Presto, prima che esaurisca il potere del biscottino al cioccolato dell'Ikea, devo finire di scrivere questo post! Che tanto lo so che non riuscirò mai a fare un post alla settimana come mi ero ripromessa, ma sono ottimista sul post mensile! Dai, ce la posso fare!
/inserire in sottofondo la musichetta di Rocky/
Ho cominciato il reading Bingo e come prima scelta sono andata di *blue cover* :)
ovvero:
Che quando la Michi l'ha visto sul mio comodino, la sua domanda -accompagnata da un'espressione sconcertata- è stata: "Ma perché?", cosa che mi ha fatto molto ridere :D
A dire il vero non l'ho ancora finito, alla sera sono così stanca che dopo poche pagine svengo letteralmente dalla stanchezza, anche se l'argomento è uno dei miei preferiti: mitologia, qui nella fattispecie la mitologia della creazione in tutte le sue forme e religioni. Non che sia un trattato di approfondimento, è un libricino comprato per pochi spiccioli su una bancarella, ma dalla sua ha il pregio di riunire quasi tutte le religioni e anche se sono ferrata sulla greca e romana (ed ebraica), poco ne so di quella norrena, egizia e via dicendo.
Della norrena ho un libro preso un bel po' di tempo fa che ancora non mi azzardo a cominciare. Conta tipo 3000 pagine e pesa come Hulk dopo un'abboffata allo Shawarma (e sì, l'ho preso prima della sbandata per Hiddleston :P). Ogni estate dico: ora lo comincio. Ma lui e la Dea Bianca, sono lì a fare la muffa nella Billy ormai da anni.
Posso dire comunque che la più noiosa - come sempre- è quella ebraica, col Dio più petulante e antipatico del creato (ci sono solo io e faccio tutto io, gnegnegne), mentre gli altri Dei sono molto più divertenti: se le danno di santa ragione per i motivi più assurdi, sono un po' tutte delle drama queen in perenne SPM che sclerano per qualunque briciola di problema e lo sport nazionale di ogni religione è quella di castrare parenti e affini.
No, davvero. È un tema ricorrente: che sia padre, fratello, marito (a volte è tutte e tre le cose insieme), la povera Dea in questione trova il pretesto per, zac, via, togliere di mezzo il *problema*. Che poi il gesto si trasformi in creazione a sua volta non lo rende meno piacevole. E non sono un uomo, pensa un po'.
Bello l'oceano, è fatto dallo sperma di Tizio. E la volta celeste? Dal pistolino di Caio.
È tutto così romantico.
Vabbè, stasera mi aspetta l'indiana, vi saprò dire se anche loro amano tagliare i genitali ai parenti, e se sì in qual guisa o con qual pretesto. So che non vedete l'ora di saperlo.