Titolo: La sorella mancata
Fandom: My little sister can't be this cute
Beta: Nessuno! ;_;
Personaggi: Kyosuke Kosaka, Kirino Kosoka, viene nominata la Manami \O/
Rating: Pg13
Parole: 489 (W)
Prompt:
Esprimere un desiderio @
FWNote: Ambientata nel capitolo 6 del manga, durante la riunione delle otaku girls.
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, scrivo solo per divertimento e per vincere i banner di FW, non ci guadagno :D
Era uno di quei particolari che non aveva mai ammesso, neppure con Manami, perché nemmeno la reincarnazione di un bonsai resterebbe calma e pacifica davanti ad un’affermazione come quella. Lo crederebbero tutti pazzo.
Da bambino, a volte, e anche da ragazzo, quando lo mettevano davanti alla torta con le candeline accese, Kyosuke desiderava di avere una sorella. E spesso lo faceva dopo aver visto Kirino aggirarsi per la casa, vestita tutta a modo dalla mamma, e più avanti così infighettata e indifferente agli avvenimenti che accadevano a lui.
Può sembrare strano, perché quando ne hai già una, di sorella, dovresti essere a posto, ma le cose sono un tantino più complicate. Era proprio a causa di Kirno se esprimeva quel desiderio, di tanto in tanto.
Da una sorellina minore ti aspetti che abbia paura del buio, che ti tenga la mano mentre attraversate la strada, che ti guardi come se fossi un eroe e ti voglia un bene dell’anima. Kirino invece è sempre stata così maledettamente furba e indipendente, questi dettagli non l’hanno mai sfiorata, e prima che se ne rendesse conto Kyosuke si è ritrovato con un’estranea molto bella e popolare in casa propria, che neanche si sforzava di rivolgergli la parola.
Kyou non se lo ricorda quando sia nata quella strana sensazione nello stomaco, quel senso di pesantezza e irritazione nel vedere Kirino. Non sa quando abbia cominciato a trovare irritante ascoltare la sua risata mentre parlava al cellulare, né come sia possibile sentirla lontana mille miglia.
Adesso c’è questa cosa.
La guarda muovere le mani, nervosa - non lo sapeva, ma lei si contorce le mani quando è sotto stress -, mentre nel tavolo le altre otaku parlano e ridono. Poi, improvvisamente, si gira a guardarlo, cercando una sorta di sostegno. Come qualunque sorella minore farebbe in una situazione di disagio.
Gli mancherà. Dio, quanto gli mancherà tutto questo. Non può durare perché Kirino presto troverà il modo di farcela da sola, come sempre, torneranno a vivere fingendo che l’altro non esista, e finirà così.
Quando le altre ragazze se ne sono andate, si avvicina lentamente a lei. Kirino è sempre stata una Sorella Mancata, ecco. È per questo che ha sempre desiderato di averne una. Gli sembra di essersi perso qualcosa di così importante, vivendola in questa maniera. Magari lei nemmeno se n’è resa conto, magari l’ha fatto senza malizia o rabbia, semplicemente si è scrollata di dosso il ruolo di sorella minore, e ha smesso di vedere lui come un fratello. Forse perché fin’ora non ne aveva bisogno.
Ma adesso le serve qualcuno che le dia una pacca sulla spalla e le tiri su il morale, e Kyosuke sarà quella persona, perché lui è consapevole di ciò che ha perso, perché è quello che fanno i bravi fratelli maggiori, e lui non è assolutamente un Fratello Mancato.
Sorride, anche se lei non gli sorride mai, e parla: «Siamo arrivati fino a Akihabara. Facciamo un giro.»