»
«Non sopporto di vederti con Gillian.»
Le avevano dette in coro, quelle due frasi. Nicky e Shane si guardarono e si sorrisero, prima di gettarsi l'uno nelle braccia dell'altro.
Titolo: Dream
Rating: Verde
Warning: Slash
Word Count: 1031
Introduzione: Shane entra nella sua stanza d'albergo, al decimo piano e trova Nicky sul suo letto, nudo...
Shane sbadigliò e aprì la porta della sua camera dell'hotel dove avrebbero alloggiato quella notte.
Si passò una mano sul viso e chiuse la porta dietro di sé. tolse il portafogli dalla tasca posteriore dei pantaloni e lo mise, insieme alla chiave magnetica, nel grazioso cestino di vimini sulla mensola accanto alla porta; tastò la parete e trovò l'interruttore della luce, lo premette e rimase sorpreso - e per poco non urlò - quando vide Nicky sdraiato sul suo letto, completamente nudo.
«Cosa...» disse, «Cosa diavolo ci fai nella mia stanza?» domandò.
Nicky sorrise e si mise seduto, appoggiando la schiena contro la tastiera del letto. «Secondo te?» soffiò, «Ti stavo aspettando.»
Shane fece due passi avanti, «Perché?» chiese sentendosi confuso, domandandosi come avesse fatto Nicky a entrare nella sua camera visto che solo lui aveva la chiave. «Da dove sei entrato?»
Il sorriso di Nicky si allargò, «Lo sai.» rispose, «Lo sai perché sono qui.» specificò.
Shane scosse la testa. «No, non lo so.» disse. «Mi spieghi come diavolo hai fatto a entrare nella mia stanza?»
Nicky alzò le spalle e scostò il lenzuolo dal suo inguine e Shane arrossì e distolse lo sguardo puntandolo sulla lampada posta sopra il comodino. «Sono entrato dalla finestra.» rispose il ragazzo dopo qualche attimo di silenzio e Shane notò che stava sorridendo ed era certo che lo stesse prendendo in giro.
«Dalla finestra? Ma siamo al decimo piano!» esclamò Shane, «Sai volare?»
Nicky rise, «Io so fare un sacco di cose.» rispose e allungò le gambe sul letto, incrociò le caviglie e sorrise. «Se vieni qui posso darti una dimostrazione...»
Shane scosse la testa e chiuse gli occhi dicendosi che probabilmente era solo un sogno, che si sarebbe risvegliato nel suo letto, da solo.
Invece Nicky era ancora lì. «Allora... vuoi godere?»
«Cosa?» strillò Shane, «Cosa cazzo dici?»
«Ti ho chiesto se vuoi sederti... dopotutto è la tua stanza.» disse Nicky e Shane si sentì scemo, ingoiò a vuoto e si sedette sul bordo del letto, tenendo lo sguardo fissò sulle proprie mani posate in grembo.
«Allora...» mormorò Nicky e Shane quasi saltò per aria quando sentì le braccia di Nicky avvolgerlo, «Vuoi godere?»
«Io... io... tu sei un'allucinazione.» balbettò Shane, «Un'allucinazione, sì.»
«Non sono un'allucinazione.» mormorò Nicky all'orecchio dell'altro, «Giudica tu stesso...» continuò e Shane si alzò di scatto quando le mani di Nicky si posarono sul suo inguine.
«Tu non sei reale!» strillò Shane e corse verso la porta della camera ma i suoi piedi sembravano fatti di marmo e vide il pavimento avvicinarsi velocemente e pericolosamente verso di lui. Chiuse gli occhi e strillò.
Shane aprì gli occhi di scatto e fissò il soffitto bianco.
«Sì è ripreso!» esclamò Mark e Shane lo fissò sentendosi confuso. «Ci hai fatto prendere uno spavento.»
«Cosa è successo?» domandò Shane con un filo di voce.
«Sei svenuto.» rispose Kian, «Sei caduto come una pera cotta.» sorrise, «Per fortuna ti stavi alzando dal divano quindi è stato facile non farti sbattere la testa sul pavimento.»
«Ah...» fece Shane, «Quando?» domandò, «Quanto tempo fa?»
Kian alzò le spalle e guardò Mark, «Trenta secondi fa.» rispose.
Shane annuì ancora, sentendosi un po' debole, «Nicky?» domandò, ricordandosi di quel sogno bizzarro.
«È andato a chiamare il medico.» rispose Mark.
Shane annuì e girò la testa quando sentì la porta aprirsi e fissò Nicky entrare insieme a u altro uomo, sospirò dal sollievo quando vide che l'amico era vestito.
Il dottore lo visitò e disse che era stato un semplice calo di pressione.
«Perché mi guardi in quel modo?» domandò Nicky quando lui e Shane rimasero soli.
«In quale modo?» domandò Shane e addentò il tramezzino al tonno ed evitò lo sguardo dell'altro, le immagine di quel sogno erano ancora vivide: ricordava ogni singola scena, il corpo nudo di Nicky, la sua voce roca...
«Come se volessi spogliarmi con gli occhi.» ridacchiò Nicky.
Shane deglutì e bevve un po' d'acqua, «Ma non è vero...» borbottò. «Io... ah, niente.» disse.
Nicky sorrise, «Oh, lo so che vorresti vedermi nudo.»
Shane strabuzzò gli occhi , «Cosa?»
«Oh, lo sai benissimo.» disse Nicky e si alzò dal divano, «Lo so che vuoi vedermi nudo... e fare un sacco di roba sconcia con me.» aggiunse e si levò la maglietta, la gettò sul pavimento e slacciò la fibbia della cintura.
Il tramezzino cadde dalle mani di Shane, «Io... no!» disse, «Tu sei pazzo!» strillò e guardo con orrore Nicky con i jeans slacciati, mettersi a cavalcioni su di lui. «Io non voglio vederti nudo o fare cose... cose con te.» disse e posò le mani sul torace di Nicky e cercò di spingerlo via da lui.
Nicky rise, «Oh... lo so che dici così solo per fare scena...» esclamò e prese il viso dell'altro fra le mani.
Shane aprì la bocca per urlare e chiamare aiuto - perché quello che stava accadendo non aveva senso - ma si ritrovò la bocca chiusa da quella di Nicky. Cercò di spingerlo via ma Nicky era forte, troppo forte. Spinse ancora e la sensazione di essere intrappolato si fece più forte. Finalmente, dopo quella che gli sembrò un eternità riuscì a spingere via Nicky che cadde a terra con un tonfo, Shane attese qualche secondo e poi aprì gli occhi, fissando con stupore le pareti della sua stanza, guardò la porta aprirsi e vide sua madre entrare.
«Sei sveglio.» disse la donna e si avvicinò al figlio, «La febbre è scesa.» disse dopo avergli messo una mano sulla fronte.
Shane annuì lentamente e si sentì sollevato - Nicky non era un maniaco che voleva baciarlo o fargli chissà cosa - i suoi erano semplici, anche se inquietanti, incubi dovuti alla febbre alta.
«Vuoi del tea con i biscotti?»
«Sì, mamma.» rispose Shane, «Grazie.»
La donna sorrise, gli baciò la fronte ed uscì dalla stanza; Shane sospirò e si mise seduto sul letto, infilò le pantofole e stiracchiò i muscoli indolenziti delle braccia e della schiena. Mentre andava in bagno si domandò perché avesse sognato Nicky in quel modo... nudo, provocante... e sexy da morire. Scosse la testa e si disse che quei pensieri erano causati dalla febbre.
Ma lo sapeva benissimo che non era vero.
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