Titolo: L'angelo custode l'ha trovato nelle cuffie che si è messo.
Beta:
lisachanoando ♥
Fandom: RPF Tokio Hotel.
Personaggi/Pairing: Georg Listing/Musica ♥♥♥ Nominati gli altri tre. ♥
Wordcount: 300 (
fiumidiparole )
Rating: G.
Warnings: Fluff a palatissime.
Prompt: # Musica @ II Challenge di Fantastory.
# "Some people pray - I turn on the radio" @ MDF di
it100 , prompt della squadra 5. \o/
Disclaimers: Gio non è mio e quanto scritto è frutto della mia invenzione, inoltre non guadagno nemmeno un centesimo.
Note: Se solo scrivessi con questa celerità SEMPRE, mi ritroverei con la mia cartella bozze visibilmente-- VUOTA. Ecco. Amen. Hagen ti vu bì.
L'angelo custode l'ha trovato nelle cuffie che si è messo.
La amava. La amava oltre ogni cosa, la amava più di quanto amasse sua madre, la amava più di quanto amasse l'idea stessa dell'amore, lui romantico ragazzino perso dietro ai suoi mille sogni.
Non riusciva a identificare il momento preciso in cui era successo: semplicemente, dal nulla o forse dopo un lungo processo, si era innamorato di lei e le si era consacrato, ringraziandola per il semplice fatto che esistesse.
Non riusciva a credere che sarebbe mai riuscito ad amare così tanto, ad essere devoto a qualcuno o qualcosa, e invece era successo: lei era lì per lui, solo per lui, e lui ne era meravigliato. Ogni cosa intorno a lui perdeva valore, se non riguardava lei.
Georg, ben presto, aveva iniziato a vivere la vita in funzione sua. Non muoveva un passo, non respirava, non diceva niente se non con lei, per lei, su di lei.
La sognava ogni notte, ogni volta con particolari diversi: un giorno aveva gli occhi blu, il giorno dopo li aveva viola, quello dopo ancora era semplicemente un viso sfocato senza particolari. Era un essere cangiante, che prendeva forma solo quando si svegliava e prendeva tra le braccia lo strumento per averla a sé, e allora lì assumeva tutti gli aspetti che lui desiderava.
A scuola restava in disparte a pensare ai suoi spartiti, alle sue canzoni, alle milioni di ore che avrebbe voluto per sé e per il suo basso; aveva conosciuto Gustav, amante della sua stessa donna, e trascorreva pomeriggi interi insieme a lui, persi nel mondo che veniva costruito appositamente per loro. Col tempo avevano anche conosciuto due gemelli, Bill e Tom, che avevano fatto della musica il loro appiglio.
Quattro ragazzini, ora, così diversi ma con un unico cuore in comune e un'anima bellissima da dividere tra loro senza altri pensieri.