D'IRLANDA E DI SALITE, MA SOPRATTUTTO DI COMPLESSI EDIPICI CHE SBRODOLANO...

Jun 13, 2010 02:00



Siamo arrivati al ricovero in ospedale dunque (3 gennaio) e dalla sera alla mattina, una serie di estranei e una lista di parenti che quando servono non ci sono mai ma quando c'è da sindacare sono sempre a disposizione, mi dicono che la mia vita va cambiata radicalmente.
Per la prima volta da quando lo conosco, il mio medico si arrabbia con me e vuole impedirmi di andare in Irlanda per il solito viaggio per saldi... Quel “COL CAZZO” serve a ricordare a tutti, e soprattutto a me stessa, che avrò smesso di fumare e di mangiare, ma vaffanculo sono ancora io!
Partire è la scelta giusta. Per fortuna.

Il ritorno coincide con l'iscrizione in palestra e l'inizio delle lezioni di Spinning.
Per chi non lo sapesse lo Spinning è quella disciplina in cui ti chiudi in una stanza (che per quanto sia grande è sempre troppo piccola rispetto al numero dei partecipanti), con le luci soffuse e la musica ad un volume disumano (i brani variano dagli anni '70, alla indirock, all'house più discotecara a seconda del tipo di allenamento e soprattutto dei gusti dell'istruttore). Monti su una versione strafica di una cyclette da camera (che nelle prime lezioni t'insegnano a regolare a tua immagine e somiglianza) e pedali per un'ora. Ma non pedali e basta, no: pedali a ritmo di musica, pedali in salita o in pianura a seconda di quello che ti dice l'istruttore (e in base a quanto riesci ad essere convincente mentre fingi di girare la manopola della resistenza e invece stai svitando il tappo della borraccia).
Dopo la prima lezione a chiunque me lo chiedeva rispondevo “Lo spinning? Serve tantissimo a scaricare lo stress e in un'ora bruci una quantità incredibile di calorie... Ma il primo che mi dice che è divertente lo uccido!” Sì perché non c'è niente da fare, puoi raccontartela finché vuoi, ma alla fine della fiera sei sempre un pirla che, insieme ad altri pirla, fa quel che dice un super pirla che sta cercando di convincerti che sei in montagna e non in una camera di 3X4m con evidenti carenze nell'impianto di areazione.
Nonostante il repertorio di mugugni raggiunga sfumature inaspettate, l'Anna continua a dirmi che se non vado a lezione non ci va nemmeno lei e che ce l'avrò sulla coscienza e bla bla bla...
Se non fossi troppo occupata ad amarla profondamente, la detesterei per ogni volta che ha avuto ragione...
Nel giro di un mese, per 2/3 volte a settimana, divento ciò che ho sempre preso in giro e disprezzato: un perfetto animale da palestra.
Davanti a tanto sforzo e tanto impegno profuso, i parenti e le malelingue, guarda caso, si dileguano.
Il mio dottore si calma e torna a sfottermi come al solito...
“Non dare mai del coglione a qualcuno perché quando meno te l'aspetti diventi come lui...”
Gli “assolutamente” si ridimensionano e le certezze vacillano.
“Guarda, sono sempre stata convinta che non sarei mai diventata così quindi vallo a sapere cosa diventerò domani...”
Queste righe rendono l'idea della crisi dell'identità? Non lo so, ma intanto i mesi scorrono e le lezioni di Spinning cominciano a diventare l'unico motivo per cui valga la pena alzarsi la mattina... E' inquietante, ma a tempo di musica. La crisi continua, ma cominci a pensare che se sopravvivi allo Spinning, vuol dire che non sei poi così tanto da buttare...

[Continua...]

bici, io, irlanda&co

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