Titolo: Conservazione del calore
Fandom: Sherlock Holmes
Pairing: Gen (oddio, e che fu)
Rating: G
Conteggio parole: 347 (W)
Prompt: “Vuole conservarla lei per me, dottore?” @
Albero delle Drabble (
holmes_ita)
“Vuole conservarla lei per me, dottore?”
Annuii prima di vedere cosa fosse. Una busta sottile, intestata a Mr Sherlock Holmes, 221b Baker St, sigillata. Non mi sovveniva una ragione per cui il mio recente coinquilino dovesse affidarmi una missiva privata, e senza averne accertato il contenuto, ma Holmes era un eccentrico se mai ne era esistito uno. Gli dissi che l'avrei custodita con cura e la chiusi nel cassetto del mio scrittoio.
Mi venne poi affidato un volume sull’apicoltura; una rubrichetta con pochi nomi e indirizzi; un paio di guanti che non gli avevo mai visto indossare; un set di provette nella sua scatolina di legno; ancora lettere, telegrammi di un misterioso MH che lo chiamava “S”, pacchi postali, ritagli di carta con appunti indecifrabili e formule chimiche. Quando gli servivano, li richiedeva indietro. Ricordava sempre con precisione cosa mi aveva affidato.
Un giorno mi domandò di custodire un terrificante orologio d’oro. Non aveva nulla del suo stile elegante ma discreto; era un oggetto tremendamente vistoso, pacchiano e - stimai - costoso. Ero perplesso. Holmes detestava gli oggetti senza finalità, e quell’orologio fingeva solo di essere uno strumento per misurare il tempo. Era lussuoso in maniera oltraggiosa.
“Mi lusinga che lei mi affidi un oggetto di questo valore, Holmes” dissi onestamente.
Holmes mi guardò con aspettativa e una specie di sollievo esasperato in fondo agli occhi, come un maestro quando uno scolaro lento arriva a sfiorare il concetto, ma è ancora al di qua dall’afferrarlo.
“Ma ho l’impressione che mi abbia affidato cose più importanti in passato. Cose più utili.”
La risposta mi attendeva in fondo al ragionamento. Holmes sorrise e tornò al tavolo di chimica. Confesso che mi vergognai che mi ci fosse voluto tanto tempo, e un’offerta così vistosa, per capirlo. Era come se Holmes mi avesse scritto la risposta su un grosso cartello e l’avesse appeso sulla parete in salotto.
“Sono onorato di avere la sua fiducia” dissi alla figura reclina sulle provette. “Spero lei sappia che è completamente reciproca.”
Holmes fece un gesto noncurante con la mano, senza alzare lo sguardo. Naturalmente lo sapeva già.