.Da "Le città invisibili".

Nov 19, 2008 20:31



L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l' inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e ( Read more... )

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Comments 10

rog2 November 19 2008, 19:56:24 UTC
Ehi, chi si rivede! Ciao Misted! :-)

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misted_senses November 19 2008, 23:59:52 UTC
ciao... che bello sia tu il primo a commentare il mio ritorno sul blog! pensavo avessi abbandonato del tutto il lj :*

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gionni November 20 2008, 01:34:51 UTC
E c'è c'è invece.
Quel libro l'ho letto anch'io, i passaggi notevoli son più d'uno. Povero Marco, sempre intento a spiegare cose al Kan; e per dire di che posti poi.

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misted_senses November 20 2008, 11:09:28 UTC
di calvino è il mio preferito.
marco polo che si perde tra mille vicoli, in mille città lontane, per poi capire che in realtà ogni città è la sua città, ogni città è infine Venezia che si ripropone...
ogni tanto rileggerne degli stralci mi serve.
bello rivederti qui ;)

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josephine_march November 20 2008, 17:15:42 UTC
Sai, questa frase, il paragrafo conclusivo delle Citta' Invisibili, me lo trascrivo di agenda in agenda, di taccuino in taccuino, e l'ho anche scritto con il pennarello dorato sulle ante dei pensili di cucina.

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misted_senses November 21 2008, 13:46:23 UTC
mmm tra agende girovaghe e infinità di taccuini a casa tua c'è ancora un pò di posto anche per te? :)

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josephine_march November 21 2008, 14:08:16 UTC
In effetti no

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capracotta November 21 2008, 19:50:57 UTC
Bentornata! Con una splendida citazione...

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misted_senses November 22 2008, 08:30:18 UTC
ben ritrova ta :)

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