Il cinghiale e la dama dell’Inverno

Jun 26, 2012 21:50


AUTORE: Mizar19
TITOLO: Il cinghiale e la dama dell’Inverno
PERSONAGGI/PAIRING: Robert Baratheon, Lancel Lannister, Lyanna Stark, Cersei Lannister
GENERE: Introspettivo
AVVERTIMENTI: Violenza, Missing Moment, Flashfic
PERSONAGGIO SCELTO: Robert Baratheon
INIZIATIVE: Tabelle permanenti, Tabella Baratheon di agameoffanfic

La storia è dedicata a thedogandwolf perché so che lo desiderava con ardore :3



IL CINGHIALE E LA DAMA D'INVERNO

Il fogliame confuso stormiva attorno a lui. Verde ovunque, luce e tronchi. Scintillio dell'acciaio e odore di vino. 
Vino. Dov'era Lancel? Dannato ragazzo Lannister! Quei tronfi biondini erano ovunque, sbucavano come funghi!, il suo palazzo ne era infestato. Dannati Lannister.
E ripensava a Cersei perché un ricciolo di luce si era disteso all'angolo del suo occhio. I suoi lunghi capelli dorati gli erano sempre piaciuti: una simile bambolina si addiceva perfettamente al Robert che aveva conquistato il trono con la sua mazza ferrata.

Lui però non aveva potuto scegliere, era una bambolina che gli era stata imposta e per quanto bella, graziosa e sorridente non sarebbe mai stata Lyanna. La sua amata e dolce Lyanna. La sua morta Lyanna.

Vino. Altro vino, dannato ragazzo!

Cersei era bionda e bella ma la sua bellezza era volgare paragonata a quella delicata di Lyanna.

Non dovevano essere lontani dall’animale, le tracce sul terreno ne testimoniavano un suo passaggio molto recente. I colori si mescolarono nuovamente, annacquandosi davanti ai suoi occhi. Strizzò le palpebre aggrottando la fronte sudata. Sbuffò con forza, liberando un respiro acre e avvinazzato attraverso le labbra screpolate.

Barcollò.

Vino!

Emise un poderoso rutto gorgogliante per poi esplodere in una roca risata, gesto di sfida verso l’enorme bestia. Vieni a prendermi, ti aspetto al varco. Luce e ombre vorticarono nuovamente attorno a lui, nelle narici solo l’odore fruttato del vino rosso.

Poi una macchia nera saettò nel suo campo visivo. Voci attutite raggiunsero le sue orecchie, ma lui quasi non le sentì: gli pareva di galleggiare in fondo al mare. Sgranò gli occhi quando avvertì l’estremità gelida e appuntita di una zanna affondargli nel ventre.

Vino. Avrebbe voluto del vino.

Invece si ritrovò a tenersi l’intestino viscido tra le mani, la casacca infradiciata di sangue. Ma niente dolore, solo la scossa violenta di adrenalina che gli chiedeva vendetta. Liberò la ferita della costrizione della pressione dei suoi palmi per poter afferrare con entrambe le mani la mazza, sua compagna da lunghissimo tempo, più intima di un’amante e più fedele di una moglie.

Sollevò l’arma come fosse una piuma e l’abbatté sul cranio dell’animale quando quello provò nuovamente a caricarlo. Lo scricchiolio del teschio che si schiantava sotto il colpo accompagnò il gemito di dolore che uscì dalle fauci del cinghiale. Barcollò inerme, gli occhi ridotti a poltiglie sanguinolenti che gocciolavano dalle orbite deformate, finché s’accasciò su un fianco per esalare l’ultimo pesante respiro.

Robert osservò i lineamenti dell’animale diventare più nitidi davanti ai suoi occhi e proprio quando pensava di essere in procinto di recuperare la vista, il bosco divenne nero e la sua bocca si riempì del sapore di terra e foglie umide con un retrogusto ferroso depositatosi sulla sua lingua, sapore che tentò di deglutire.

Vino! Dov’era lo stupido Lannister? Perché non stava soccorrendo il suo grasso e morente re?

Poi arrivò il dolore, una fitta lancinante al ventre, ma Robert non riusciva a muoversi. Lasciò che il dolore sbiadisse lentamente assieme alla coscienza del bosco e delle persone attorno a lui.

Avvertì il suo corpo tossire con violenza e un grumo di sangue uscire tra i suoi denti. Prima di addormentarsi, l’ultimo suo pensiero fu per Lyanna, la sua amata e dolce Lyanna. La sua morta Lyanna.

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