Titolo: Il pensiero più sconveniente
Personaggi: OC figlia David/Sharon, Miss Robinson
Fandom: David Murphy 911
Info sul fandomBeta:
cialy_girlParole 560
Rating: Verde
Disclaimer: Vi sembro forse Recchioni? o.O ecco, appunto. DM911 non mi appartiene, non ci guadagno nulla scrivendo. Divertimento, yay!
Avvertenze: Future!fic, What If, Femminismo ò_ò
E speculazioni, speculazioni, speculazioni <3 sono certa che il bambino portato in grembo da Sharon sia (un altro!) maschio. Tutti usano il maschile quando parlano di lui, ma sinceramente una femmina sarebbe decisamente più figa. Di conseguenza.
In più, è ambientata in un ipotetico futuro dove la figlia di David è stata rapita e allevata dai pazzoidi di Friedman Milton
Note: PRIMA FANFICTION SU DAVID MURPHY 911, YAY! XD o almeno spero ç_ç ci tengo a essere la prima, ecco.
Cammini lentamente lungo il corridoio, i muscoli ancora indolenziti per lo sforzo - ma Miss Robinson dice sempre che sarebbe davvero sconveniente deludere il signor Friedman, quindi devi sopportare in silenzio tutti gli allenamenti e le prove a cui ti sottopongono. D’altronde, lo fanno per il tuo bene, un giorno tuo padre morirà - molto presto, dice Miss Robinson, lo dice da anni - ed essere preparata sia fisicamente che mentalmente a quello che accadrà sarà un bel vantaggio. I tuoi antenati avevano solo uno stupido manuale e la loro cocciutaggine, a difenderli. Non sai bene se dovresti esserne fiera o meno.
La porta si apre con uno scatto, Miss Robinson ti sorride benevola. Ultimamente sono fissati con l’idea di farti diventare madre: passi le giornate a scartare foto di tuoi coetanei, uomini che diventeranno i padri biologici del tuo primogenito. Non sarai tu a portare in grembo tuo figlio, ti hanno spiegato, è troppo pericoloso data la vita che farai, ma sarà proprio Miss Robinson a mettere al mondo il settimo ed ultimo Murphy maledetto. Sinceramente ne sei contenta: il parto è una cosa tremendamente dolorosa, e i bambini, quei pochi che hai visto, sono solo una seccatura. Preferiresti non averne proprio, di figli, ma a quanto pare anche questo pensiero è davvero sconveniente secondo Miss Robinson.
O forse, Miss Robinson dubita di te - forse, dato che tutti i maledetti sono stati uomini, crede che la maledizione, per una volta, salterà una generazione per ricadere su tuo figlio. È per questo che cerchi di prendere tempo, aspetti che David si decida a crepare per vedere come andranno le cose - perché nel caso la fattura non ti colpisca, dovrai riuscire ad usare tuo figlio come scudo. Dovrai far in modo che ti lascino in pace, se vogliono avere un altro Murphy. Sai che, nel caso tu non fossi utile ai loro scopi, ti ucciderebbero.
- Oggi hai guardato il telegiornale? -
- No, Miss Robinson. C’era mio padre? -
- Sì. Ha salvato il giorno un’altra volta. È un uomo davvero affascinante. -
Alzi lo sguardo, fissandola stranita.
- Ti ha mandato un messaggio. Non sa neanche se tu sia maschio o femmina, ma ti dice di tenere duro. Che lui cercherà di sopravvivere il più a lungo possibile, perché la maledizione non ricada su di te. -
Una smorfia di disgusto ti compare sul viso. - Quell’uomo è terribilmente patetico. - affermi, con tono velenoso. Non riesci a capirlo, David, non riesci a capire quella smania di salvare tutti e tutto. Certe volte dubiti di essere realmente sua figlia.
- Non diventerò mai come lui. - dici, infine, con un tono serio. Subito te ne penti: forse anche questa è una frase sconveniente da pronunciare (da pensare). Ma Miss Robinson, contrariamente alle tue aspettative, invece di una riga corrugata in mezzo alla fronte, ha dipinto un sorriso che ha qualcosa di strano.
- Di questo non ti devi preoccupare, mia cara. Ci penseremo noi ad impedirtelo, a qualunque costo. -
Rimani in silenzio prima di tornare a guardare le foto, e di nuovo ti senti un oggetto nelle loro mani, un giocattolo, un’ inutile calamita di sventure che sta solo aspettando di attivarsi e di essere usata. Ti mordi il labbro inferiore ringraziando mentalmente tuo padre per l’amore che prova nei tuoi confronti.
È solo un secondo, scuoti velocemente la testa e cancelli quel pensiero - il più sconveniente di tutti.
[fine]
Titolo: Mai come lui
Personaggi: David
Fandom: David Murphy 911
Beta:
cialy_girlParole: 177
Rating: Verde
Disclaimer: Vi sembro forse Recchioni? o.O ecco, appunto. DM911 non mi appartiene, non ci guadagno nulla scrivendo. Divertimento, yay!
Prompt:
Do I dare disturb the universe? ~ Challenge! (
iosonosara)
Note: Ambientata nel primo numero, yay <3
Ricordi benissimo il terrore nel renderti conto che tuo padre non sarebbe mai più tornato a casa. Il dolore, la confusione, la rabbia. Lo ricordi anche mentre buttano terra sulla sua tomba, mentre tutti quegli sconosciuti piangono sulla sua lapide. La cosa ingiusta sono le lacrime di tua madre: perché quelle no, proprio non se le merita.
In ogni caso, fai in modo che non abbia le tue.
Tornando a casa pensi alla tua famiglia: a tua moglie, al bambino che aspetta. Vorresti che avesse i suoi occhi - e il suo sorriso. Soprattutto, vuoi esserci in ogni caso, in ogni secondo della sua vita, importante o inutile che sia. Non sarai come tuo padre - è una promessa che hai deciso di mantenere ad ogni costo.
Più o meno in quell’istante ti sei accorto del tornado.
Più o meno in quell’istante sei uscito dalla macchina.
Più o meno in quell’istante hai visto la ragazzina e il cavallo.
Più o meno in quell’istante sei diventato come tuo padre.
Più o meno in quell’istante hai perso tuo figlio - per sempre.
[fine]