Titolo: Wait for me
Fandom: Kpop: Super Junior (M)
Personaggi/Pairing: Zhoumi, Siwon, Kyuhyun / WonMi
Rating: Verde
Conteggio Parole: 1472
Avvertimenti: angst, unpopular paring,
Note: A dire il vero, non so bene come considerare questa fanfiction. Non è strana e misteriosa come le altre, anzi, è molto più "terra terra", diciamo. Ed in più non la considerei angst perché ha un finale in sospeso. Ma è angst per il resto perché... Zhoumi ;_; E forse dovrei mettere anche altro negli avvertimenti. La verità è che io non so mai che cazzo devo mettere negli avvertimenti, ecco. Meh. Lascio tutto alla fanfiction, va'. Parli per se stessa.
Zhoumi poggiò la mano sul proprio riflesso. I capelli bagnati gli coprivano la fronte, ma non gli occhi, anzi, forse li mettevano anche in risalto. Il suo naso era grande, forse anche strano come diceva qualcuno, ma Zhoumi non si era mai fatto troppi problemi per esso. Le sue labbra le aveva sempre definite “giuste”: non troppo grandi, né troppo piccole. Il suo collo era abbastanza lungo per non stonare con la sua altezza, il suo corpo sottile. Zhoumi non si era mai fatto complessi su sé stesso prima di far parte dei Super Junior M. Ed ora, a spingerlo a controllarsi non era il solito motivo, non era qualche commento che era riuscito a ferirlo. Zhoumi si stava chiedendo se forse la sua vita sarebbe stata migliore se al posto di un uomo nello specchio ci fosse stata una donna. Sarebbe stato infelice per molti versi, lui si sentiva un uomo, dopotutto, ma molti aspetti della sua vita sarebbero stati più facili. Avrebbe dovuto rinunciare a tutto quello che aveva adesso, oppure sarebbe stato il membro di un girl group come Amber o una solista cinese. Fatto sta che quasi sicuramente non l’avrebbe mai incontrato o, se fosse successo, avrebbe potuto parlargli senza timore.
Sistemò un asciugamano intorno ai fianchi ed iniziò ad asciugarsi i capelli, senza mettere il phon alla massima potenza come aveva fatto in passato per anni, col rischio di rovinarsi i capelli, per assicurarsi di avere abbastanza tempo da poter controllare che tutti fossero a letto, ma anzi, cercando di passare più tempo possibile in quel bagno. L’idea che lui fosse ancora lì, a chiedere spiegazioni per il suo cambiamento di comportamento, lo faceva stare male.
Siwon non era uno stupido, Zhoumi l’aveva sempre saputo. Poteva, talvolta, sembrarlo per qualche ragione, come del resto quasi tutti loro, ma non lo era. Siwon era portato ad accorsi quando qualcuno stava male, anche quando non c’erano segni, ed ogni volta cercava di parlarci, di poter essere d’aiuto. Zhoumi, in passato, si era appoggiato a lui tante volte ed ora gli sembrava di stargli voltando le spalle. Ma Zhoumi sapeva di non poter toccare un argomento simile con lui.
Siwon poteva partecipare con un sorriso sulle labbra ad ogni genere di fan service, ma questo non cambiava il suo modo di pensare. Zhoumi sapeva che stavolta la sua spalla si sarebbe scostata non appena avesse detto quelle due parole, lasciandolo cadere nel vuoto, senza dargli tempo di finire la frase e dire a Siwon tutto.
Anche per questo, oltre che per quello che provava, Zhoumi aveva evitato Siwon in tutti i modi. Non poteva permettergli di avvicinarsi, perché la tentazione di appoggiarsi a lui sarebbe stata forte, tanto forte da farlo cedere, nella speranza che non sarebbe andata come temeva.
Zhoumi uscì dal bagno e si guardò intorno, senza vedere nessuno in giro. Il viaggio doveva averli stancati tutti a sufficienza da farli andare tutti a letto presto. O meglio, quasi tutti. Zhoumi poteva sentire anche dal corridoio il rumore del gioco online di cui Kyuhyun gli aveva parlato per ore e si preparò a fargli il solito discorso per tentare di convincerlo a staccare presto che Kyuhyun avrebbe ignorato. Si avvicinò alla porta per aprirla, ma sentì un’altra voce, che conosceva bene, parlare in coreano con Kyuhyun.
“Ti prego, Kyu, rifletti… devo avergli fatto qualcosa se non vuole più stare vicino a me.”
“Siwon, Zhoumi ha un cervello ed una bocca. Puoi chiedere a lui invece di assillare me. Non sto nella sua testa.”
“Ma stai spesso con lui… sicuro di non aver notato quando tutto questo è iniziato a cambiare? Che a Zhoumi non sia sfuggito nulla su di me?”
Zhoumi, dal sospiro che sentì e dal silenzio, intuì che Kyuhyun si era separato dal suo laptop per guardare Siwon negli occhi.
“Ascolta, Siwon… Zhoumi mi… anzi, ci ha sempre nascosto una cosa. Ed io me ne sono accorto per puro caso una notte, altrimenti non avrei mai notato nulla. Lui non sa che io so, non ho il diritto di dirtelo… però capisco perché non voglia discuterne con te.”
Zhoumi sentì le lacrime agli occhi. Kyuhyun sapeva, e forse anche altri sapevano e non dicevano nulla. Eppure, Kyuhyun e forse gli altri si erano comportati come sempre, a nessuno di loro era cambiato nulla, ma Zhoumi sapeva che per Siwon sarebbe cambiato tutto.
Si convinse che era il caso di entrare ed aprì la porta, guardando con un’espressione stanca entrambi i presenti.
“Shi Yuan, Kui Xian… scusate, non volevo disturbare.”
Siwon lo guardò incredulo e si morse le labbra, come a desiderare di poter dire qualcosa, e prese coraggio solo guardando Zhoumi.
“Zhoumi, noi… dobbiamo parlare. Te l’ho detto anche prima.”
“Shi Yuan, sono stanco e voglio riposare. Ne riparliamo un’altra volta.”
Kyuhyun si alzò dal suo letto e poggiò una mano sulla schiena di entrambi.
“Voi due, sistemate questa cosa fuori di qui una volta per tutte. Non si può continuare così.”
Zhoumi si ritrovò fuori dalla stanza ad osservare la porta sbattere e la serratura girare. Kyuhyun l’aveva appena chiuso fuori. Zhoumi chiuse gli occhi, cercando di mettere ordine alle mille paure che gli avevano appena invaso la mente. Kyuhyun sapeva il segreto di Zhoumi , sapeva come Siwon la pensava... voleva forse fare in modo che Zhoumi venisse cacciato? Oppure sperava che Siwon avrebbe capito ed avrebbe cambiato la strada che aveva seguito per una vita?
La mano di Siwon si appoggiò sulla sua spalla.
“Zhoumi, per favore… vogliono tutti che parliamo.”
Zhoumi abbassò lo sguardo ed annuì. Tanto valeva dire la verità, far crollare quel castello di carte con una volata di vento, sopportare gli insulti, la solitudine… erano tutte cose che conosceva bene.
Siwon notò il suo turbamento e lo guidò sul divano, aiutandolo a sedersi e mettendosi affianco a lui. Il silenzio che calò su di loro fu rotto da lui minuti dopo.
“Che cosa ho fatto?”
“Niente, Shi Yuan. È un problema mio, che ho bisogno di risolvere da solo.”
Zhoumi guardò Siwon e per una volta gli sembrò di intravedere un Siwon diverso, più fragile, che era rimasto ferito dalle sue parole. Abbassò lo sguardo.
“Ma è un problema che riguarda me, non è così? Ti prego, Zhoumi. Dimmi tutto.”
“Mi odieresti, Shi Yuan. Non vorresti più avermi accanto.”
Siwon lo guardò e poi sorrise debolmente, scuotendo la testa.
“Zhoumi, non penso sia possibile… “
Zhoumi restò in silenzio, giocherellando con l’asciugamano in cui era avvolto. Solo in quel momento si rese conto di quanto gli si fosse abbassato e che era Siwon ad essergli seduto accanto, non qualcun altro. Un leggero rossore gli colorò le guance.
“Shi Yuan…” Zhoumi chiuse gli occhi, appoggiandosi meglio allo schienale del divano. Iniziò a singhiozzare e si portò le mani al viso. “Tu mi piaci… non nel senso comune, però… e non voglio perderti per questo…”
Siwon rimase immobile, senza dire nulla, troppo stupito, e forse schifato, Zhoumi non voleva controllare. Zhoumi, si alzò, sentendosi disperato ed infuriato con se stesso, con Kyuhyun, con il mondo intero. Con quello stesso mondo che sembrava avere qualcosa contro di lui per il semplice fatto che si innamorava degli uomini, che ora più che mai odiava perché, facendolo innamorare di Siwon, gli stava praticamente facendo rischiare il lavoro che aveva sognato per una vita.
Bussò alla porta con violenza e, quando Kyuhyun l’aprì, ignorò ogni sua domanda e si buttò sul letto.
“Kyuhyun…” quello di Siwon era un sussurro debole, ma Zhoumi lo sentì e gli bastò per stare peggio.
“Siwon, dentro. Sistema questo casino ora. Io vado da Henry.”
Zhoumi si sentì tradito da quelle parole. Sperava che Kyuhyun avrebbe capito, che avrebbe lasciato perdere e che, magari, avrebbe sbattuto la porta in faccia a Siwon.
Ignorò l’abbassarsi del letto sotto il peso di Siwon, stringendosi di più al cuscino. Siwon appoggiò una mano sulla sua schiena e Zhoumi rabbrividì alla sensazione del calore della sua pelle a contatto con la propria.
“Mi dispiace… per tutto quello che ho detto in passato. Ti devo aver ferito tante volte.”
“Non dire cose a cui non credi nemmeno tu… lasciami in pace, Shi Yuan, te lo chiedo per favore. Dimenticati tutto questo.”
Siwon chiuse gli occhi e si sdraiò accanto a Zhoumi, stringendolo forte a sé. Zhoumi lo guardò sorpreso, ma non riusciva a spingersi ad allentare la presa di Siwon.
“Non posso darti una risposta… non stasera. Ma aspetta, te lo chiedo per favore, Zhoumi…”
Zhoumi chiuse gli occhi e passò una mano tra i capelli di Siwon, deglutendo. Sapeva che sarebbe quello dei due che sarebbe rimasto ferito da questa situazione, perché la sessualità di Siwon non sarebbe certo potuta cambiare solo per lui, perché Siwon non sarebbe comunque mai riuscito ad accettarlo davvero, ma non riuscì a fermare le proprie parole.
“Va bene.”