When Everything Feels Like the Movies - 5. Another Ending

Mar 14, 2011 19:00

Fandom: Supernatural.
Pairing: Castiel/Dean (accenni Sam/Jessica).
Rating: NC17.
Charapter: 5/5.
Genere: Angst, Erotico, Introspettivo Romantico.
Warning: Sesso descrittivo, Slash, Spoiler!.
Words: 1111 (fiumidiparole ).
Summary: Durante una ricognizione di un capanno abbandonato, Dean viene attaccato da qualcosa e si risveglia in un universo in cui sua madre è viva, suo fratello Sam è diventato avvocato e si è sposato, mentre lui - a quanto pare - lavora come vigile del fuoco e vive con Castiel.
Note: Scritta sul prompt 06. “Lasciami entrare” preso dal mio set di syllablesoftime . Il titolo è un verso di “Iris” dei Go Go Dolls, colonna sonora di City of Angels, i cui versi tradotti accompagneranno tutta la fic.
Capitoli precedenti:
1. Another World.
2. Another Life.
3. Another Family.
4. Another Story.




DISCLAIMER: Non mi appartengono e non ci guadagno nulla ù_ù

When Everything Feels Like the Movies
5. Another Ending

E non voglio che il mondo mi veda
Perché non credo che capirebbero
Quando tutto è fatto per rompersi
Voglio solamente che tu sappia chi sono.

Con un colpo secco Sam chiuse la portiera della macchina, sedendosi a fianco a lui. «Nulla di utile dalla squadra di football» comunicò.
«Per tua fortuna, hai un fratello intelligente» replicò Dean mettendo in moto. «Mentre tu assaporavi il tuo ritorno al college, io sono stato a parlare con le cheerleader e ho ottenuto qualcosa di utile».
«Il numero della più bella della squadra?» ironizzò il fratello.
«In realtà di metà squadra, ma il punto non è questo» ribatté tirando fuori cinque o sei foglietti con delle cifre scritte sopra e gettandoli fuori dal finestrino. Sammy li seguì volare via con un’occhiata perplessa prima che lui continuasse: «Pare che la ragazza scomparsa avesse iniziato a frequentare un tipo losco, un bel tenebroso - come l’hanno definito loro - che non si vede mai in giro prima del calare del sole» raccontò.
«Vampiri?» dedusse il minore.
«Già. O se la sono mangiata o l’hanno trasformata in una di loro» convenne l’altro.
«Fantastico» concluse Sam. «Immagino che sul programma di domani mattina ci sia “tagliare teste” subito dopo “colazione”».
«Non è meraviglioso?» ghignò Dean, tenendo gli occhi fissi sulla strada.
«Quindi… tu e Lisa avete ripreso a sentirvi?» domandò all’improvviso il più giovane.
«Cos… no. Perché?» ribatté il maggiore perplesso.
«Hai gettato via i numeri delle cheerleader» osservò Sam.
«Sì, e con ciò?»
«E sono due settimane che non esci con nessuna. Sei sicuro di stare bene?» continuò il fratellino.
Lui sbuffò, sapeva che alla fine Sammy avrebbe notato qualcosa. Ultimamente avvicinava le ragazze solo per convenienza, come fare l’occhiolino alla cassiera del pub per ottenere uno sconto o flirtare con un gruppo di biondine dalla testa vuota per avere informazione, ma una volta ottenuto quello che voleva non le guardava più neanche di sfuggita e non era da lui perdere un’occasione.
«Sto benissimo. Smetti di preoccuparti, tu è una vita che pratichi l’astinenza e sei ancora vivo, no?»
«Io non pratico l’astinenza, sono solo più discreto di te. E, anche se fosse… astinenza, Dean? Tu, sul serio?» replicò scettico.
«Certo che no. Solo che al momento non mi va, okay?» tagliò corto.
Fu allora che suo fratello entrò nella vera e propria Modalità Samantha, dando il via ad uno di quei momenti lacrimosi che lui tanto detestava. «Sentì, non so cos’hai passato quando il Djinn ti ha catturato, ma…»
«Cristo, Sammy, non c’è niente! Smettila di pensarci, okay?» sbottò innervosito aumentando il volume della radio.
Il fatto era che avere una relazione stabile era già complicato di per sé - specie per uno come Dean - ma avere una relazione illecita con il tuo angelo custode e nasconderlo al tuo fratellino impiccione era mille volte più difficile. Ma, comunque, non c’era mai stato nulla di semplice nella sua vita, quindi perché rompere la tradizione?
Se al tutto si aggiungeva il fatto che lo sfigato alato in questione non si faceva vivo da due settimane, il suo nervosismo era più che legittimo. Dopo la prima settimana si era chiesto se, nonostante le premesse, Castiel avesse cambiato idea, ora però era semplicemente preoccupato che gli fosse accaduto qualcosa lassù tra le nuvole.
«Sai che ti dico? Hai ragione, stasera esco» concluse, perché donne o no, nessuno gli avrebbe impedito di farsi una birra. E magari anche più di una.
Lasciò Sam in motel e diresse la macchina verso il pub più vicino. Stava già assaporando la premessa dell’alcool sulle labbra, quando una voce familiare irruppe nell’abitacolo silenzioso.
«Ciao, Dean» lo salutò Cass, comparso sul sedile del passeggero.
Lui sussultò e sbatté un palmo contro il volante per il fastidio, poi accostò l’Impala al marciapiede e si voltò a gettargli un’occhiataccia. «Bentornata, Beatrice» ironizzò fulminando il suo angelo finalmente sceso in terra a “miracol mostrare”.¹
Il compagno corrugò la fronte perplesso e parve sul punto di chiedergli chi fosse questa Beatrice, ma il cacciatore non gliene diede il tempo. Lo afferrò per la nuca e lo baciò con forza, rischiando quasi di spaccarsi i denti, tanta fu la rabbia che ci mise.
«Si può sapere che cazzo di fine avevi fatto?» ringhiò poi, senza lasciarlo andare.
«Mi dispiace, il tempo scorre diversamente in Paradiso» sussurrò Castiel, posando la fronte sulla sua.
«Splendido. Quanto è passato per te, lassù?» lo interrogò il ragazzo.
«Due mesi» ammise l’angelo ed ebbe almeno la decenza di mostrarsi un po’ in colpa.
«Due mesi?» ripeté infuriato scostandosi da lui. «Due fottuti mesi e tu non hai trovato un attimo di tempo per farti vedere o almeno per chiamarmi al cellulare e dirmi che non sei morto?»
Cass abbassò il capo, prima di sviare lo sguardo. «Le cose non vanno bene» ammise e solo allora Dean si rese veramente conto di quanto il suo aspetto apparisse sciupato, ma soprattutto della luce spenta nei suoi occhi blu.
«Cos’è successo?» chiese più calmo ed anche preoccupato.
«Ho perso due fratelli, oggi. Vecchi amici, ottimi soldati che mi erano di grande aiuto» L’angelo alzò lo sguardo verso il cielo, forse rivolgendogli una preghiera silenziosa, ed il cacciatore sentì una punta di senso di colpa conficcarglisi nel petto.
Riportò le dita tra i suoi capelli, accarezzandoli con gentilezza. «Mi dispiace» ammise, riferendosi a tutto, sia alla perdita subita dal compagno che al proprio pessimo comportamento.
Castiel si voltò di nuovo a guardarlo. «Mi sei mancato» confessò e a quel punto un nuovo bacio fu impossibile da evitare; un bacio lento, morbido, ben diverso dal precedente, che sapeva davvero di accoglienza e bentornato a casa.
«Spegni il motore» gli ordinò l’angelo attirandolo di più a sé.
«Uhm… giusto perché tu lo sappia, farlo in macchina non è particolarmente comodo, inoltre questa non è esattamente una zona isolata. Faremo bene a cercarci una stanza» replicò Dean vedendosi trapassare da uno sguardo che lo fece sentire il più grande idiota del pianeta.
«Voglio portarti in un posto» spiegò Cass, quindi lui fece come gli aveva suggerito, prima di occhieggiarlo con apprensione.
L’attimo dopo il cacciatore ebbe l’impressione di venir travolto da un’esplosione, ma non era una bomba, erano le grida entusiaste di centinaia di persone che si sgolavano mentre le prime note di “Nothing else matters” squarciavano l’aria ed i Metallica entravano sul palco, proprio davanti a loro, che si trovavano in prima fila.²
«È una bella canzone» osservò Castiel, lo sguardo concentrato su James Hetfield che aveva appena iniziato a cantare.
Dean si voltò a guardarlo con gli occhi e la bocca spalancati. «Sono ad un concerto dei Metallica. Con te» osservò incredulo. «Perché resterai, vero?» aggiunse precipitosamente.
«Era quello che desideravi» replicò solo lui ed era davvero una figura assurda con il suo completo spiegazzato ed il trench beige in mezzo a quella folla vestita di abiti neri, pelle e borchie.
Il ragazzo rise incredulo, tirandoselo contro in un abbraccio strettissimo, perché davvero non riusciva a trovare nient’altro da dire, ed il suo angelo sorrise tra i suoi capelli, soddisfatto di vederlo tanto felice.

E non voglio che il mondo mi veda
Perché non credo che capirebbero
Quando tutto è fatto per rompersi
Voglio solamente che tu sappia chi sono.

FINE.

¹. Ovvio riferimento ad un verso di “Tanto gentile e tanto onesta pare” di Dante Alighieri, dedicata alla sua Beatrice, donna-angelo del dolce stilnovo.
². Metallica - “Nothing else matters”.

Noticina della beta: salve, gente, sono koorime_yu . Approfitto di questo piccolo spazio concessomi da Hika per dirvi grazie. Il fatto è che questa storia la sento anche un po’ mia, avendone seguito la nascita, la crescita ed essendomi presa l’onore di prepararla a festa per il suo personalissimo Ballo delle Debuttanti, lisciandole il vestito e acconciandole i capelli. E quindi ogni commento, ogni vostra parola entusiasta mi ha resa felice ed orgogliosa quasi come se fosse una mia creatura. E per questo devo un grazie a Hika, perché ha scritto una storia meravigliosa, che mi ha fatto ridere, intenerire e awnare senza pudore, e mi ha reso dipendente a livelli che non credevo possibili infatti mi sono messa già all’opera per farle scrivere una Spin-Off, tranquille \0/. E quindi, niente, grazie grazie grazie per l’affetto dimostrato.
E ancora grazie Hika ♥

Spazio Autore: Siamo giunti alla fine, cari! Ebbene sì, è finita davvero *piagnucola come una deficiente*
In realtà, come avrete notato, questo non è un vero e proprio capitolo, bensì un epilogo, perché ho pensato che i nostri Castiel e Dean si meritassero qualche minuto in più e perché credo fossimo tutte curiose di vedere cose sarebbe stata la loro vita da qui in poi. Sicuramente non sarà facile, ma due persone che si amano davvero non smettono mai di lottare contro il mondo per avere un angolino tutto loro; questa è la morale.
Come ho già detto nelle note iniziali, in fase di stesura questa storia ha risucchiato la mia vita: un’intera settimana di cui io quasi non ho ricordi, se non il fatto che non riuscissi a staccarmi da lei per più di mezz’ora e che me la sognassi perfino la notte! E ovviamente ricordo la presenza costante di koorime_yu , il suo sostegno, le sue bacchettate per spronarmi ed i nostri deliri insieme. È stata l’avventura di entrambe e per questo avrà sempre un posto nel mio cuore.
Io ci tengo a ringraziarvi per avere dimostrato il nostro medesimo entusiasmo ed amore nei confronti di questa bella figliola. Grazie di cuore per averci accompagnato *inchino*

Potete trovarla anche su:
EFP;
Fire&Blade;

long: wn everything feels lik the movies, serie: iris (mr gennaio 'verse), syllablesoftime: set sfuso, supernatural

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