(no subject)

[katrinbisiani]

Prima di andare a letto, ecco una piccola serie (quattro) di ficlet in italiano basate sul mio gdr originale (inventato e masterizzato da me) di vampiri e lycan.



Tocco dimenticato

E’ la mano nei capelli, la prima sensazione che avverte al proprio risveglio.

Gentile, delicata, sposta le ciocche lentamente, facendosele scivolare tra le dita.

Nel momento tra quello in cui l’avverte ed il momento in cui le sue palpebre si sollevano, la mano è sparita, senza lasciare traccia di essere mai stata lì, trai suoi capelli.

E’ sola nella stanza, sola nel letto tranne che per il gattino che va a leccarle le dita quando lei inizia a muoversi.

Lo lascia fare, passandosi la mano che lui ignora trai capelli, tirando le ciocche via dal viso.

Guardandolo, dimentica la mano.



Sesso

Non riesce a pensare a nulla, non riesce a sentire nulla, l’unica cosa nella sua mente è quel sorriso e tutte le sue infinite sfumature.

Sente se stessa incrinarsi, al solo ricordo di quel sorriso e del modo in cui è diventato polvere sotto i suoi stessi occhi.

E’ come vedere la punta di una spada, mossa da un umano, che entra in contatto con una superficie di vetro.

Così lenta, come lo sono tutti i gesti dei mortali, che lei può osservare il vetro infrangersi.

Tutte le incrinature espandersi ed allargarsi e ramificarsi e -

Stop.

Knute le è addosso ed il suo bacio cancella ogni pensiero. La sovrasta, afferrandola e spingendola contro il muro più vicino, i capelli biondi che gli ricadono attorno ed uno sguardo affamato, scarlatto.

La tiene sollevata, le mani sotto le sue cosce, e le allarga le gambe per accoglierlo in mezzo.

E’ passato così tanto tempo dall’ultima volta che ha avuto un uomo a contatto in quel modo che è quasi come farlo per la prima volta ma con la fame di secoli di astinenza.

Si abbandona a lui, annegando il ricordo del sorriso con il piacere puramente parziale del sesso. E’ mordere la sua spalla, sentirsi mordere da lui, che spazza via ogni altro pensiero e le provoca un orgasmo quasi devastante che non sazia minimamente nessuno dei due.

Si sente vuota ed infranta anche mentre lui la riempie fisicamente tra le gambe ed il suo sangue le riempie la bocca ma tutto perde importanza nell’estasi che viene dal sangue, nell’ingozzarsi di sensazioni.

Anni di astinenza vengono spazzati via e le incrinature svaniscono dalla sua mente mentre si aggrappa al vichingo che la tiene tra le braccia e si lascia scopare da lui finchè niente ha più senso, tranne il sesso in corso tra di loro e l’esaltazione del sangue.

Neanche si accorge, delle lacrime scarlatte che lui lecca via dal suo viso.



Trappola

E’ una trappola superba, creata per contrastare ogni soluzione la sua stessa mente può convogliare.

Separato dal suo alleato più fedele, abbandonato dagli spiriti, affrontato con spade le cui lame (e soltanto quelle perchè potessero essere maneggiate) sono state benedette.

Bloccato in un sotterraneo la cui unica via d’uscita è stata bloccata e non può essere rapidamente aperta.

Circondato dagli unici sufficientemente potenti da fermarlo, tradito da uno dei suoi due alleati e questo è solo per iniziare.

Ci sono mille altre dettagli, centinaia di vie di fughe e scorciatoie a cui riesce pensare e di cui è stato privato.

Può essere la battaglia finale come un particolare scoglio nella sua esistenza ma in ogni caso non può sopprimere una risata deliziata, sapendo che soltanto lei avrebbe potuto concepire una trappola tanto su misura per lui.

Combatte con il sorriso sulle labbra e non importa se sarà l’ultima battaglia della sua vita.

In nemmeno tre secoli lei è riuscita a trovare il modo d’intrappolare e mettere in seria difficoltà e rischio di condanna un vampiro con sette secoli abbondanti in più di lei.

La sua meravigliosa tiranna, la sua stupenda regina, il suo vino speziato di miele, l’unica che abbia mai amato sia da vivo che da morto.

Ed è quando lei stessa, dall’alto, a saltare su di lui per incrociare la spada alla sua che il suo cuore sembra cantare per la suprema felicità che sta sentendo.

Potrebbe morire felice, stanotte, perché è lei ad essere riuscita a dannarlo.

E forse è per questo pensiero, e questo soltanto, che alla fine morirà.

Felice, perché è sulle mani di lei che il suo sangue ricadrà.



Relazione clandestina

Forse dovrebbe essere più paziente ma non si arriva alla sua età essendo mansueti ed uno dei vantaggi della sua età è poter fare quello che vuole, quando vuole e come vuole senza che nessuno gli dica niente.

L’ha vista nei corridoi, ha sentito i loro cavalli rientrare vicini all’alba, ha avvertito la presenza di lui nelle sue stanze quando avrebbe dovuto essere sola.

Stelios è addormentato e non sospetterà mai nulla, non una volta che lui avrà coperto ogni traccia dell’attacco simulando un incidente con i cavalli. Ha assoluta fiducia nella sua parola e lei … lei sarà indebitata con lui, per averne coperto le tracce o quantomeno così la porrà lui.

Vorrebbe farlo soffrire per decenni, personalmente o per mano di qualche altro torturatore ma non ne ha uno di fiducia a portata di mano e non ha decenni da gettare al momento.

Dovrà accontentarsi di usarlo per dare una lezione a lei, perché capisca che ci sono cose che non vanno fatte se non vuole provocare la sua irritazione. Avrebbe potuto sterminare l’intero sultanato per questo ma non è ancora pronta ad accettare un simile atto di vendetta da parte sua, così presto e sia lei che Stelios potrebbero capire.

La scala delle vendette va risalita lentamente, aumentando gradualmente il grado di sproporzione tra l’onta commessa e la punizione amministrata.

E’ un vero peccato che sia successo tanto presto ma si accontenterà, per quanto gli faccia ribollire il sangue.

Mentre indirizza il principe alle sue stanze adesso che il sole è appena calato, non può fare a meno di augurarsi che assistere all’omicidio e dissanguamento del suo stesso amante per mano e bocca di lei sia abbastanza da appagare almeno una minima parte di lui.

Non c’è niente che lo irriti maggiormente di non poter agire come i suoi istinti comandano, specie quando si tratta di qualcuno di tanto prezioso quanto lo è lei.

E non gli è neppure fedele, per ora, quella dannatamente splendida creatura!