[The Eagle] Dare a Cesare...
Titolo: Dare a Cesare quel che è di Cesare
Fandom: The Eagle
Rating: PG
Personaggi: Uncle Aquila, Stephanos
Avvertimenti: slash (benché implicito)
Note: Scritta per la Maritombola IV @ maridichallenge, prompt #90.Immagine, e sappiate comunque che più la leggo e più mi fa ridere. In senso molto, moooooolto brutto. Yup. XD
Suo nipote torna dopo la pioggia, con l’arcobaleno alle spalle e almeno sette nuove espressioni, tutte ancora da provare.
Oh, il vecchio Aquila avverte che qualcosa è cambiato nel preciso istante in cui Marcus rimette piede in casa. Lui e il suo nuovo amico hanno questo strano modo di capirsi e la naturale predisposizione ad avere gli occhi che ridono quando si trovano in reciproca compagnia, e lo zio non è certo di approvare, ma vedere il volto del suo ragazzo così mutato è come vedere nastri di colore in cielo dopo l’acquazzone, e almeno questo non può che fargli piacere.
Li osserva da lontano prepararsi alla caccia e quasi quasi gli sfugge una mezza risata.
“Ma guarda,” borbotta, appoggiato allo stipite. “Parte con uno schiavo e torna con un liberto.”
Stephanos sorride enigmatico dal suo angolo accanto al fuoco.
“Io direi, signore... Va triste e torna felice.”
E se lui fosse un bambino, probabilmente sbufferebbe o gli lancerebbe occhiate di traverso, perché sotto sotto un po’ gli brucia che debba essere proprio Stephanos ad aver capito tutto e ammetterne la gran parte. E proprio perché non è più un ragazzino, lo zio Aquila raggiunge un compromesso con se stesso e decide di guardarlo male solo per un pochino. Prima di sbuffare.
“Sì, sì. Può darsi.”
D’altra parte, se uno ha ragione ha ragione.
Fandom: The Eagle
Rating: PG
Personaggi: Uncle Aquila, Stephanos
Avvertimenti: slash (benché implicito)
Note: Scritta per la Maritombola IV @ maridichallenge, prompt #90.Immagine, e sappiate comunque che più la leggo e più mi fa ridere. In senso molto, moooooolto brutto. Yup. XD
Suo nipote torna dopo la pioggia, con l’arcobaleno alle spalle e almeno sette nuove espressioni, tutte ancora da provare.
Oh, il vecchio Aquila avverte che qualcosa è cambiato nel preciso istante in cui Marcus rimette piede in casa. Lui e il suo nuovo amico hanno questo strano modo di capirsi e la naturale predisposizione ad avere gli occhi che ridono quando si trovano in reciproca compagnia, e lo zio non è certo di approvare, ma vedere il volto del suo ragazzo così mutato è come vedere nastri di colore in cielo dopo l’acquazzone, e almeno questo non può che fargli piacere.
Li osserva da lontano prepararsi alla caccia e quasi quasi gli sfugge una mezza risata.
“Ma guarda,” borbotta, appoggiato allo stipite. “Parte con uno schiavo e torna con un liberto.”
Stephanos sorride enigmatico dal suo angolo accanto al fuoco.
“Io direi, signore... Va triste e torna felice.”
E se lui fosse un bambino, probabilmente sbufferebbe o gli lancerebbe occhiate di traverso, perché sotto sotto un po’ gli brucia che debba essere proprio Stephanos ad aver capito tutto e ammetterne la gran parte. E proprio perché non è più un ragazzino, lo zio Aquila raggiunge un compromesso con se stesso e decide di guardarlo male solo per un pochino. Prima di sbuffare.
“Sì, sì. Può darsi.”
D’altra parte, se uno ha ragione ha ragione.