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Propositi primaverili
Per mia somma gioia, è Marzo. Il che vuol dire... Febbraio, bye bye! Ci si rivede tra un anno - se sarò ancora viva e vegeta e l'autobus del destino non mi avrà spiaccicata per terra tipo sottiletta kVaaaaaaaft,
La cosa buffa è che a Gennaio era più caldo. Era quasi primavera; e adesso invece è tornato a soffiare quel vento forte e fastidioso che a ( Read more... ) -
(Untitled)
L'orologio in basso a sinistra segna le 2:22 del 28 Febbraio.
Dovrei essere andata a dormire da un pezzo; in questo momento dovrei essere in fase REM, e domani non dovrei nemmeno ricordarmi cosa succedeva a quest'ora - se stavo sognando o no.
E invece sono sveglia. Con un leggero mal di testa e un po' di fame, ma sveglia.
Da di fuori non vengono ( Read more... ) -
(Untitled)
Era un bel po' che non scrivevo qui, effettivamente.
Non perché me ne sia dimenticata - più che altro non ne ho avuto voglia. Sono successe tante di quelle cose che... non lo so, è difficile persino tirare le somme.
Ho finito la moleskine.
Non mi viene in mente nient'altro da dire, nessuna sintesi migliore di questa: ho finito la moleskine.
E capirai ( Read more... ) -
Bilanci di fine anno
Non ho realizzato nemmeno uno dei miei propositi dello scorso anno.
Non mi sono fidanzata, non ho avuto tanti amanti, non ho meno paure di quante ne avessi prima: non ho ancora capito cosa voglio fare della mia vita, non sono la migliore della classe, non ho il numero spropositato di amici che volevo farmi e non esco tutti i sabati per il corso come ( Read more... ) -
L'Amigdala
L'amigdala è quella parte del cervello in cui sono situate le paure.
E' il bacino - la culla. Il mio vaso di Pandora senza speranza in fondo; ci pensavo ieri notte, quando non riuscivo a dormire.
Come in un quadro surrealista - Daliiano, se così si può dire, in cui c'è la testa aperta e rotoli di nastri blu e rosa e bianchi che escono dalla testa, ( Read more... ) -
(Untitled)
Poteva accadere.
Doveva accadere.
È accaduto prima. Dopo.
Più vicino. Più lontano.
È accaduto non a te.
Ti sei salvato perché eri il primo.
Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
Perché da solo. Perché la gente.
Perché a sinistra. Perché a destra.
Perché la pioggia. Perché un’ombra.
Perché splendeva il sole.
Per fortuna là c’era un bosco.
Per fortuna ( Read more... ) -
ordine casuale
La cosa che odio delle variabili indipendenti è che non sai mai come prenderle.
E quindi le vedi che vanno e vengono come la marea - quella marea in cui vorresti immergerti, ma di cui le correnti ti porterebbero via.
Voglio gettare fiori di carta su di te.
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Oggi ho aperto google maps e come una cretina ho cercato il nome della tua città.
Non lo so ( Read more... ) -
Di venire al mondo non l'ho chiesto io
"Tu prima hai detto: di venire al mondo non l'ho chiesto io. Ma sei contenta di essere nata?"
Non sono qui per rispondere a questa domanda. Non oggi, perlomeno.
L'altro giorno ho sentito la notizia di quella ragazza - Yara, mi pare - che è sparita. Ha 13, o forse 14 anni.
Obiettivamente è piccola, è giovane. E' fresca. E il cor nel petto pare pèsca ( Read more... ) -
Mr. Darcy
In un mondo popolato dai vari Edward Cullen, Jacob Black e Jack Sparrow e via dicendo io continuo a preferire il fascino riservatoo, silenzioso e un po' imbranato di Mr. Darcy.
Non credo che la cara, vecchia Jane Austen, scrivendo Orgoglio e Pregiudizio, pensasse a quanti e quali effetti collaterali potesse avere il suo libro sulle generazioni ( Read more... ) -
Egoismo razionale
Gli Editors cantano Munich.
Se la mia vita fosse un film, probabilmente non esisterebbe una colonna sonora meno adatta; perché questo momento dovrebbe essere accompagnato da una di quelle canzoni che colano come miele, esplodono alla fine e lasciano quel vago senso di soddisfazione che fa sorridere, alla fine di tutto. Il classico monologo finale.
.. ( Read more... )