Brownie è un Bulldog Inglese. E' nato il 29 Settembre 1997 a Johannesburg, Sud Africa. Dal Luglio del 1999 ha diviso la sua vita con me.
Non so bene quanti di voi conoscano il libro "storia di un cane e del padrone a cui insegnò la vita" ma son certo che coloro fra di voi che lo hanno letto, capiranno anche il resto di questo post...
A Brownie io devo la vita. Se alcuni di voi hanno avuto modo di conoscermi di persona, o anche solo di leggere di me su queste pagine elettroniche, sappiate che lo dovete a lui. Ho avuto un periodo molto duro nella mia vita nel 2001, e solo la sua presenza mi ha impedito di fare... cose delle quali non puoi poi pentirti perchè 21 grammi di te volano o in cielo o all'inferno.
Quando tutti mi hanno abbandonato, lui era li. Potete certamente dire "facile... sei tu che lo nutri, è chiaro che ti sta vicino". Vero, ma non del tutto. Certe cose che ha fatto in quel periodo non si spiegano così semplicemente... Una sera, ubriaco perso, stavo sul divano a piangermi addosso per quella che era la mia vita. Lui salì sul divano e spinse letteralmente la sua testa sotto il mio braccio poggiandomela sul petto. Non si mosse per tutta la notte. Dormimmo li. Quando mi svegliavo di tanto in tanto, era li che mi fissava con quello sguardo che solo un Bulldog ha.
Una volta, vedendomi seduto sul pavimento della cucina in preda alla disperazione, mi si è seduto davanti ed ha iniziato a fissami... per tre ore. Tre ore non son poche... stava li e mi fissava e io ogni tanto lo accarezzavo. Quando mi sono alzato per andare a letto, mi ha seguito e si è accucciato a fianco del letto, e mi guardava. Credo volesse controllare che non facessi cazzate a me stesso. La mattina era ancora li. Non si era mosso di un millimetro. Non si contano le volte che mi ha stupito con atteggiamenti ed azioni che normalmente non si associano a un cane.
Ha nove anni, ed ha già sforato di tre anni la vita media della sua razza. Ogni giorno che stà con me, è un dono. Il guaio è che oggi potrebbe essere l'ultimo. A Natale stava da Dio. Giocava, correva in giro, era sempre sotto il tavolo nella speranza che "cadesse" qualcosa. Ieri mattina era immobile, e lo sguardo era opaco. Non e' mai un buon segno in un cane... di corsa dal veterinario, che lo vuole tenere 24 ore e fare degli esami.
Dalle radiografie risulta una massa scura, ma il veterinario non è in grado di capire se è la milza o il fegato. Se è un tumore alla milza, si può rimuoverla e Brownie può vivere ancora a lungo. Se è il fegato... game over. Un tumore al fegato non lo si può curare, e senza fegato, non si vive. Oggi alla una e mezza verrà sottoposto ad una laparatomia, ed a quel punto saprò.
Saprò se oggi alla una lo saluterò per l'ultima volta, in un fiume di lacrime (piango anch ora mentre scrivo, lo confesso) o se al pianto seguirà fra qualche giorno la gioia infinita di poterlo riportare a casa con me per altre, stupende giornate assieme. Non vi chiedo di pregare o che... solo se leggete questo, pensateci. Grazie.