Titolo: Sarah VS The Message
Fandom: Chuck
Beta:
cialy_girlPersonaggi: Sarah Walker (John Casey, Chuck Bartowski)
Rating: Pg13
Parole: 439 (W)
Note: What If della 2x01
Disclaimer: Nulla mio, nulla di guadagnato scrivendo ciò, solo divertimento.
Sarah, quel messaggio, lo comprende benissimo. È ovvio, logico, perfettamente limpido. Ha capito tutto, e nonostante questo si sente davvero molto confusa - è così che ti prende, il dolore. Sa anche questo. Lo conosce così bene, lei, il dolore.
Casey le ha mandato un messaggio, semplice e chiaro: “Non entrare.”
Che fa tanto Non Aprire Quella Porta, e potrebbe riderne con Chuck, certo. Potrebbe persino commuoversi per quel gesto così sensibile da parte dell’agente Casey, se solo non fosse per quella sottile vena di accusa nel messaggio, quel “Lo sapevi, bella, lo sapevi perfettamente” mista ad uno “Scusa” che sembra stia urlando a squarciagola. Casey non voleva farlo, ma Casey obbedisce agli ordini, e anche Sarah obbedisce agli ordini. Se lavori per il governo funziona così, c’è poco da fare.
Quindi non dovrebbe essere arrabbiata, non con Casey, invece è incazzatissima, ed è incazzatissima particolarmente con Casey. Vorrebbe proprio fiondarsi a casa sua e prenderlo a calci, e picchiare duro dove fa più male.
È incazzata anche con se stessa, però, perché il suo compito era quello di proteggere Chuck, e ora Chuck è morto.
Può sentire la voce di Casey risuonare nella sua testa, per ammonirla: “Noi non siamo qui per proteggere Chuck, noi siamo qui per proteggere il Paese.”
È vero. È verissimo.
E chissenefrega se per proteggere il Paese devi ammazzare qualche civile venuto in possesso di informazioni riservate che potrebbero mettere il suddetto Paese in condizioni svantaggiose se venissero recuperate dalle persone sbagliate, davvero, chissenefrega, fai i bagagli e preparati per la tua prossima identità, preparati a vivere la solita non-vita piena di non-sentimenti e di non-relazioni. E, per inciso, se sei stata così stupida da credere di poter portare avanti qualcosa di vero, nemmeno una volta ma ben due, beh, allora cazzi tuoi. Annega nella tua sofferenza. Te lo meriti.
“Non entrare” dice il messaggio, tanto entrerà qualcun altro, forse Ellie e Capitan Fenomeno, forse Morgan. E allora? Non è più un problema suo. Non lo è mai stato.
Non entrare.
Sarah schiaccia due tasti del cellulare, lo porta all’orecchio. Tre squilli prima che l’agente Casey trovi il coraggio per rispondere.
“Dimmelo.”
Sarah stringe il telefono.
Gli ordini sono ordini.
“Io ti odio.”
Le sembra quasi di vederlo, ha alzato un po’ il mento, preso un respiro, e accusato il colpo senza fiatare. Freddo, glaciale, senza risentimenti. Una spia, insomma.
“Ti odio. Ti odio. Ti odio.” Ripete, poi chiude la conversazione e scoppia a piangere.
Quando compilerà il rapporto, riflette la parte razionale del suo cervello, dovrà ammettere bianco su nero che l’agente Casey è davvero il partner migliore con cui abbia mai lavorato.