La mia vocazione è una delle poche cose che mi fanno dubitare dell'inesistenza di Dio.
Un tipo in libreria chiede un libro di economia. E io mi chiedo "perchè cazzo non ho studiato economia?".
Ci sono lavori che hanno molto meno a che fare con l'identità. Uno fa il benzinaio, il commesso, l'impiegato. Fa, non è. Io sono psicologa. Non c'è niente da
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Comments 6
uhm... no. però avere l'umiltà di ammettere gli errori quando capita di farne aiuta. :)
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Come puoi risolvere problemi che esistono, peraltro. E che segni la vita delle persone può essere parte del tuo lavoro, anzi, di solito è quello che ti viene chiesto.
Ma non sei Dio, e le persone troppo spesso ti delegano una responsabilità che non hai: sta anche a loro, e conosco più di una persona che, spingendo agli estremi l'idea, non ammette perdono per chi sbaglia.
Parte di te si rende conto di ciò che sono i meccanismi comuni del pensiero, li conosce. Parte di te agisce su di essi. E' un mestiere per il quale una certa dose di malvagità può essere utile, ma forse meglio di tutto è essere più onesti possibile, con te stessa e con i clienti. Che sappiano dove li puoi portare, che si prendano le loro responsabilità.
E tu le tue :)
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Scrivendo in realtà pensavo agli sbagli che ho visto fare a uno stronzo presuntuoso psicologo, giusto da un paio di mesi a questa parte. Vivo questo episodio con ambiguità: passo da momenti in cui vorrei cantargliele a momenti in cui mi viene il dubbio che a sbagliare non sia stato lui. Però è inevitabile: quando cliente non psicotico e psicologo si mandano a fare in culo per telefono, lo psicologo ha gestito male la relazione...
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