Titolo: Blu
Fandom: Originale
Rating: PG-13
Conteggio parole: 222 (W)
Scritta per: Scrittura Creativa, Lezione V. Indicazione: imitare lo stile di Dürrenmatt dei racconti "Natale", "Il torturatore", "La Salsiccia" (
qui).
Sognai che ero morto. Il silenzio mi stava addosso, appiccicoso e caldo. Ronzare di mosche. La stanza dilatarsi come le pareti di un bignè. Gonfia come un tumore. Sognai che ero morto e il mondo si faceva immenso. Io mi restringevo in una pallina di carne e sangue.
Sognai il silenzio rotto dalle urla di mia moglie. Sognai le sue lacrime. Blu rimmel. Le solcavano la faccia fino alla bocca. Pareva sanguinare inchiostro.
Sognai gli amici e i figli. Erano un gruppo compatto e nero di formichine a lutto. Erano tanti. Qualcuno recitava un salmo. Mia moglie gemeva dietro la veletta color fumo. Le lacrime incolori, riflesso di grigio agli angoli degli occhi. Mio figlio non piangeva. Non visto, incideva con la chiave una parolaccia sul fianco della bara.
Sognai il sollievo e la soddisfazione. Sognai i vestiti sparsi sul pavimento. Sognai la caviglia nuda e il bagno caldo. La schiuma si levava in bollicine. Era rosa, come sangue sbiadito, e l’avvolgeva fino alla gola.
Sognai il bicchiere e il veleno. Dolce, alcolico. Sognai d’essermi addormentato felice, e di non essermi svegliato.
Mi svegliai.
Mi dormiva al fianco, avvolta in una nuvola di profumo. Le guardai gli occhi. Una traccia di rimmel agli angoli, sbiadita. Blu.
Le premetti il cuscino sulla faccia finché non smise di agitarsi.
Tornai a dormire.
Non sognai.