L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l' inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e
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Quel libro l'ho letto anch'io, i passaggi notevoli son più d'uno. Povero Marco, sempre intento a spiegare cose al Kan; e per dire di che posti poi.
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marco polo che si perde tra mille vicoli, in mille città lontane, per poi capire che in realtà ogni città è la sua città, ogni città è infine Venezia che si ripropone...
ogni tanto rileggerne degli stralci mi serve.
bello rivederti qui ;)
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