Titolo: Il Sapore del Sangue
Fandom: Teen Titans Cartoon
Personaggi: Beast Boy, Terra, Slade
Beta:
izzieannePrompt: Era felice nella sua cattiveria? Il rumore della città era ormai lontano, il ricordo di loro anche.
Genere: DeathFic, DarkFic, Introspettivo, Drammatico, What If...?
Rating: Pg13/R
Conteggio Parole: 1.055
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono blablabla sono della Dc blablabla non ci guadagno niente blablabla
Note:
* Scritta perchè amo
questa donna. Spero vivamente che ti piaccia <3 In ogni caso, auguri Lirin-chan, e perdona il ritardo XD
* Di nuovo i ringraziamenti vanno tutti a
izzieanne, perchè si è presa la briga di leggere la fanfic quando era ancora un prologo inconsistente, perchè ha saputo darmi un prompt MERAVIGLIOSO, e perchè alla fine ha betato il tutto XD E' o non è amore totale questa donna? Sì! Lo è!
* AW *_* buona lettura, mie care x3
Terra: Do you trust me?
BB: More than anyone I’ve ever met.
{Il Sapore del Sangue}
{Adesso}
Era incredibile quanto il rosso sangue risaltasse sul colore della sua pelle. Tutte quelle macchie sembravano opera di un pittore matto, che dopo aver pitturato la tela di un verde intenso, si è divertito a schizzarci sopra il proprio sangue.
Ma quello non era il sangue di un pittore pazzo, no.
E nemmeno il SUO sangue.
Quel rosso intenso apparteneva alla sua famiglia.
- Che cosa ho fatto? -
Domanda idiota, constatò una vocina, li hai uccisi, mio caro. Li hai uccisi tutti.
No, no, no, non era vero, era una bugia, era solo un brutto sogno, un brutto sogno di un pittore pazzo, non la sua vita.
Impossibile.
- La cosa giusta. -
Sobbalzò sentendo la risposta. Terra lo abbracciò da dietro, posando la sua testa sulla sua spalla, incurante del liquido che le sporcava le ginocchia e le gambe.
- La cosa giusta, amore mio. - ripeté di nuovo, sussurrando nel suo orecchio.
Sì! Sì, lui aveva fatto la cosa giusta!
La ragazza gli afferrò una mano, portandosela alle labbra, e macchiandole di sangue, per poi - dolcemente - fargli voltare la testa, e baciarlo.
- Non è inebriante? - gli chiese. - Il sapore del sangue. -
Beast Boy si limitò ad annuire.
Era dannatamente vero.
{Una vita fa}
L’isteria aveva contagiato un po’ tutti. Essere stati traditi era qualcosa di inaccettabile e assolutamente umiliante. Erano fuggiti dai luoghi che chiamavano casa per sfuggire alla sensazione di essere marionette nelle mani di persone più in gamba di loro, e adesso avevano scoperto di essere arrivati a Jump City per diventare marionette nelle mani di gente peggiore di loro.
Una Titans, un’alleata, un’amica, li aveva manipolati, usati, e poi gettati in pasto al loro peggior nemico.
Tuttavia c’era ancora - sopravviveva! - uno strano sentimento di amicizia e lealtà nei confronti della biondina che aveva osato tanto. Oltre la furia cieca, c’era anche la tristezza, il dispiacere, la voglia di capire.
Almeno in Beast Boy.
Gli altri sembravano fin troppo arrabbiati e amareggiati, non esisteva (non ancora) la voglia di conoscere le motivazioni di Terra. Aveva fatto loro del male, punto. Non meritava perdono.
Eppure
Eppure i dubbi avevano cominciato a torturare BB, esattamente come quel sentimento di affetto nei confronti della ragazza, che nonostante l’orgoglio ferito e la delusione, si rifiutava di scomparire.
Sapeva che amarla era un errore
(solo che, sopra la ruota panoramica, stavano per baciarsi)
(solo che lui le aveva fatto una promessa, e non l’aveva mantenuta)
(solo che forse gli sbagli peggiori era stato lui a commetterli, non lei)
ma non poteva farne a meno.
Questo fu il motivo che lo spinse a commettere l’errore più grande di tutta la sua vita.
- Sei venuto per uccidermi? - lo aveva chiesto con tranquillità.
BB sbatté più volte le palpebre, nella speranza di riaprire gli occhi e trovare tutto come prima, ogni cosa al suo posto (Terra al suo fianco, nella loro Torre, Slade lontanissimo, una minaccia per i civili, non per loro). Ma ogni volta il panorama era sempre lo stesso, la ragazza che amava in quel costume orribile fatto di bende e ferro, in un vecchio magazzino abbandonato - rifugio di Slade, poco tempo fa.
- Io… - era lì per ucciderla? Non lo sapeva. Non avrebbe saputo dire neanche il suo nome, in quel momento. Era troppo da sopportare.
- Mi ami, Beast Boy? - la domanda gli fece gelare il sangue nelle vene. No, no! Non avrebbe mai dovuto chiederglielo! Perché la risposta era troppo pericolosa.
Certo che l’amava. In qualunque caso, per sempre.
- BB, io ti amo, lo sai? E anche tu mi ami. -
NO! Non era questo quello che lui voleva!
(ma lei si avvicinava, bella e sicura come sempre)
- E so che non sei felice, senza di me. -
Voleva piangere e urlare.
(baciare quelle labbra)
- Quindi, se solo tu… -
- Sì. -
Lo aveva detto. E si sentiva stranamente calmo, come in pace con il mondo. Lei lo osservò per qualche istante, per poi sorridergli.
Il resto era un ammasso di ricordi confusi. Slade che gli dà il benvenuto. Un nuovo costume, arancione e nero. La S sul suo petto, in bella mostra, come una medaglia. Gli allenamenti per imparare ad uccidere.
Gli occhi dei suoi amici
(i loro occhi)
La loro rabbia. Parole crudeli e inutili.
- Per quella puttana! Per quella dannata stronza! -
- No! L’amico Beast Boy non può averci tradito! Lo stanno costringendo, vero?! Vero?! -
- BB ma cosa diavolo ti è preso! Sei impazzito? Oh, prego per te che tu lo sia davvero, altrimenti… -
E poi, la domanda.
- Perché? -
Robin era calmo nel suo ruolo di leader tradito.
- Perché adesso lui è mio. -
La risposta di Terra invece di farli infuriare ancora di più, zittì tutti i Titans. Starfire scoppiò a piangere. Aspettarono che avesse finito per cominciare a combattere, la gentilezza è d’obbligo con i condannati a morte.
Beast Boy era vegetariano fin dalla tenera età, non ricordava quanto potesse essere buono il sapore della carne cruda. Non sapeva quanto fosse piacevole divorare una persona. Il sangue (delizioso sapore ferreo) degli esseri umani era incredibilmente inebriante. Aveva smesso di essere se stesso dopo aver dato il primo morso (a chi? Robin? O forse Starfire?). Poi il rosso l’aveva inghiottito. Era tornato in sé quando la battaglia era conclusa.
In loro favore.
La prima vittoria non si dimentica mai.
Slade si era vivamente congratulato, guardando la scena. Sorrideva tenendo la maschera tra le mani. Diceva di aver grandi progetti per loro due.
Anche Terra gli sorrideva di continuo. “Visto?” sembrava dire “Gli piaci. Ora è tutto perfetto.”
Li aveva portati via da quello spettacolo prima che arrivasse la polizia (o qualche idiota della Bat-famiglia), facendoli salire su una macchina anonima, ma dai vetri oscurati. Continuava a sorridere come un padre fiero.
Durante il tragitto che li allontanava da Jump City per portarli in un luogo sicuro (“Vi fermerete lì finché le acque non si calmeranno.”), Terra non poté fare a meno di chiederglielo.
- Adesso sei felice, vero? -
Era felice? Era felice, nella sua cattiveria? Il rumore della città era ormai lontano, il ricordo di loro anche.
(Eri un supereroe, una volta)
Davvero?
(i tuoi amici ti amavano)
Chi?
(non ti resta più niente)
Oh, no. Qualcosa aveva. Aveva lei, e il sapore del sangue.
- Sì. Adesso sono felice. -
[FINE]