May 11, 2013 00:21
The path to heaven runs through miles of clouded hell
Eccoci alla fine di un’altra stagione.
E mi sa che, per un qualche strano caso, o magari era assolutamente voluto, direi che “It’s time” riassume alla perfezione questa stagione. Sopratutto il verso con cui ho iniziato questo recap.
Via il dente, via il dolore: a me la stagione è piaciuta. Ha avuto i suoi alti e i suoi bassi, ma nel complesso non è andata per niente male. Tutti idolatrano la seconda stagione, ma in realtà, secondo me, questa stagione è stata molto più densa di significato (quale sia questo significato non sta poi a me dirlo, ma ad ognuno di noi).
Ecco, l’unica cosa che rimprovero a questa stagione è di essersi portata dietro gli errori del passato: Blaine junior, per citarne il più eclatante.
Il tradimento della 4x04, per quanto secondo me sia stato OOC, non avrebbe nemmeno potuto verificarsi se alla base non avessero cercato una scusa per tenere Blaine a Lima per un anno in più (e no, mi rifiuto di dare la colpa a Ryan per questo. La colpa è solo della Fox, in questo specifico caso).
Questo per arrivare a dire che detesto quando si da la colpa solo agli sceneggiatori: hanno fatto i loro errori, assolutamente, ma è anche vero che tutti hanno fatto altre cose e sanno fare il loro lavoro. Solo con glee sembrano degli psicopatici con problemi di personalità dissociata? Poco probabile.
Molto spesso ho definito questa stagione una serie di botta e risposta tra Fox e Ryan. Ovviamente non ne ho le prove, ma continuo a dire che spesso abbiamo avuto spoilers/still/promo diversi da quello che poi è andato effettivamente in onda. Qualche dubbio che ci sia gente che si diverte a fare dei collage mi viene…
Parliamo però della stagione: i nuovi mi piacciono, ma sono abbastanza indifferente a loro (tranne che per Unique, ma ci ritornerò sopra più in la), tengo molto di più al cast originale. Mi piace come hanno gestito la storyline di Lima, generalmente, anche se essendo soprattutto fan di Colfer avrei voluto dessero più spazio - in termini di canzoni, screentime e tutto - a Chris.
Ci sono due personaggi che ho amato in particolar modo:
Unique, oh mio dio si. Bella storyline, avevo capito dalla 15 che era lei a parlare con Ryder, e se la son gestita bene. Non mi aspettavo certo che Ryder le corresse incontro a baciarla, ma ci sono ampi margini di sviluppo. Sarebbe troppo interessante come cosa da approfondire.
Blaine, in realtà mi sono profondamente innamorata di lui durante questa stagione. Perchè si, ha sbagliato, ma questo l’ha solo reso umano ai miei occhi. Per due stagioni ce l’hanno spacciato per quello forte, sicuro, la roccia di Kurt. In realtà ha queste insicurezze profonde, queste fragilità che lo portano a fare delle cazzate enormi, ma è umano, totalmente umano, e ai miei occhi ha solo guadagnato punti, anche perchè, pur facendo la cosa sbagliata è stato onesto con Kurt, laddove tanti altri dello stesso Glee Club non lo sono stati, solo per questo lo rispetto.
Mi dispiace non mettere Kurt in questo elenco, in realtà ho adorato ogni scena con lui, ma non possono affidare sempre tutto alla meravigliosa recitazione di Colfer, fatemelo parlare dio santo, fatemi capire cosa gli passa per la testa. Voglio sentire lui, anche se probabilmente con due frasi mi avrebbe ridotto il cuore a pezzettini.
E poi, c’è la Klaine: ecco, non mi sono mai sembrati così veri e reali. Non stanno ancora assieme, ma finalmente stanno facendo un percorso. Sappiamo che finiranno assieme, è ovvio e non vedo l’ora che succeda anche perchè non vederli uno di fianco all’altro fa male, ma adoro i percorsi accidentati, perchè so che alla fine la ricompensa sarà meravigliosa. E quando quei due si rimetteranno assieme… sarà epico. Lo so, Ryan ci tiene a loro.
Delle cose negative parlerò poco, non mi piace concentrarmi su cose che mi hanno fatto storcere il naso - in realtà solo una cosa mi ha fatto storcere il naso tanto, ed è sotto il nome di Adam. No, no e ancora no. Tempi, modi e scelta dell’attore sbagliata. Non ho problemi con il multishipping, anzi, ma… just no. E chiudo qui la faccenda.
La parte finale di questo recap la voglio dedicare al vero significato di Glee.
Glee è quel telefilm che ti entra nell’anima per un motivo, che per ognuno di noi è diverso, ma sappiamo tutti che quel motivo è la cosa che ci ha resi Gleeks.
Mi dispiace che in tutte le puntate - come fu per la prima stagione - non si veda quel motivo sempre, ma adoro come ogni tanto, e l’ho sentito spesso in questa quarta stagione, ritirino fuori quel… qualcosa di indefinibile e assolutamente magico che ci ha fatto innamorare dello show.
La rivoluzione di Glee non sta solo nei temi che affronta - e che potrebbe sicuramente affrontare meglio. La rivoluzione di Glee, secondo me, è stata nel dare ad ognuno di noi qualcosa in cui credere. Amore, amicizia, famiglia, accettazione, una sola di queste o anche tutte assieme, non importa. Il punto è che finché la strada maestra sarà quella, non importa quante deviazioni ci saranno lungo la strada.
Il paradiso esiste, ma solo chi ha il coraggio di passare prima dall’inferno potrà arrivarci.
The path to heaven runs through miles of clouded hell.
E ora, è tempo di iniziare a crederci davvero.
Permettetemi di fare un azzardato mashup.
It’s time to begin
don’t stop believin’.
glee,
!2013,
let love in