[DC Lovvoverse] It's a new life for me (and I'm feeling good)
Titolo: It's a new life for me (and I'm feeling good)
Fandom: DC Lovvoverse
Beta: cialy_girl
Personaggi: Richard Tyler Jr., Allan Wilson (nominati: Nina Delgado, Lily Bloomberg, Sylar Stone)
Rating: Pg
Parole: 300 (W)
Prompt: Privato @ It 100
Avvisi: Titans!love ù_ù
Note: Titolo da Feeling good di Michael Bublé ._. so essere stronza, già.
- Dico "so essere stronza" perché dando un'occhio alla Sacra Timeline potrete scoprire facilmente come andrà a finire tra Rich e Nina ù_ù
Disclaimer: Non mi appartengono e anche quelli che mi appartengono non mi fanno guadagnare un centesimo (dannati!). Mi diverto, fine.
Di solito la Torre è piena zeppa di gente: ci sono giornalisti che prenotano interviste e fan disposti a pagare oro colato per poterla visitare, criminali che di tanto in tanto fanno irruzione (se non vengono direttamente invitati dal capo), o, più semplicemente, una quantità esagerata di Titans - o parenti dei Titans - che abita lì.
Richard adora i suoi compagni e crede sinceramente di far parte del miglior team esistente, però certe volte risulta pesante vivere con altre nove persone - più svariati ospiti.
È vero: un tempo non aveva questo problema, ma un tempo non aveva Nina.
Lei ha bisogno di riposo, le serve un ascensore funzionante e una dispensa piena dei cibi che preferisce senza il pericolo che un Sylar qualunque passi e spazzi via tutto; necessita di tranquillità e non di ritrovarsi con Lily in camera, all’improvviso, mentre si sta allenando ad essere silenziosa e tenta di prendere alla sprovvista gli altri; e di certo quei fotografi e ammiratori proprio all’uscita da casa non sono d’aiuto. Serve un ambiente familiare, confortevole, che sia soltanto loro.
“Non si può certo crescere un bambino in questo luogo, ti pare?” borbotta.
Allan alza un sopracciglio: “Richard, mi stai chiedendo il permesso per trasferirti da Nina?”
La consapevolezza di aver posto davvero quella domanda lo gela all’istante. Fin’ora non è che avesse rifletutto molto, solo parlato.
“Ohmiodio. Lo sto facendo. È una cosa seria, vero?”
Allan ride: “Sì, è una cosa seria. Nina ne sa qualcosa?”
Richard si stringe nelle spalle: “No. No- io dovrei proprio parlarne con lei.” E dopo qualche secondo: “Pensi che funzionerà?”
“Che domanda sciocca.” Fa Allan, sorridendo: “Sei un Titans, non puoi certo fallire.”
Rich sorride di rimando e quando entrano nella sala per dare la bella notizia sa che il loro appoggio non gli mancherà mai.
Fandom: DC Lovvoverse
Beta: cialy_girl
Personaggi: Richard Tyler Jr., Allan Wilson (nominati: Nina Delgado, Lily Bloomberg, Sylar Stone)
Rating: Pg
Parole: 300 (W)
Prompt: Privato @ It 100
Avvisi: Titans!love ù_ù
Note: Titolo da Feeling good di Michael Bublé ._. so essere stronza, già.
- Dico "so essere stronza" perché dando un'occhio alla Sacra Timeline potrete scoprire facilmente come andrà a finire tra Rich e Nina ù_ù
Disclaimer: Non mi appartengono e anche quelli che mi appartengono non mi fanno guadagnare un centesimo (dannati!). Mi diverto, fine.
Di solito la Torre è piena zeppa di gente: ci sono giornalisti che prenotano interviste e fan disposti a pagare oro colato per poterla visitare, criminali che di tanto in tanto fanno irruzione (se non vengono direttamente invitati dal capo), o, più semplicemente, una quantità esagerata di Titans - o parenti dei Titans - che abita lì.
Richard adora i suoi compagni e crede sinceramente di far parte del miglior team esistente, però certe volte risulta pesante vivere con altre nove persone - più svariati ospiti.
È vero: un tempo non aveva questo problema, ma un tempo non aveva Nina.
Lei ha bisogno di riposo, le serve un ascensore funzionante e una dispensa piena dei cibi che preferisce senza il pericolo che un Sylar qualunque passi e spazzi via tutto; necessita di tranquillità e non di ritrovarsi con Lily in camera, all’improvviso, mentre si sta allenando ad essere silenziosa e tenta di prendere alla sprovvista gli altri; e di certo quei fotografi e ammiratori proprio all’uscita da casa non sono d’aiuto. Serve un ambiente familiare, confortevole, che sia soltanto loro.
“Non si può certo crescere un bambino in questo luogo, ti pare?” borbotta.
Allan alza un sopracciglio: “Richard, mi stai chiedendo il permesso per trasferirti da Nina?”
La consapevolezza di aver posto davvero quella domanda lo gela all’istante. Fin’ora non è che avesse rifletutto molto, solo parlato.
“Ohmiodio. Lo sto facendo. È una cosa seria, vero?”
Allan ride: “Sì, è una cosa seria. Nina ne sa qualcosa?”
Richard si stringe nelle spalle: “No. No- io dovrei proprio parlarne con lei.” E dopo qualche secondo: “Pensi che funzionerà?”
“Che domanda sciocca.” Fa Allan, sorridendo: “Sei un Titans, non puoi certo fallire.”
Rich sorride di rimando e quando entrano nella sala per dare la bella notizia sa che il loro appoggio non gli mancherà mai.