[Dc Comics] Fiducia, Caffè

Dec 28, 2008 06:31

Titolo: Caffè
Fandom: Teen Titans
Beta: iosonosara
Personaggio: Dick Grayson, Starfire, Mary Grayson (Nominati: Raven, Beast Boy, Donna)
Prompt: Caffè
Rating: Pg
Conteggio Parole: 547
Tabella: X, dcu_freeforall
Disclaimer: I personaggi si rifiutano di appartenermi, restano fedeli alla loro Dc, nonostante i miei tentativi di rapirli e renderli miei (in ogni senso) ç_ç non vengo pagata per scrivere di loro. Mi piacerebbe, ma non succede ç_ç scrivo solo per divertimento.
Note:
* Ringrazio iosonosara *___* e gliela dedico, sì! *_*
* Future!Fic ambientata... in un Universo Alternativo? Boh non lo so xD
* Mi piace Mary anche solo per principio *_*
* Non so perchè, ma il caffè sembra una costante nella mia vita e nei miei scritti X°°°D e non mi piace nemmeno! *muore dalle risate*



- Tu… bevi sempre caffè. - più che un affermazione sembrava un’accusa, come se sua figlia lo stesse rimproverando di chissà quale crimine commesso. Magari Beast Boy le aveva messo in testa qualche nuova idiozia ecologista - non si può mai sapere con quell’uomo.
- È perfettamente legale. - ci tenne a sottolineare. La bambina sedeva sul tappeto, circondata da barbie e peluche, fissava la tazza bianca che lui teneva in mano come se si trattasse di una minaccia. Decisamente doveva far quattro chiacchiere con Garfield, prima o poi.
- Hai detto che non ti piace, il caffè. Lo hai detto ieri sera, a cena dalla zia Donna, lei te lo ha offerto e tu hai detto “No, non mi piace il caffè, lo sai”. Però quando siamo a casa lo bevi sempre. Perché bevi il caffè, se non ti piace? -
Fissò Mary per qualche secondo. Era davvero la bambina più bella del mondo: i capelli neri tenuti continuamente sciolti (e nessuno, nessuno poteva azzardasi a legarglieli in code o trecce “Non sono una parrucca!” esclamava ogni volta) le incorniciavano il viso facendola sembrare una bambola di ceramica, gli occhi - ereditati dalla madre - di un verde intenso, erano intelligenti e innocenti allo stesso tempo. Spesso si ritrovava a pregare che non crescesse mai, davvero, non pensava di avere la forza per combattere contro tutti quei mocciosetti che avrebbero cercato di ferirla o di portargliela via.
- Mi sveglia. La caffeina, sai. E poi… - si interruppe immediatamente. Non doveva lasciarsi scappare certe affermazioni, non davanti alla sua piccola.
- E poi? - ma ovviamente a lei, non sfuggiva nulla. Sembrava nata per essere una detective, e questo lo rendeva orgoglioso almeno quanto lo spaventava.
- Mi ricorda una persona. -
Invece di chiedere “Chi?” come avrebbe fatto chiunque al suo posto, la domanda che uscì dalle labbra della principessina fu un: - Perché? -
- Uhm… perché… è scuro. Come la notte. Dolce e amaro allo stesso tempo. - Caldo, pensò, ma decise che quello non era un aggettivo da condividere con la figlia: - Pericoloso. Può scottarti. Brucia come l’inferno. Ha un profumo delizioso, il profumo più buono del mondo. Ti infonde energia quando non ne hai e… -
E la mattina è stupendo essere svegliato con del caffè.
- E niente. Tutto qui. -
Il volto di Mary Grayson si illuminò. - Ti ricorda la mamma, vero? Parlavi proprio come un innamorato. -
La osservò per qualche istante prima di annuire. Mary gli somigliava anche nei difetti: non riusciva a intuire i sentimenti delle persone a lei care. - Certo. -
Proprio in quel momento si aprì la porta di casa, Starfire entrò con le buste della spesa.
- Mammaaa!!! - la bimba le andò incontro, abbracciandola e informandola che suo marito pensava a lei anche mentre beveva il caffè. L’aliena mormorò qualcosa in risposta mentre tra le buste cercava il vestitino che aveva comprato per la bambina, pieno di pizzi e merletti.
Intanto Dick si era nascosto in cucina, senza farsi notare dalle due. Andò davanti al lavandino e lasciò scivolare il liquido. Decise che non avrebbe mai più bevuto caffè in vita sua, e questo gli fece molto più male di quanto pensasse. Rimase a guardare mentre la macchia nera spariva nel tubo di scarico, e “per un attimo” ebbe l’impressione di aver intravisto un corvo.

[FINE]

***

Titolo: Fiducia Totale
Fandom: Teen Titans Comics
Beta: cialy_girl
Personaggio: Edward Bloomberg aka Kid Devil, Zachary Zatara (Nominati: Bunny)
Prompt: Fiducia
Rating: Pg
Conteggio Parole: 513
Tabella: X, dcu_freeforall
Disclaimer: I personaggi si rifiutano di appartenermi, restano fedeli alla loro Dc, nonostante i miei tentativi di rapirli e renderli miei (in ogni senso) ç_ç non vengo pagata per scrivere di loro. Mi piacerebbe, ma non succede ç_ç scrivo solo per divertimento.
Note:
* E questa la dedico a cialy_girl ù_ù che donna fantasiosa, ah?
* LO SO. I titoli. La mia disgrazia xD *imao*
* NON E' SLASH. IO NON SHIPPO E NON SHIPPERò MAI EDDIE E ZAT INSIEME. Loro sono i giocattoli sessuali delle figlie-di-papà Rose e Raven. Se hai un papà iper-cattivo, come premio di consolazione potrai avere un verginello da coccolare!



Sistemava con cura lo smoking guardandosi allo specchio, senza nemmeno degnarlo di una parola. Ma era un comportamento al quale si era abituato da moltissimo tempo, e tutta quella familiarità rendeva la sua indifferenza non spiacevole, ma, anzi, confortante. Ed era quello che stava disperatamente cercando: la calma, la tranquillità, qualcuno che gli ridesse in faccia e gli dicesse che aver perso la sua fiducia per Blue Devil non era la fine del mondo.

Solo la fine di tutta la sua vita.

Subito dopo essere scappato dalla chiesa, da Blue Devil, colui che lo aveva tradito, colui che lo aveva condannato per l’eternità, si era fiondato da Zachary.
Non gli aveva detto niente. Non poteva dirgli niente, non poteva fidarsi completamente. Non di nuovo. Così se ne era uscito con una storia assurda su una stupida missione che Robin gli aveva assegnato, ma a metà racconto Zachary gli aveva detto di chiudere il becco. Se proprio non voleva dirgli la verità, doveva solo starsene zitto. Lui balle non ne voleva sentire.
- Questo è l’ultimo spettacolo della serata. Sarai ancora qui, quando tornerò? -
Sobbalzò un attimo sentendo la domanda. La superbia di Zachary era riuscito a calmarlo solo in parte, in realtà. E tornare dai Titans, fingere che non fosse accaduto nulla…
- Disturbo se dormo qui? - chiese in un sussurro.
- No. Dirò a Bunny di prenotarti una stanza nello stesso albergo dove alloggio io. Non preoccuparti per le spese. - fece un vago gesto con la mano, prima di afferrare il suo bicchiere di acqua tonica. Bevve un solo sorso. - Offro io, me lo posso permettere. -
- … grazie. - il mago si voltò verso di lui, guardandolo come… beh, come Zatara guardava tutti gli altri esseri viventi: con superiorità, sfrontatezza, arroganza. Ma c’era qualcos’altro, in quello sguardo, e Eddie non riusciva a capire cosa.
- Ti è successo qualcosa e non me ne vuoi parlare. - Kid Devil sentì un brivido lungo la schiena. No, per favore. Non accusarmi. - Va bene, sai? - afferrò il cilindro nero. - Tutti hanno dei segreti. È giusto che tu abbia i tuoi. - uscì dal camerino senza neanche aspettare che la sua assistente lo venisse a chiamare, come faceva di solito.
Rimase immobile, fissando la porta chiusa. Si era fidato di Daniel Cassidy perché era giovane, stupido, e aveva il disperato bisogno di trovare una figura paterna. Danny era fico. Si era fidato di quell’uomo-demone perché era fico. La sua fiducia - la sua totale fiducia, che così raramente donava - era finita tra le mani di uno a cui, probabilmente, nemmeno piaceva. Adesso invece c’era questo ragazzo, che non solo lo aveva aiutato ad unirsi ai Teen Titans, a combattere contro Kid Crusader, a preservare la sua fiducia - ormai persa per sempre - in Danny, ma accettava il fatto che non fosse disposto a riporla in lui. Zachary Zatara meritava la sua fiducia. Se l’era guadagnata. Se solo avesse avuto il coraggio di dirgli quello era successo, di Marla, di Blue Devil, di tutto, allora lui avrebbe certamente fatto l’impossibile per salvarlo. Bastava fidarsi.

Ma Eddie non ne era più in grado.

[FINE]

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