Titolo: I guess it’s over
Fandom:
lovvoverseBeta:
cialy_girlPersonaggi:
Lena Luthor,
Mar'i Grayson Rating: Pg
Parole: 586 (W)
Note: Ambientata nel 2025
* Titolo Fool Again - Westlife
* Dopo la morte di Bruce, e nel suo periodo peggiore, Mar'i ha preso ad attaggiarsi un po' così, da Batman ._. senza nemmeno rendersene del tutto conto, cucciola, credo fosse il suo modo di sentirlo ancora con lei ._.
* Scritta trecentocinquantamiliardi di anni fa. Mi ero pure scordata di averla mai messa al mondo. Ew.
Disclaimer: Quello che ci appartiene ci appartiene, quello che no no, non ci guadagno scrivendo y_y
Non si era mai resa conto di quanto fosse bella. Adesso più che mai, con il suo abito da sposa a pochi minuti dalle nozze, il trucco perfetto e i capelli acconciati nel modo migliore, era una delle ragazze più belle che le fosse mai capitato di vedere. Negli anni passati Mar’i era troppo concentrata nel notarne i difetti e i punti deboli, nel tentativo di distruggerla o fermarla. Considerando il finale della storia, aveva fallito su più fronti.
«Che diavolo vuoi?» aveva chiesto Lena, gli occhi illuminati da quella luce piena di rabbia che conosceva fin troppo bene.
«Farti gli auguri.» sibilò, ironica. Era sul davanzale della finestra, nella camera presidenziale, con svariate guardie del corpo a puntarle le armi contro.
L’ordine di Lena, tuttavia, non arrivò.
Rimase seduta davanti allo specchio, guardandola con astio, prima di affermare con voce sicura: «Uscite tutti. Subito.»
Gli uomini ubbidirono immediatamente, chiudendo la porta dietro di loro.
La futura sposa si accomodò meglio sulla sedia, incrociando le braccia, mettendo su quel sorrisino sarcastico, completamente voltata verso Mar’i per poterla osservare meglio.
«Sei la sesta venuta a trovarmi, sai? Ormai si sono rassegnati al fatto che una Luthor alla presidenza debba difendersi da sola da certe piaghe.»
Mar’i serrò gli occhi da dietro la mascherina, senza rispondere o far intuire alcun cambiamento d’umore.
«Così tu adesso saresti…»
«Nightstar.»
«Già. E sei venuta per vendicarti?»
Mar’i rimase in silenzio. Non sapeva bene per quale ragione fosse lì - ma Allan si stava per sposare, e si stava per sposare con Lena; le era sembrato qualcosa di talmente assurdo e impensabile che aveva percepito il bisogno fisico di assicurarsene. E in quel momento le prove erano talmente evidenti da provocarle un dolore acuto: non era un incubo, ma la realtà dei fatti. Allan, il ragazzo che una volta era stato suo, si sarebbe legato per l’eternità con quella donna.
«O per cercare di riprenderti lui?» domandò, ancora. «Perché, in quel caso, sei in ritardo di qualche anno.»
«Non fargli del male.» lo disse piano, quasi sussurrando, stupendo se stessa e la sua interlocutrice.
«Certamente non riuscirò a ferirlo tanto quanto sei riuscita a fare tu.» aveva risposto velocemente, fissandola come se non ci fosse nessuna maschera a difenderla.
«Un giorno vedrà quello che sei, Lena.»
«Lo sa già.» si alzò per avvicinarsi alla finestra e per un attimo Mar’i pensò di essere tornata indietro di troppi anni, quando Lena sembrava invincibile e inarrestabile. «E gli va più che bene. Si chiama amore.» la squadrò da capo a piedi: «Mai sentito parlarne, Grayson?»
S’inginocchiò, per poterla fronteggiare: «Di più. Io posso provarlo.»
Lena le sorrise come se la stesse commiserando: «Non lo nego, sei molto ferrata in proposito, soprattutto quando l’uomo di turno ti sta solo usando, o ama un’altra.»
Sentì un brivido lungo la schiena e il desiderio forte di ucciderla.
«Buona fortuna, Grayson. Ti auguro tutto il bene possibile. Tanto non ti capiterà. E, nel caso, mi assicurerò personalmente che non sia una cosa permanente.»
Mar’i non si mosse, non fece alcun cenno, e per un attimo vide chiaramente l’incertezza nell’espressione dell’altra.
«Prima o poi la pagherai.» fu l’unica replica.
Le labbra di Lena si contrassero per un secondo e nuovamente quella furia le si adagiò nello sguardo, ma prima che potesse distruggere completamente la nemica qualcuno bussò alla porta. Si voltò solo un istante, di istinto, ma poté vedere con la coda dell’occhio Mar’i sparire.
Entrò qualcuno domandandole se stesse bene, ma Lena rispose soltanto di chiudere quella dannata finestra.