[Originale] Le età degli alberi
Titolo: Le età degli alberi
Fandom: Originale
Beta-Reader: levy
Rating: G
Disclaimer: miomiomio
Conteggio parole: 382
Riassunto:
Il ragazzo guarda le fronde rosa del’albero e sorride con gli stessi occhi che aveva da bambino mentre si volta di nuovo verso suo nonno. « E quest’anno quando arriveranno le ciliegie? »
Challenge: WeCha @ week_challenges
Prompt: Ciliegio fiorito
« Accidenti. » Sussurra appoggiando una mano sul tronco dell’albero e ricevendo in cambio una brivido leggero e fresco quando ne accarezza la corteccia umida. « E’ più grande di come lo ricordavo. »
« Ti sembra più grande. » Il vecchio alle sue spalle brontola infilando una scarpa nel fango e sollevando una zolla di terra « Sei tu che eri più piccolo. »
« E lui non è cresciuto? » Domanda scherzosamente Mathias voltandosi a guardare il lavoro dell’uomo, la fatica delle sue braccia e i pantaloni sporchi di fango fino a metà polpaccio.
« Lui è invecchiato, come me. » Risponde « Ma gli alberi sono più intelligenti, una decina di anni loro mica li dimostrano. »
« Me lo ricordo sai nonno? Adoravo questo albero da bambino. » Il vecchio annuisce e muove un’altra zolla.
« Ho perso il conto di quante volte ti ho sgridato perché cercavi di arrampicarti. » Brontola lui, mentre Mathias ridacchia divertito dalle immagini evocate da quei racconti. « Prima di trasferirti ti piacevano molte cose di qui. »
« Quando salivo nel pollaio a prendere le uova. » Mormora il ragazzo, più a se stesso che al nonno. « Giocare a nascondino dietro alle rotoballe quando veniva l’estate, andare in bicicletta sui campi appena arati. »
« Un’altra cosa che mi mandava in bestia. » Lo interrompe mugugnando il nonno, ma senza riuscire a spezzare il flusso di ricordi del ragazzo.
« …E ti chiedevo ogni giorno quando sarebbero arrivate le ciliegie. »
Il ragazzo guarda le fronde rosa del’albero e sorride con gli stessi occhi che aveva da bambino mentre si volta di nuovo verso suo nonno. « E quest’anno quando arriveranno le ciliegie? »
« Ce ne saranno poche, di ciliegie. » Replica disilluso il vecchio. « I rondoni e i passerotti si sono fatti furbi, nemmeno le striscioline di carta argentata delle uova di Pasqua li spaventano più e ci sono dei ragazzetti che da un paio d’anni a questa parte le vengono a rubare. »
Il pensiero che altri si spingano ad arrampicarsi su per i rami del suo albero, dove lui non era mai riuscito ad arrivare, infastidisce Mathias più di quanto ragionevolmente dovrebbe, ma è un adulto ormai, vive lontano e la sua infanzia tra le zolle dell’orto e i quattro alberi da frutto di suo nonno non è che un piacevole ricordo.
« Non importa quante se ne salvano. » Conclude avviandosi verso casa. « Tienimene qualcuna. »