Distrazioni Calcolate

Dec 02, 2010 11:26

Fandom: Sherlock BBC;
Pairing: John/Sherlock;
Rating: Pg;
Genere: Introspettivo, Romantico.
Warning: Flash-fic, Pre-Slash;
Summary: Sherlock strimpella, John ha i nervi a fior di pelle, e in qualche modo il primo dovrà pur rimediare.
Note: Prima fic su Sherlock BBC \o/ scritta per pagare pegno a lucre_noin, che ha guadagnato questa flash in un giochino sul mio LJ.   

DISCLAIMER: Tutti i personaggi delle saga di Sherlock Holmes non sono opera mia, bensì della mirabile penna di Sir Arthur Conan Doyle, nessuno mi paga, e i diritti vanno a Mark Gatiss, Steven Moffat e la BBC.

Distrazioni Calcolate

Sherlock Holmes stava comodamente accucciato in poltrona, il violino posato sulle ginocchia e le dita lunghe e sottili che ne traevano note scomposte ed urticanti.
I miei poveri nervi, già provati dall’ennesima nottataccia assediata da incubi, erano vicini a spezzarsi e lo smile creato sul muro dai fori di proiettile sembrava deridermi.
«Sei occupato?» domandai, forse un po’ troppo bruscamente, ripiegando con un gesto secco la nuova edizione del Times e lanciandola sul tavolino.
«Lo ero, prima che tu interrompessi il filo dei miei ragionamenti con i tuoi modi sgraziati. Sei irritato. Perché sei irritato?» disse tutto d’un fiato - delle volte sembrava che non avesse nemmeno bisogno di respirare! - ed io mi ritrovai a reprimere per l’ennesima volta un motto di stizza.
Quel ragazzo era soffocante. La sua presenza sembrava saturare l’intera stanza con la stessa prepotenza con la quale aveva riempito la mia vita, ma lo faceva in un modo distaccato, privo di calore umano. Era opprimente, però non c’era modo di eluderla, perché non era fisica.
«Perché sei irritato, John?» mi interrogò nuovamente, non avendo ricevuto l’attenzione pretesa.
«Niente. Non ha importanza» risposi seccato, alzandomi.
Forse sarei potuto andare a fare la spesa. Avevo bisogno di allontanarmi da lui e prendere una boccata d’aria fresca. Inoltre, di sicuro in frigorifero non c’era niente - niente di commestibile, s’intende.
«Per favore, se non hai nulla di meglio da fare che strimpellare, da una riordinata a questo posto. I tuoi giornali hanno bisogno di essere archiviati, e puoi farlo anche mentre rifletti» lo esortai.
«Non ora» replicò, balzando in piedi «Sto per uscire».
«Sherlock…» sospirai esasperato.
«Hai impegni, stasera?» mi domandò con casualità, mentre si avvolgeva la sciarpa intorno al collo.
«No. Perché?» chiesi sospettoso, avevo l’impressione che stesse soltanto cercando di distrarmi.
«Un cliente mi ha offerto due biglietti per un concerto di Paganini; un ringraziamento per un piccolo favore. Fatti trovare pronto per le sette» rivelò, senza lasciarmi possibilità di scelta, come suo solito.
«Sherlock…» cominciai.
«Ti piace il violino, vero?» m’interruppe, ma io lo ignorai.
«… normalmente, quando qualcuno ti regala due biglietti, spera che tu li sfrutti in modo soddisfacente, invitando qualcuno che ti interessa, di cui desideri la compagnia» gli spiegai, come se fossi alle prese con un ragazzino.
«Appunto» convenne lui.
«Intendo… intendo qualcuno che ti piace, Sherlock» chiarii e lui non fece altro che fissarmi con insistenza, come se non avesse compreso dove intendevo andare a parare - cosa assai probabile - o come se aspettasse che io capissi qualcosa…
“Oh” pensai, piuttosto stupidamente, sentendomi arrossire.
«Alle sette, hai detto?» chiesi conferma.
Sherlock si limitò a sorridere in assenso, prima di voltarsi ed imbucare la porta con decisione.
«Dove hai detto che vai?» gli urlai dietro, sentendo i suoi passi scendere le scale con rapidità.
«Non l’ho detto!» mi rispose ad alta voce ma, dopo un attimo, tornò indietro e si affacciò alla cornice della porta. «Vieni con me?»
In pochi secondi - dimentico della spesa, dei giornali e di tutta l’irritazione - avevo afferrato la giacca e stavamo uscendo di casa insieme.

FINE.

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Fire&Blade;

sherlock (bbc), sherlock holmes

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