[Originale] Una storia scontata
Titolo: Una storia scontata
Fandom: Originale
Beta: cialy_girl
Rating: PG14
Parole: 317 (W)
Prompt: Il Natale, non è una data. E' uno stato d'animo. @ Michi
Note: Voglio bene a Linda ç___ç
- ho fatto un casino con il postaggio, sì o___o"
Disclaimer: Nomionolucro, DIVERTIMENORULEEEEEEEZZZZ
Cain è di cattivo umore. In realtà Cain è di cattivo umore trecentosessantacinque giorni l’anno, quindi non è una notizia così rilevante. È rilevante, però, il suo incazzamento durante le festività natalizie.
Al contrario, Abel è contento. Ad Abel piacciono le lucine sospese ovunque, la neve, i Babbo Natale appesi alle finestre, le canzoncine quando entri in un negozio e i regali da comprare. Come sia potuto accadere che due esseri simili siano fratelli è un gran mistero anche per loro, sapete.
Fosse per Cain boicotterebbe ogni riunione di famiglia, fosse per Abel queste festicciole si terrebbero almeno una volta a settimana. È sempre il fratello più piccolo a trascinare Cain in giro durante il periodo Natalizio, così che non si muri vivo in casa per mostrare il proprio dissenso al mondo.
Il più grande è costretto dall’insistenza di Abel, ma non smette per un solo istante di manifestare il disgusto provato, criticando ogni cosa entri nel suo campo visivo. Ha da ridire su tutto e tutto gli provoca un fastidio immenso, non fa che ripetere che vorrebbe stare a casa, a godersi un caldo piumone e l’oscurità data dalle tapparelle serrate. Cerca nel fratello un po’ di conforto e di comprensione, che però non arriva mai. Perché Abel il Natale lo ama.
In febbraio decidono entrambi che la cosa va risolta - nessuno dice “Andiamo nei campi”, ma solo perché non ci sono campi, in città -, e camminano l’uno accanto all’altro per le strade, chiacchierando.
“La devi smettere di costringermi, Abel.” si lamenta per la millesima volta il fratello maggiore: “Io non me la sento, il tuo comportamento mi rende solo più insopportabile il Natale. Non è che non vi voglia bene, anzi, ma tu-”
La spinta che riceve verso la corsia lo coglie di sorpresa, quasi non ha visto Abel dargli quella manata e certamente nemmeno il conducente del camion che lo prende in pieno ha notato nulla.
Abel fa fatica a non sorridere mentre ascolta il rumore dell’incidente, quel tumpf dovuto allo scontro di Cain con il veicolo, lo stridulio dei freni e il chiasso di chi ha assistito alla scena e sta andando a soccorrere il povero Cain.
Il prossimo Natale sarà il migliore di tutti.
Fandom: Originale
Beta: cialy_girl
Rating: PG14
Parole: 317 (W)
Prompt: Il Natale, non è una data. E' uno stato d'animo. @ Michi
Note: Voglio bene a Linda ç___ç
- ho fatto un casino con il postaggio, sì o___o"
Disclaimer: Nomionolucro, DIVERTIMENORULEEEEEEEZZZZ
Cain è di cattivo umore. In realtà Cain è di cattivo umore trecentosessantacinque giorni l’anno, quindi non è una notizia così rilevante. È rilevante, però, il suo incazzamento durante le festività natalizie.
Al contrario, Abel è contento. Ad Abel piacciono le lucine sospese ovunque, la neve, i Babbo Natale appesi alle finestre, le canzoncine quando entri in un negozio e i regali da comprare. Come sia potuto accadere che due esseri simili siano fratelli è un gran mistero anche per loro, sapete.
Fosse per Cain boicotterebbe ogni riunione di famiglia, fosse per Abel queste festicciole si terrebbero almeno una volta a settimana. È sempre il fratello più piccolo a trascinare Cain in giro durante il periodo Natalizio, così che non si muri vivo in casa per mostrare il proprio dissenso al mondo.
Il più grande è costretto dall’insistenza di Abel, ma non smette per un solo istante di manifestare il disgusto provato, criticando ogni cosa entri nel suo campo visivo. Ha da ridire su tutto e tutto gli provoca un fastidio immenso, non fa che ripetere che vorrebbe stare a casa, a godersi un caldo piumone e l’oscurità data dalle tapparelle serrate. Cerca nel fratello un po’ di conforto e di comprensione, che però non arriva mai. Perché Abel il Natale lo ama.
In febbraio decidono entrambi che la cosa va risolta - nessuno dice “Andiamo nei campi”, ma solo perché non ci sono campi, in città -, e camminano l’uno accanto all’altro per le strade, chiacchierando.
“La devi smettere di costringermi, Abel.” si lamenta per la millesima volta il fratello maggiore: “Io non me la sento, il tuo comportamento mi rende solo più insopportabile il Natale. Non è che non vi voglia bene, anzi, ma tu-”
La spinta che riceve verso la corsia lo coglie di sorpresa, quasi non ha visto Abel dargli quella manata e certamente nemmeno il conducente del camion che lo prende in pieno ha notato nulla.
Abel fa fatica a non sorridere mentre ascolta il rumore dell’incidente, quel tumpf dovuto allo scontro di Cain con il veicolo, lo stridulio dei freni e il chiasso di chi ha assistito alla scena e sta andando a soccorrere il povero Cain.
Il prossimo Natale sarà il migliore di tutti.