Oh, giuro che non avevo intenzione di - ah, insomma, volevo scrivere qualcosa di Sherlockiano ieri notte, ma... ok, sto zitta. Va bene.
Titolo: Obiettività
Fandom: RPF
Personaggi: Sir Arthur Conan Doyle, Mr. Sidney Edward Paget
Rating: Verde (G, per tutti)
Genere: Introspettivo, Fluff?
Avvertimenti: Triplo-Drabble (300 parole)
Note: La drabble mi è stata suggerita dalla visione di queste due immagini, che ho riunito in un (orrendo) collage,
QUI.
Ulteriori Note: Non ho i mezzi per sapere se Sir Doyle e Mr. Paget comunicassero in termini che, senza timore di esagerare, in relazione ai tempi posso coscientemente definire amichevoli. Non so nemmeno se Doyle abbia illustrato qualche sua storia (ovvero, ho compiuto ricerche, ma... errare humanum etc etc). Quindi chiedo perdono se la drabble contiene qualche inesattezza di tipo storico, e invito Te, sì, proprio Te, Lettore, a farmelo notare, se ne trovi :)
Obiettività
"Ho tentato molte volte, negli ultimi vent'anni, mi creda." assicurò lo scrittore, non senza una vena di malinconia; passeggiava di fronte alla libreria e studiava distrattamente i titoli dei polverosi tomi che vi permanevano.
"Purtroppo non sono mai riuscito a realizzare un'immagine che li ritraesse in modo soddisfacente."
Il suo interlocutore appoggiò il pennino dopo aver tracciato con precisione le linee di un'ultima ombreggiatura; richiuse la boccetta dell'inchiostro di china e sollevò sull'altro due occhi chiari vagamente stupiti.
"Lei non si è limitato ad offrire a costoro l'ospitalità di un buon Scozzese, Sir." fece notare, "Ha creato un mondo intorno a loro, nella sua mente; ha costruito volta per volta decine di scenari, ha disposto centinaia di particolari, di potenziali problemi; li ha seguiti lungo le stradine buie di Londra, nelle polverose cittadine periferiche immerse nella brughiera, addirittura sul Continente." abbozzò un sorriso, "Per questo lei non riesce a disegnarli."
Il romanziere inarcò le sopracciglia in un cenno di educata perplessità, "In che senso?"
"Le è precluso il dono dell'obiettività." giunse sùbito la spiegazione, "Lei percepisce la loro presenza come sensazioni, emozioni - è coinvolto, come è ovvio. Li ha creati, ed ora le è impossibile fare a meno di guardare la City attraverso i loro occhi. Io, d'altra parte, ho il beneficio ed il privilegio di un punto di vista esterno: lascio che le parole prendano forma dentro di me, come oggetti nuovi ed ancora sconosciuti." una pausa accompagnò un breve brillìo di divertimento, "In altre parole, Sir Doyle, lei li vede, ma non può osservarli."
Il silenzio seguì questa affermazione - una quiete adatta a riflettere e meditare su quel lucido discorso; poi, i baffi del vecchio soldato si incurvarono, in una espressione di genuina concordanza che intendeva comunicare quanto, secondo lui, il signor Sidney Paget avesse colto nel segno.
Spero che la lettura Ti sia stata gradita - a presto! :D