Albero delle Drabble-IX° Ramo

Nov 20, 2009 15:54

Ecco il nuovo rametto ^__^ Stavolta la frase è di ellepi e ringrazio, come sempre, la mia Morgana personale: narcissa63 , ti adoro, tesoro!



IX° Ramo
Manca così poco, giusto la distanza tra le sue labbra e la bocca invitante e insolente di Merlino (Thalia)

Artù rientra nelle proprie stanze e si lascia cadere sul letto con un sospiro esausto. E’ così stanco, così dannatamente stanco…in giorni come quello, vorrebbe potersi prendere la libertà di chiudersi a chiave lì dentro e dormire per almeno tre veglie filate, ma come Re di Camelot non può permetterselo.
Passa forse un minuto, prima che un discreto bussare gli annunci l’arrivo del suo Consigliere e Stregone di Corte. Merlino richiude silenziosamente la porta dietro di sé e gli si accosta, cominciando a sfilargli gli stivali, miracolosamente silenzioso.
Sono passati decenni da quando erano due ragazzini, un principe ed il suo servo, eppure il Mago continua ad essere l’unico ad occuparsi di tali incombenze. L’unico ad avere il diritto di prendersi cura del suo corpo.
Il re ricorda ancora il periodo successivo alla nomina di Merlino, quando aveva provato a prendersi un nuovo valletto e si era trovato irrimediabilmente disgustato dal suo tocco e dalla sua compagnia, così come da quella di tutti coloro che erano seguiti. Almeno sino a che, il suo consigliere, non aveva casualmente scoperto che ormai faceva a meno di qualunque servitore personale, e la sera stessa gli aveva fatto trovare un bagno caldo ed abiti profumati e stirati, aiutandolo perfino ad indossarli dopo avergli sfilato i vestiti sporchi e lavato la schiena.
Il Sovrano percepisce le sue dita gentili slacciargli la casacca e la sua voce calda, mai rispettosa quanto dovrebbe, incitarlo a mettersi seduto, in modo da poterla sfilare più facilmente. I suoi palmi gli scorrono lentamente lungo le braccia, tirando via l’indumento ed alleviando la tensione dei muscoli, poi le mani si rimettono al lavoro sulla cintura e lo liberano anche dai pantaloni, lasciandolo gloriosamente nudo sul letto intatto.
Lo sguardo blu di Merlino scandaglia il corpo dell’altro, abbandonato con fiducia totale alla sua mercè. Riconosce ogni curva, ogni avvallamento, ogni cicatrice o scottatura ed Artù lo lascia fare, senza alcun’ombra di disagio.
Sul volto di quest’ultimo si dipinge una smorfia: -Sei troppo lontano- sentenzia, e poi allungando le braccia ed afferrandogli la tunica lo attira a sé... e manca così poco ora, giusto la distanza tra la propria bocca e quella invitante ed insolente del moro -Così va meglio- sussurra sulle sue labbra, prima di delinearne il profilo con la lingua e forzarle dolcemente. Sorride sentendole schiudersi al proprio tocco ed il compagno ricambiare languidamente il bacio.
Il Mago gli morde giocosamente il labbro inferiore, per poi succhiarlo con dolcezza: -Che altro posso fare per voi, mio signore?- gli soffia nell’orecchio.
-Tanto per cominciare… spogliati e vieni sotto le coperte con me- replica Artù, leccandogli maliziosamente la giugulare e scostandosi subito dopo per fargli spazio.
Vale la pena alzarsi e faticare ogni giorno, anche solo per giungere a quel momento.

serie: albero delle drabble (merlin), merlin

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