[DC][Titans] The animal instinct

Apr 08, 2010 14:45



Titolo: The animal instinct
Fandom: Titans
Beta-Reader: levyrasputin
Personaggi: Donna Troy, Roy Harper, Lian Harper (tutti, in spiritu)
Rating: PG
Avvertimenti: SPOILER
Conteggio parole: 620 (FDP)
Riassunto:
"Io ti capisco.”

Note:
* dichiaratamente una reaction!fic
* dichiaratamente scritta subito dopo l'uscita di Cry my money back CfJ #7
* dichiaratamente non del tutto in linea con il canon, ma visto che il canon se ne frega di noi, io me ne frego di lui.
* dichiaratamente in guerra con DiDio
* dichiaratamente SPOILER per Cry for Justice #7 ABBIATE OCCHIO!


"Io ti capisco.”

È quello che pensa, è tutto quello che vorrebbe dirgli o, per lo meno, l'unica cosa sensata che le viene in mente. Il suo sguardo non si stacca dall'erba bassa, calpestata, ricresciuta da poco, mentre quello di Roy resta fisso, immobile su quelle due date - troppo, troppo vicine - incise sulla pietra.

È quello che pensa, quello che vorrebbe trovare il coraggio di dirgli, magari mettendogli una mano sulla spalla, magari abbracciandolo, ma ogni gesto che immagina è troppo distante, troppo lontano dalla nuda realtà che stanno affrontando, troppo freddo, troppo impersonale.
È quello che pensa, mentre Roy non stacca gli occhi dalla lapide, dalla bara che scende lenta di fronte alle sue pupille fisse, immobili, ed è così piccola, così bianca e piccola da stringere il cuore.

È quello che pensa, da giorni, da ore, da quando lei stessa ha visto il corpo senza vita di Lian, da quando Roy si è svegliato, da quando gli hanno dovuto raccontare cosa fosse successo.

È quello che pensa, ma ogni volta che apre la bocca per parlare riesce solo a farsi sfuggire un gemito, un singhiozzo che fino ad un attimo prima le era rimasto lì, proprio in mezzo al petto a bruciare, a macerare; lo lascia uscire per un attimo soltanto, poi, quando porta le mani alla bocca per impedirsi ancora di piangere, lo ricaccia dentro e torna a marcirle in mezzo al cuore, assieme alle parole non dette e alle lacrime che non ha ancora versato perché non si sente in diritto.

É quello che pensa, ma quello che non riesce a dire, anche quando la terra copre, sporca, la bara di Lian, anche quando sente Roy mormorare a denti stretti le sue preghiere nella sua lingua.

É quello che vorrebbe dirgli, quello che le sembra più adatto, quello che le muore in gola ogni volta che cerca di parlare, tra le strette di mano, gli abbracci e le condoglianze. Perché sente che lei gli deve dare di più, perché in qualche modo lei è sempre stata "di più", perché tutti probabilmente si aspettano che sia lei a dire le parole giuste, anche se di parole giuste non ce ne sono. E’ lei che deve trovare il modo di ridare vita al suo sguardo fisso, vitreo, altrove, è lei che deve sapere cosa dire.

Ma la verità è che Donna non è per niente sicura di quali siano le parole che dovrebbe usare; ha sempre pensato la stessa cosa, la stessa identica frase, per giorni, per ore e adesso che se lo trova davanti la voce non esce, adesso che se lo trova davanti resta lì, con la bocca socchiusa a cercare il fiato per pronunciare una manciata di parole che dovevano essere quelle giuste, ma ormai le sembrano solo lettere e suoni vuoti.
Adesso che se lo trova davanti non lo riconosce, e non riesce a parlargli, non riesce nemmeno ad abbracciarla una persona che non riconosce, anche se sa che dietro c'è Roy, lì sotto, nascosto da qualche parte c'è ancora il suo Roy.

È quello che pensa, quello che probabilmente non gli dirà mai, perché non servono le parole giuste, non servono le condoglianze o le strette di mano.
Roy ha tutte le parole di cui avrebbe bisogno, solo che non le vuole ascoltare, non adesso.
Roy fa solo un passo verso di lei, con un sorriso tirato, a labbra strette, di quelli che si fanno per non piangere, ma infrange una barriera, lo fa volutamente, lo fa perché sa tutto di lei, anche quello che non dice, e sorride, per farsi riconoscere.
Donna non dice nulla, né di quello che pensa da giorni né di quello che gli passa per la testa in quel momento; lo abbraccia, scoppiando in lacrime, e non dice nulla.

# comics: dc - titans

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