[Heroes] Voyeur (Gen)
Titolo: Voyeur
Autore: fiorediloto
Fandom: Heroes
Personaggi: Nathan, Peter
Rating: Gen
Conteggio Parole: 274
Riassunto: Pigwacket sembra felice.
A cinque anni, Peter ama spiare Nathan quando Nathan crede che non possa vederlo, anche se non fa niente di diverso dal solito: studia, mangia, dorme, mette a posto la sua stanza. Quando è arrabbiato fa flessioni sul pavimento. Quando è nervoso o preoccupato corruga la fronte in una maniera che lo fa assomigliare tanto a Papà. Quando un problema non gli riesce, mastica il bordo della matita fino a scorticarla come una carota. (Anche Peter lo fa, a volte, ma Nathan lo rimprovera e gliela toglie dalla bocca, dicendo che i denti gli cresceranno storti. Mamma dice che a nessuno piacciono i bambini coi denti storti. Nathan li ha tutti dritti e bianchi come una gomma nuova.)
Questo pomeriggio Peter ha lasciato Pigwacket a fargli compagnia, appoggiato sul bordo della scrivania con la schiena contro un'enorme colonna di libri spessi come mattoni. Pigwacket ha rinunciato a commentare la decisione, con la sua solita espressione indifferente, anche se a Peter è sembrato di vedere il pelo intorno al suo nasino a triangolo incresparsi un pochino.
Dalla fessura della porta semidischiusa, Peter vede Nathan allungare distrattamente una mano verso il coniglietto, senza alzare lo sguardo dal libro. Le dita accarezzano lentamente le orecchie lunghe, tastano le cuciture un po’ rovinate, il fiocco sbilenco con gli orli scuciti. Pigwacket tace - il ruffiano. Nathan gli prende una zampa nella mano e la stringe senza apparente motivo, delicatamente, come se Pigwacket potesse rompersi. Continua a stringerla mentre sottolinea il libro con la matita stretta nell’altra mano. Non dice niente; Pigwacket sembra felice.
Peter stringe le labbra e torna a giocare in giardino un po’ meno felice di prima.
Autore: fiorediloto
Fandom: Heroes
Personaggi: Nathan, Peter
Rating: Gen
Conteggio Parole: 274
Riassunto: Pigwacket sembra felice.
A cinque anni, Peter ama spiare Nathan quando Nathan crede che non possa vederlo, anche se non fa niente di diverso dal solito: studia, mangia, dorme, mette a posto la sua stanza. Quando è arrabbiato fa flessioni sul pavimento. Quando è nervoso o preoccupato corruga la fronte in una maniera che lo fa assomigliare tanto a Papà. Quando un problema non gli riesce, mastica il bordo della matita fino a scorticarla come una carota. (Anche Peter lo fa, a volte, ma Nathan lo rimprovera e gliela toglie dalla bocca, dicendo che i denti gli cresceranno storti. Mamma dice che a nessuno piacciono i bambini coi denti storti. Nathan li ha tutti dritti e bianchi come una gomma nuova.)
Questo pomeriggio Peter ha lasciato Pigwacket a fargli compagnia, appoggiato sul bordo della scrivania con la schiena contro un'enorme colonna di libri spessi come mattoni. Pigwacket ha rinunciato a commentare la decisione, con la sua solita espressione indifferente, anche se a Peter è sembrato di vedere il pelo intorno al suo nasino a triangolo incresparsi un pochino.
Dalla fessura della porta semidischiusa, Peter vede Nathan allungare distrattamente una mano verso il coniglietto, senza alzare lo sguardo dal libro. Le dita accarezzano lentamente le orecchie lunghe, tastano le cuciture un po’ rovinate, il fiocco sbilenco con gli orli scuciti. Pigwacket tace - il ruffiano. Nathan gli prende una zampa nella mano e la stringe senza apparente motivo, delicatamente, come se Pigwacket potesse rompersi. Continua a stringerla mentre sottolinea il libro con la matita stretta nell’altra mano. Non dice niente; Pigwacket sembra felice.
Peter stringe le labbra e torna a giocare in giardino un po’ meno felice di prima.