Fandom: Supernatural.
Pairing/Personaggi: librarian!Castiel/student!Dean, Dean/Lisa.
Rating: NC17.
Beta: Nessuna, causa tempo tiranno.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico.
Warning: AU, Het, Sesso descrittivo, Slash.
Words: 905 (
fiumidiparole).
Summary: Dean detestava le biblioteche, poi arrivò il nuovo bibliotecario.
Note: Scritta per il prompt:
Underage M/F o M/M, consensuale di
manubibi per la
Notte Bianca di
kinkmemeita in occasione del
Carnevale delle Lande, e per la
quinta settimana della
COW-T 2 di
maridichallenge, Missione 1: Storia tra le 900 e le 999 parole - Team Magic Sticks.
DISCLAIMER: Non mi appartengono, non ci guadagno nulla ù_ù
Not Blue Enough
C’era voluta Lisa e la sua promessa di trascinarlo tra gli scaffali a pomiciare, per convincere Dean a mettere piede per la prima volta in una biblioteca; questo per rendere l’idea di quanto gli piacessero quegli inferni impolverati e silenziosi.
E che diamine, aveva diciassette anni e molto di meglio da fare, che passare i suoi pomeriggi con il naso tra i libri!
Ma tutto questo era stato prima di incontrare lui. Prima che il bibliotecario lo beccasse con Lisa trai i suddetti scaffali e gli chiedesse gentilmente di avere un comportamento più consono, fintanto che si trovavano lì.
Dean, con il viso contro il collo della ragazza ed una mano sotto la sua camicetta, era quasi scoppiato a ridere per quel linguaggio antiquato, poi aveva finalmente alzato la testa ed aveva incontrato il suo sguardo, e wow. I due occhi più blu che avesse mai visto in vita sua lo stavano fissando con una durezza peculiare, malgrado il tono cortese ed il viso vacuo a cui erano associati.
Lisa, imbarazzata, si era ritratta, sistemandosi meglio i vestiti e scusandosi con quel ragazzo. Infilando le mani in tasca, Dean si era domandato quanti anni potesse avere. Sembrava uno studente del college, anche se vestiva in maniera troppo seriosa per la sua età; forse faceva quel lavoro per pagarsi la retta.
*°*°*°*°*
La seconda volta che l’aveva incontrato, era andato in biblioteca proprio per passare a prendere Lisa e riaccompagnarla a casa - magari approfittandone per fermarsi dietro il suo giardino e fare qualcosina in macchina. Stava guardando il cellulare, ricontrollando quello che la ragazza gli aveva scritto in un sms, per capire in che zona della biblioteca si trovasse, quando era andato a sbattere contro qualcuno. Si erano quasi dati una testata, per la precisione.
Alzando lo sguardo, Dean aveva di nuovo incontrato quegli occhi straordinari.
«Le mie scuse» aveva detto il bibliotecario, e per la prima volta lui aveva notato quanto fossero lunghe le sue ciglia, ma soprattutto si era concentrato sulla sua bocca. Due labbra piene, pallide e un po’ screpolate, a forma di cuore. E si era reso conto di essere rimasto immobile ed in silenzio a fissarlo solo quando esse si erano strette in una linea bianca indispettita.
«Io… uhm, non guardavo dove mettevo i piedi» aveva ammesso Dean. «Puoi indicarmi la sezione di storia contemporanea?» si era costretto a chidere poi, per non cedere posto all’imbarazzo.
«In fondo a destra» gli aveva indicato quindi il ragazzo.
Lui l’aveva ringraziato sottovoce e si era affrettato a cercare Lisa nella zona indicata.
*°*°*°*°*
L’ultima volta che entrò in biblioteca fu il secondo giorno dopo che Lisa l’aveva mollato senza uno straccio di giustificazione convincente. Perché “Sembra che i miei occhi non siano abbastanza blu” per Dean non aveva alcun senso, quindi chiaramente lui era andato lì per cercarla e sistemare le cose.
Lisa, però, non c’era. Doveva aver deciso di non andare più in tutti i luoghi che frequentava abitualmente, per evitarlo. Frustrato, il ragazzo si lasciò cadere su uno dei tavoli più nascosti della sezione di storia contemporanea. Incrociò le braccia sul ripiano e ci sepellì la faccia, soffocando uno sbuffo.
Fu proprio allora che comparve l’onnipresente bibliotecario. «Stai bene?» gli chiese, facendogli fare un salto, dal momento che proprio non lo aveva sentito arrivare.
«Io… sì. Sì, alla grande» borbottò il ragazzo.
«Non si dorme qui» disse l’altro e Dean ringhiò, già incazzato per i fatti suoi, lo prese per il bavero della maglia e lo tirò verso il suo viso.
«Sono appena stato piantato senza motivo, quindi me ne fotto delle regole della tua adorata polveriera, chiaro?»
Il bibliotecario indurì lo sguardo e fu allora che a Dean si accese la lampadina: occhi blu. Possibile che Lisa credesse… oh, andiamo, era ridicolo! Poteva aver nominato quegli occhi una, massimo due volte. Okay forse tre, ma non voleva dire niente, d’accordo?
«Sono molto spiacente per te,» rispose il ragazzo più grande, riscuotendolo «ma i tuoi drammi personali non sono un mio problema».
E lui non aveva idea di cosa gli fosse preso, sapeva solo che era arrabbiato, e confuso, e triste e, sì, magari era un po’ spaventato, quindi nella sua testa tirare quel tizio ancora più vicino ed assaltare le sue fantastiche labbra carnose aveva perfettamente senso.
Come fossero finiti in quella posizione - lui ancora seduto e con i pantaloni aperti, ed il bibliotecario in ginocchio, con il suo uccello in bocca e una mano affondata nelle mutande - Dean non avrebbero saputo dirlo. Tutto ciò di cui era cosciente, era che si stava mordendo un labbro a sangue per non urlare e che quello era il pompino migliore di tutta la sua giovane vita, e probabilmente anche di tutta quella futura.
Il bibliotecario gli afferrò le natiche con una mano, incitandolo a spingere con i fianchi, e Dean affondò nella sua gola una, due, tre volte, prima di raggiungere un orgasmo che lo lasciò totalmente sfatto e soddisfatto, stravaccato sulla sedia più scomoda del creato.
L’altro ragazzo appoggiò la testa sulla sua coscia, riprendendo fiato, e si toccò ancora pigramente un paio di volte, prima di venire a sua volta. Lui gli passò le dita fra i capelli scuri ed arruffati, scoprendoli soffici come piume.
«Ehi… uhm…» fece indeciso, rendendosi conto che non sapeva nemmeno il suo nome.
«Castiel» glie venne in soccorso quello.
«Ehi, Cas, ti va di venire a prendere un caffè con me, un giorno di questi?» sorrise a mezzo, con la sua espressione da monello collaudata.
«Solo se ci teniamo lontano da qui» rispose il bibliotecario, facendolo scoppiare a ridere.
FINE.
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EFP.