Alberi come ossa, tronchi come corpi nudi.

Aug 13, 2014 13:32

Guardare un bosco di notte è come togliersi le scarpe appena rientrati in casa dopo un lungo viaggio.

(S. ha gli occhi eleganti e persi. A volte lo scopro a fissarmi per qualche frazione di secondo di troppo, come se mi vedesse la prima volta. Mi dà l'impressione di essere rinato dopo una vita vissuta da animale selvaggio.)

Ancora non capisco la complessità dei legami umani. È possibile essere tanto lontani da toccarsi? È possibile essere tanto vicini da mancarsi? E dimenticarsi di non avere nulla in comune? E stare zitti per un anno per poi comprendersi meglio?
Sarebbe bello se ci comprendessimo anche senza parlare.

(Il sole si riflette perpendicolare sull'erba tenera; davanti a te manca l'aria. Sei immobile, ma stai già precipitando, ed il fragore delle tue ossa che si rompono e strappando i tuoi tessuti non disturba affatto l'equilibrio naturale della vita.)

Ci dilatiamo e ci restringiamo, nel nostro procedere lenti sulla strada del nostro destino. Forse è per questo che capita di essere piegati dalla stanchezza: ogni fermata è temporanea.

Allora, come sempre, non c'è niente che non sia infinito.

, pensieri, vita, vaneggiare, esperienze

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