(APH fanfic) Pìosai Crosàla

Oct 07, 2009 15:50



Titolo: Pìosai Crosàla (Crossing Pieces)
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi/Pairing: OC!Irlanda/Evelyn O'Connor, UK/Arthur Kirkland
Rating: Giallo
Note: Scrittura pessima, inaccuratezza storica (probabilmente), la presenza di un certo malvagio personaggio storico.

1. Regalo
Lo stronzissimo le aveva regalato una scopa con l'augurio di mantenere sempre un comportamento umile e servizievole; brandendola come un'arma di distruzione di massa Evelyn ponderò attentamente sulle capacità contundenti dell'oggetto.

2. Interrogatorio
Inghilterra poteva tartassarla con domande inutili quanto voleva: tanto non gli avrebbe mai detto che anche lei era in grado di vedere i suoi amici.

3.Gelosia
Ogni volta che vedeva Inghilterra occuparsi di America non poteva fare a meno di portarsi una mano al cuore per placare la solita dolorosa fitta; si chiedeva spesso come mai lui non l'avesse mai ritenuta in grado di renderlo orgoglioso proprio come la piccola Nazione che ora gli dormiva beatamente tra le braccia.

4. Lenzuola
Ricorda il profumo delle lenzuola del grande letto di Inghilterra, sotto le quali si raggomitolava quando faceva un brutto sogno o aveva paura del temporale e chiedeva alla Nazione più grande di dormire con lui; questo prima che l'attenzione di Arthur si rivolgesse al di là dell'oceano, dimenticandola.

5. Denti
La prima volta che Arthur aveva visto la bambina le era sembrata talmente docile e carina da paragonarla ad una piccola fata; quando però la bimba conficcò i piccoli ma forti dentini da latte nel suo avambraccio al primo tentativo di carezza, il suo pensiero cambiò velocemente in : "Nana malefica!"

6. Dolce
Uno dei pochi momenti in cui andavano veramente d'accordo era la preparazione delle scones: nonostante Irlanda ci tenesse a  puntualizzare quanto le sue fossero di gran lunga migliori, Inghilterra si consolava sapendo che almeno lei non avrebbe mai detto che le sue fossero una schifezza.

7. Taglio
Il fatto che Arthur non fosse mai riuscito a farsi crescere una folta e morbida chioma come quella di Francia non voleva dire che fosse autorizzato a tagliarle i capelli come gli pareva fino a ridurre la sua testa ad una scodella riccia.

8. Ripetere
Arthur ricorda ancora di una piccola Evelyn che, arrossendo come un pomodoro  e nascondendo la faccia tra le manine, gli diceva di volergli bene; a decine di anni di distanza non sa cosa avrebbe dato pur di sentirglielo ripetere.

9. Significati
Anche se non lo ammetterà mai le piace quando Inghilterra si interessa alla sua cultura e alle sue tradizioni, soprattutto i momenti in cui, con aria entusiasta, le chiede questo o quel significato di una parola in gaelico.

10. Lingua
Inghilterra la punzecchiava sempre non mancando mai di farle notare quanto l'accento irlandese fosse ridicolo, paragonato al suo; fortunatamente, però, lei riusciva sempre a difendersi facendolo zittire con un secco: "Guardati la Scozia, ca*****e!"

11. Libro
Evidentemente Irlanda aveva mandato Swift a ghiacciarsi i neuroni in Russia e poi, approfittando del congelamento, gli aveva suggerito di scrivere quel libro*: Evelyn e quel tipo non potevano davvero aver pensato che lui e la sua gente avrebbero potuto  mangiare bambini!

12. Fame
Aveva pensato che, per una volta, Inghilterra se ne era fregato almeno un po' dei suoi problemi e aveva mandato qualcuno in suo soccorso; mentre osservava da una parte i campi che marcivano e dall'altra Playfair e Lindley, però, non riuscì a trattenere una risata amara.

13. Paura
Portandosi le mani tremanti alle braccia ridotte all'osso nel tentativo di calmare i forti brividi che la scuotevano, Irlanda pensò che se Inghilterra non fosse intervenuto correttamente le conseguenze per lei e la sua gente sarebbero state catastrofiche; si accasciò sulla piccola branda arrugginita mentre gli occhi le si offuscavano, o per la malattia che la stava consumando o per la paura di non riuscire a rialzarsi.

15. Parole
Da quando Inghilterra aveva provato a farla entrare in società, Irlanda si era sentita inadeguata come mai nella sua vita; sperava sempre che un giorno le parole sarebbero uscite dalle sue labbra soavi come quelle delle ladies che abitavano Buckingham Palace e per una volta si rese conto che Arthur aveva davvero ragione su di lei.

16. Rossetto
Aveva provato a comportarsi ed a vestire da vera lady, proprio come diceva il mentecatto ma evidentemente il lusso e le buone maniere non facevano per lei; sospirò e cominciò a pulire il rossetto che si era spalmata su tutta la faccia.

17. Bocca
Erano tanti quelli che si chiedevano come, dalla bocca di una ragazza dall'aspetto così gentile ed ingenuo, riuscissero ad uscire così tante volgarità degne di uno scaricatore di porto.

18. Pelle
Durante la Carestia i morbi si diffondevano velocemente come il polline: osservando la sua pelle bianca ormai cosparsa di piaghe, Irlanda si chiese per quanto ancora sarebbe riuscita a resistere in quelle condizioni.

19.  Perchè
Ogni tentativo di rivalsa contro Arthur veniva represso a causa dei suoi scarsi mezzi: eppure nonostante i numerosi aiuti esterni e gli enormi sacrifici che faceva continuava a domandarsi perchè il tutto doveva sempre concludersi in una carneficina.

20. Lacrime
Doveva mostrarsi forte per condurre il suo popolo alla libertà ma quando era sola lasciava che le lacrime le scorressero sul viso mentre malediceva tutte le sue debolezze.

21. Istante
Sparì dalla sua vita nell'istante stesso in cui Arthur posò i propri occhi sul bambino biondo che abitava il Nuovo Mondo.

22. Simbolo
Sorride orgogliosa volgendo il pensiero a sua madre Albione ora che, accanto all'anello che le ha donato, troneggia l'emblema della sua indipendenza*.

23. Sguardo
La osservava mentre narrava una delle sue tante leggende ad un gruppetto di bambini seduti intorno a lei in adorazione; mentre continuava il suo racconto con il volto sorridente e gli occhi sereni, Inghilterra pensò a quanto sarebbe stato felice se lo sguardo di Irlanda si fosse posato su di lui allo stesso modo.

24. Occhiali
A volte Evelyn si chiede se un giorno, semmai riavrà la sua parte nord, dovrà indossare un paio di occhiali proprio come America-chan all'annessione del Texas.

25. Orologio
Da quando non era più sotto la tirannia del teinomane bastardo l'orologio sembrava scandire i secondi in maniera più lenta; non che lei rimpiangesse l'essere schiavizzata da Inghilterra, eh!

26. Viaggio
A quanto pareva se voleva garantire la sopravvivenza del popolo d'Irlanda doveva migrare verso lidi più verdi e se questo voleva dire dirigersi fino all'emisfero Sud non importava: per loro l'avrebbe fatto.

27. Melodia
Aveva rimproverato Evelyn un sacco di volte per il suo vizio di strimpellare l' arpa ad ogni ora del giorno ed adesso, nel silenzio
quasi lugubre della sua grande casa, non poteva fare a meno di pensare a quanto si sentisse solo e a quanto gli mancasse quella melodia che lo aveva accompagnato per interi decenni.

28. Lavoro
 Irlanda si sentiva sempre trattata alla stessa maniera, ovunque; l' essere stata sotto l'opprimente regime inglese l'aveva resa forte ed in grado di sopportare anche il lavoro più gravoso, ma non trovava affatto giusto che tutti, dal bastardo ad America-chan, la vedessero solo come un'insulsa servetta.

29. Biancheria
Da quando Irlanda se n'era andata viveva in condizioni a dir poco beduinesche: da bravo esemplare del sesso maschile, viziato ed ignorante su qualsiasi cosa che non fossero cucinare oscenità e ricamare, annusò le mutande nel cestino dei panni sporchi e represse un conato di vomito.

30. Errore
Aveva trattato Australia esattamente nel modo in cui Inghilterra era solito trattare lei: un punchingball con cui fare i comodi propri; Evelyn non aveva affatto intenzione di somigliare al bastardo britannico, quindi tese la mano ad Australia mormorando delle scuse.

30. Polvere
In seguito alla sua indipendenza Evelyn aveva potuto constatare, con tanto di ghigno sadico, come il tenore di vita a casa di Arthur fosse notevolmente calato: se la polvere l'avesse inghiottito non ne sarebbe rimasta stupita.

31. Aereo*
Aveva sentito il fischio delle bombe sganciate dai KG nel bel mezzo della notte  per poi ritrovarsi in una capitale semi-distrutta in mezzo ai lamenti dei feriti e di coloro che avevano perso la loro casa, i loro averi e le persone a loro care; poteva essere un errore, o un loro avvertimento ma ora per lei lo stato di neutralità era cessato.

32. Orgoglio*
In seguito all'attacco molti dei suoi abitanti avevano deciso di arruolarsi nell'esercito inglese; avrebbe voluto protestare ma era troppo debole per qualsiasi manifestazione di orgoglio.

33. Oscurità
Si chiese se la confusione che provava in quel momento fosse lecita; intanto osservava Germania e il suo boss discutere nell'oscurità del piccolo ufficio.

34. Gelo*
Il boss tedesco le illustrava il  progetto pronunciando le parole con una tranquillità tale da sembrare un vecchio amico in visita per il tè delle cinque; eppure quegli occhi velati tanto di freddezza quanto di follia erano in grado di gelarle il sangue nelle vene.

35. Ora
Pensò che, dopo averne passate di cotte e di crude, l'entrata dei nuovi capitali provenienti dall'America e dal resto dell'Europa era come una manna dal cielo; ora poteva finalmente dire di essere una Nazione con un'economia decente e con due enormi controcoglioni.

36. Penna
Da Joyce a Yeats, da Wilde a Beckett, i migliori ce li aveva lei: che Shakespeare e compagnia bella  prendessero la penna d'oca e se la infilassero in quel posto!

37. Bosco
Arcobaleni, pentole d'oro, leprecauni e pukah: i boschi Irlandesi sono davvero pieni di meraviglie, le diceva Arthur mentre sorrideva di pura gioia riempiendosi le braccia di trifogli e intonando una canzone; Evelyn cominciò seriamente a pentirsi di avergli fatto fumare dell'erba-pipa...

38. Ossessione
Probabilmente pervertita lo era sempre stata ma non avrebbe mai ammesso di poter essere ossessionata da Inghilterra in quel senso: probabilmente Ungheria le aveva fatto il lavaggio del cervello, perchè ormai quando Arthur sorrideva o arrossiva non poteva fare a meno di domandarsi come sarebbe stato vestito da donna o alla mercè di un maniaco sessuale a caso.

39. Sesso
Evelyn non era mai stata una ragazza dal rossore facile eppure, dopo aver visto Arthur e Francis intenti ad accoppiarsi come dei ricci sul divano di casa sua, aveva capito che il suo ex-tiranno non era un gentleman come voleva far credere ma solo un porco maniaco.

40. Computer
Inghilterra ubriaco, vestito da porno-cameriere, Britannia Angel, cameriera e nekomimi: Irlanda ghignò sinistramente mentre, con un veloce clic del mouse, una nuova e succosa gallery di foto appariva sul suo blog.

41. Latte
Decisamente Inghilterra non era in grado di improvvisarsi contadino: dopo aver provato a mungere una pecora senza neanche essere riuscito a tirare fuori una singola goccia di latte, si era beccato un calcio in piena faccia dal suddetto ovino; Evelyn scosse la testa pensando che per certi damerini non c'era speranza.

42. Angelo
Erano stati entrambi i suoi piccoli angeli, Irlanda ed America, eppure si chiedeva come mai tutte le sue ex-colonie tendevano ad assumere comportamenti così distanti dal raffinato stereotipo britannico; per questo represse un grugnito affranto quando gli giunsero alle orecchie il fastidioso masticare di Alfred e l'ennesima raffica di bestemmie di Evelyn.

43. Pallone
A capo dei suoi carnefici, Irlanda: ad osservarlo con uno sguardo sinistro vi erano lei, America e Nuova Zelanda che blateravano qualcosa a proposito del piallarlo vivo ai prossimi campionati di rugby.

44. Musica
Giudicava il tanto osannato brit-rock inglese una porcheria produttrice di banducole da quattro soldi, talmente simili da sembrare create con lo stampino: intanto l'ultimo successo dei Franz Ferdinand sul lettore mp3 ce l'aveva.

45. Tatuaggio
Secondo Inghilterra questa è una delle cose più rozze che Evelyn abbia mai fatto:  mentre la ragazza mostra con orgoglio un tatuaggio a forma di quadrifoglio ad un divertito Francis e ad un inorridito Roderich, l'inglese sospira sconsolato.

46. Simile
Romano lanciò un urlo di terrore e disgusto nel vedere due ubriachi Germania ed Irlanda alzare i boccali stracolmi all'inno di "Evviva la patata!"

46. Sorella
Definirla sorella era terribilmente inadatto; dopo aver ascoltato a malavoglia l'ennesimo show di cacofonie e grezzaggini improvvisato dalla soave Evelyn -ormai alla sua settima rossa- Arthur pensò che era davvero il caso di cominciarla a chiamare "amico" oppure "capo".

47. Caffè
Dopo aver fatto desistere Arthur dal prendere il suo stramaledetto tè inglese nonostante non fosse a casa sua, Evelyn era solita propinargli un Irish Coffee abbondantemente corretto per poi sghignazzare alla vista dell' ex-impero che inneggiava alla rovina di America e successivamente collassava sul tappeto.

48. Comprensione
Diede una pacca amichevole sulla schiena di Canada scoccandogli uno sguardo di assoluta comprensione come a volergli dire : "Non preoccuparti, non caga neanche me!"

49. Maglia
Si sentiva ridicolo ad un festival irlandese, circondato irlandesi, con sua sorella irlandese e con addosso una stupida maglia decorata con la bandiera irlandese: dopo la prima pinta di birra però, se ne fregò del tutto.

50. Anniversario
Evelyn crede che ad Inghilterra basti e avanzi il 4 luglio per sentirsi depresso: è per questo che ad ogni San Patrizio, ostentando un'aria fintamente scocciata,afferra Arthur mettendogli in mano un boccale stracolmo e se lo porta a braccetto per le vie di Dublino; dopo tanto tempo lo ritiene ancora il solito teinomane bastardo ma, inspiegabilmente, vederlo sorridere rende felice anche lei.

11*Jonathan Swift era uno scrittore irlandese (famoso per "I viaggi di Gulliver") autore anche di pamphlet satirici. Uno di questi pamphlet era appunto "Una modesta proposta"->http://it.wikipedia.org/wiki/Una_modesta_proposta

22*Il simbolo di indipendenza al dito di Irlanda è il Fenian Ring, anello che rappresenta la battaglia per la Repubblica d'Irlanda caratterizzato dalla presenza di due mani e due cuori.

31-34*Si tratta della situazione irlandese durante la Seconda Guerra Mondiale: il 31 maggio del 1941 la Luftwaffe tedesca sganciò delle bombe su Dublino danneggiando molti edifici e provocando un numero cospicuo di morti e feriti. Alcuni sostengono che il bombardamento fosse frutto di un errore della Luftwaffe stessa che avrebbe dovuto mirare a Belfast, mentre altri dicono che ciò non fu altro che un avvertimento da parte della Germania per far sì che l'Irlanda non entrasse in guerra al fianco dell'Inghilterra.
In seguito alcuni cittadini irlandesi si arruolarono nell'esercito inglese mentre altri presero le parti delle forze dell'Asse.

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