L'interminabile breve scena della giovane Deryn, farsa molto tragica - Capitolo 5

Jan 17, 2013 01:35

Ebbene... ci siamo! A tempo di record, contando la mia ormai tristemente conosciuta lentezza! *_*
Nuovo capitolo della storia di Deryn, e mio primo esperimento in assoluto usando TS2 per una storia *_* ragion per cui, abbiate pietà se le foto non sono proprio il massimo, di cose da imparare ne ho ancora un'infinità D: In quanto al capitolo... bon, non so cosa ne sia uscito, onestamente :D ma spero che l'idea possa piacervi e... incrociamo le dita!

Warning: capitolo molto, molto buio '_'




Deve ammetterlo, quella risatina sinistra non le piace per niente. Così come la storia delle lapidi. Molti altri si sono aggiunti... se si tratta davvero di uno scherzo, la cosa inizia a farsi decisamente inquietante. E se invece quel tizio fosse davvero un fantasma, o chissà quale altra creatura sovrannaturale... no, non ne sarebbe rassicurata lo stesso.

E tu saresti quella coraggiosa, Deryn? Gran bella dimostrazione, sul serio!

Reprime a stento un brivido, cerca di farsi forza. Avanti, calma e sangue freddo.

-C-che vuol dire "in buone mani"? E p-perché... perché continua a starsene al buio senza farsi vedere? Si faccia... si faccia avanti, per favore!

Non proprio come avrebbe voluto esprimersi. Voce un po' tremula, forse, e un tentativo di spavalderia che sembra essersi dissolto in poco più di una supplica, soprattutto con quell'ultimo "per favore".



La figura ride di nuovo.

-Siamo un po' tesi, a quanto pare... ma come ti ho detto, non c'è nulla di cui preoccuparsi. Il tuo amico sta bene. Ed io volevo vederti per ringraziarti di persona.

Già, di persona. Con un'accoglienza in grande stile, almeno fino ad ora. I biglietti, le rose, il vestito elegante... ma perché continuare a tirarla tanto per le lunghe? Come gentleman, il tizio misterioso sta iniziando decisamente a perdere punti. Nonostante la sua richiesta di mostrarsi, infatti, continua a tenersi nascosto nell'ombra, neanche trovasse estremamente divertente vederla così spaventata.

-Si faccia... si faccia avanti...

Ancora con quel tono. Tuttavia, questa volta, sembra fare effetto. L'altro, infatti, sembra fare un movimento.

...Le ci vuole qualche secondo, prima di realizzare che si è limitato a scuotere la testa.



-Non credo sia il caso. Non nelle condizioni in cui mi trovo al momento. Vedi... il tuo sacrificio di sangue mi ha liberato, sì. Ma il mio aspetto... non è ancora completo.

A quelle parole, Deryn non può che restare scioccata.

Rituale di sangue? Aspetto incompleto? Che diavolo significa quella storia? Oddio, suona come una gran figata, a dirla tutta, ma... insomma, siamo sicuri che non sia uno dei suoi soliti sogni ad occhi aperti? Giusto per assicurarsi di essere sveglia, prova a darsi un pizzicotto da sola.



-Ahio!

Nessun sogno ad occhi aperti, la casa con le sue lapidi è ancora tutta lì. Così come l'inquietante sconosciuto. Quello che attira la sua attenzione, tuttavia, è un altro dettaglio. Non è stato tanto il pizzicotto a farle male, quanto... il contatto tra il suo braccio e la ferita che si è fatta poche ore prima al polpastrello, sfogliando le pagine del libro misterioso. Finalmente, inizia a ricollegare i fatti.

-Vuol dire che... no, un momento. Io non ho fatto proprio nessun rituale! Dev'essere stato un incidente! Ero lì che sfogliavo il libro, mi sono tagliata col foglio di carta e...



....E questo, decisamente, non è il modo migliore di raccontare il proprio eroico salvataggio. Ma è la verità, e sul momento proprio non riesce a negarla, a quanto pare. L'altro, tuttavia, non sembra farsene un problema. Al contrario, continua ad insistere:

-Ed è stato proprio ciò che mi ha liberato dall'incantesimo. Seppur inconsapevole, il tuo aiuto è stato fondamentale, Deryn. Ma il rituale... non è ancora giunto al suo termine, purtroppo. Ci sono ancora... dei passaggi da portare a termine. Ed è anche per questo... che ti ho fatto chiamare qui.

Ok. Calma e sangue freddo un corno. Inizia a sentirsi lo stomaco che sfarfalla e la testa leggera. Ha davvero detto... incantesimo? E soprattutto... vuole che sia lei ad aiutarlo? Accidenti, la questione si fa sempre più intricata! Ma l'idea che possa trattarsi di uno scherzo, adesso, sembra esserle completamente passata di mente. E' tutto troppo bello, quella storia sembra essere tutto ciò che ha sempre sognato... e la cosa più elettrizzante di tutte è che, stavolta, è reale.



Una misteriosa creatura viene fatta prigioniera di forze oscure e potenti, rinchiusa per anni in un libro incantato, per poi essere liberata da lei, coraggiosa fanciulla in grado di restituire la vita e l'aspetto al suo bellissimo... bellissimo...

Un attimo di esitazione.

-...Cos'è che ha detto di essere, esattamente? Un fantasma, un vampiro, uno stregone...?

L'altro ride ancora.

-Non l'ho detto, in realtà.

-...Oh.

Silenzio di tomba, spezzato da nient'altro che il proprio respiro. Tante, troppe domande che le frullano per la testa, e fare ordine tra i pensieri in modo da procedere con ordine è davvero un'impresa. Quando finalmente sembra essere sul punto di decidersi... ecco che la figura si sposta di nuovo. In maniera veloce, questa volta. Troppo veloce perché possa accorgersene, almeno sulle prime. E' solo quando percepisce anche il respiro dell'altro sul suo collo... che comprende quanto, realmente, si sia avvicinato.



-Sono il mistero che hai sempre atteso. Posso mostrarti mondi e possibilità al di fuori di ogni immaginazione. Ma perché questo possa accadere... ho bisogno che il rituale sia portato a termine. E tu che per prima hai dato inizio a tutto... sei l'unica che può aiutarmi.

Deryn resta immobile. La creatura è così vicina che basterebbe anche solo spostare lo sguardo di poco per poterla intravedere, ma... niente. Non riesce a muoversi. Le sue parole, ancora una volta, l'hanno colpita nel profondo.

-Cosa... cosa dovrei fare, esattamente?

La voce trema ancora, ma questa volta... non riesce a fare a meno di suonare elettrizzata. Lo spavento, le lapidi, le risate inquietanti: tutto sembra essere passato in secondo piano, adesso. L'ombra ha preso a rivolgersi a lei in maniera gentile, e nonostante non sembri ancora intenzionata a farsi vedere... le ha appena fatto una richiesta che non è facile ignorare. Peccato che le spiegazioni, a quanto pare, siano altrettanto difficili da ottenere.



-Questo dovremo scoprirlo insieme. Ci sono ancora dei sigilli che mi impediscono di avere il controllo sulle mie piene capacità e sul mio reale aspetto. Serviranno delle ricerche in proposito, e... mi servirà il tuo aiuto anche in questo. Potrai restare qui ad aiutarmi. Insieme al tuo amico, se lo vorrai. Penserò io... a tutto il resto.

La ragazza si irrigidisce, a quelle parole.

-Q-qui...? Intende dire... in questa casa?

Non che l'idea le dispiaccia poi così tanto, in realtà. Arredamento elegante, servitù educata, fiori e regali, un mistero da risolvere... e i suoi genitori che probabilmente finirebbero col chiamare la polizia dopo ventiquattro ore. L'altro sembra cogliere la sua esitazione, tanto che specifica nuovamente:

-Non avrai nulla di cui preoccuparti. Mi occuperò personalmente della tua sistemazione e delle...  questioni relative ad essa.

Ecco, se fino a poco prima la situazione sembrava essere tornata a ristabilirsi, il modo il cui l'altro parla di "questioni", adesso, non le piace per niente. E ancor meno la rassicura il fatto che abbia deciso di tornare ad allontanarsi, sottraendosi ancora una volta alla possibilità di essere visto.

-I-io... non lo so... non credo che i miei genitori... o anche Matt...



...Perché non la smetti di prenderti in giro e ammetti che sei tu, quella che non è convinta?

Stupida, stupida, stupida. Accidenti, si trova davvero davanti all'occasione della sua vita... e si mette ad esitare così, per paura di quello che potrebbero pensarne gli altri? Avanti, Matt lo ha sempre saputo, che a lei piacciono queste cose. E una storia del genere non farebbe altro che dimostrargli una volta per tutte che il sovrannaturale esiste! E in quanto ai suoi genitori... ok, lì è un tantinello più complicata. Ma in fondo... sono sempre stati comprensivi con lei, giusto? E poi, se quel libro era nel loro scantinato, potrebbe benissimo darsi che loro ne sappiano più di quanto abbiano mai dato a vedere!



...Un pensiero che finisce col portarla a conclusioni ancora meno rassicuranti, in realtà. Se i suoi avessero davvero qualcosa a che vedere con quella storia, perché avrebbero dovuto far rinchiudere il tizio misterioso nel libro? Quando uno viene fatto prigioniero da qualche parte, in genere è perché ha combinato qualcosa di non proprio ortodosso, giusto? Eppure, se ripensa ai fiori, ai regali, alla prospettiva di un'avventura meravigliosa e al mistero che si nasconde dietro lo sconosciuto...

Diamine, sente la testa che inizia a girarle. Si aggrappa di nuovo alla balaustra, cercando di non perdere l'equilibrio.



-Credo... credo di avere bisogno di un po' di tempo per pensarci su...- sente la propria voce implorarlo, quasi. Come temendo che quella mezza richiesta possa costarle l'intera opportunità. Il fatto che l'altro taccia e ci metta ben più di qualche secondo per rispondere, poi, non aiuta per niente. Solo dopo un'attesa che sembra infinitamente lunga, infatti, lo sente pronunciare:

-Prenditi il tempo che ti serve. Aspetterò. Ma ricorda...

Ecco, sì. Troppo bello pensare che la lasciasse andare senza mettere delle condizioni o dare un ultimatum. Deryn sospira, rassegnata.



-Cosa?

Ancora una pausa. E infine:

-Il collegamento tra noi non potrà essere spezzato tanto facilmente. Qualunque sia la tua decisione... i nostri destini saranno legati.

-Legati? In che senso...? Che vuol...

Troppo tardi. Prima che possa portare a termine una domanda sensata, la figura è sparita nuovamente nell'ombra. E questa volta non si tratta solo di un'illusione ottica. Ha davvero lasciato il balcone. Instillandole ancora più dubbi di prima, se possibile.



Resta a fissare il punto in cui si trovava l'altro fino a poco prima, il cuore che batte forte e la testa ancora persa tra mille pensieri. Nessun ultimatum, quindi. Solo... un avviso. Contornato da tante altre cose tanto assurde quanto meravigliose. Alla faccia dello scherzo! Deve assolutamente tornare da Matt. Raccontargli tutta la storia, condividere i suoi pensieri con qualcuno... e poi decidersi a fare una scelta, ovviamente. Restare o non restare? In cuor suo, in realtà, sa già benissimo cosa vorrebbe. Ma le ci vuole ancora qualche momento per fare ordine tra le sensazioni, e nessuno, più del suo migliore amico, potrà aiutarla in questo.



Raggiunge le scale, imponendosi di non correre giusto per non inciampare nella gonna lunga. Tuttavia, quando finalmente intravede la figura del ragazzo, seduto su una delle poltrone davanti al camino, cerca già di richiamare la sua attenzione:

-Matt! Matt, non hai idea di cosa è appena successo! Ho un'infinità di cose da raccontarti, ed è tutto così... così...

Nessuna risposta.



-Matt...?

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...Et voilà! *_* Casini aggiunti, nuovi misteri da svelare... e sì, un finale forse un po' cattivello (che la Cla mi perdoni per questo *_*). Come funzionerà esattamente il rituale di cui parla l'ombra misteriosa? Chi si celerà effettivamente dietro il suo aspetto "incompleto"? E Matt? Cosa avrà bevuto sul serio?
Sarà smuller a dircelo, nel prossimo episodio! ^_^ ...Sperando di non averle incasinato troppo le cose... D:

P.S.: ringraziamenti speciali vanno pirate_otty per la splendida idea della storia "a staffetta", a terry_stories che, gentilissima, ha provveduto a passarmi casa modificata + informazioni varie... e, ovviamente, a kayavandort e bisboccina per la sopportazione delle mie paturnie in fase di realizzazione del capitolo *_*
Spero siate sopravvissuti fino alla fine dello sclero e che possiate essere clementi con me e le mie scrausissime abilità di fotizzazione in TS2 *__*

deryn

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