Strange Man, Blue Box.

Oct 07, 2011 16:48

Fandom: SupernaturalAU/DoctorWho
Pairing: MrGenniaio!Dean/Teacher!Castiel.
Rating: Pg13.
Beta: hypshine (beta fantastica, grazie mur <3), con il gentile contributo di koorime_yu.
Genere: difficile..PG13? boh potrebbe essere :P
Warning: non ho mai capito come funzionano veramente.. ehm.. miscuglio di fandom? Amore omosessuale? Pericolo esplosione ovarie? Naaaa non sono mica così brava xD
Summary: “Cas? Perchè c’è una cabina blu nel nostro salotto? Ti avevo detto che non volevo cose strane in giro? E soprattutto.. come l’hai portata dentro casa?”
Note: Sono I miei due fandom preferiti.. o sarebbe meglio dire che sono il mio fandom preferito (DoctorWho) più il mio SupernaturalAU preferito (grazie ancora a Hika per questo meraviglioso AlternateUniverse), mi balla in testa da quei 4 o 5 mesetti e finalmente è qui (forse, pare.. eh si potevo anche tenermela ç__ç sorry.. ma almeno spero vi faccia ridere- ma chi voglio prendere in giro?!)
Dedica: *spunta fuori dal tardis e acchiappa hikaruryu per il colletto della camicia e la trascina dentro, fa cenno al dottore e tornano al giorno del suo compleanno, la risbatte in una stanza piena di dolci e salatini dove ci sono anche Mr.Gennaio e Cas ad aspettarla* TANTI AUGURI TESOROOOOOOOOOOOO! (piaciuta la mia soluzione per il ritardo? *occhiolino *) in realtà ho il capo cosparso di cenere e giuro MI DISPIACE non esserci riuscita prima.. è un ritardo molto imbarazzante è vero.. *va a morire in un angolino buio mentre lascia il Doc, Cas e Mr.Gennaio a coccolarla *



Era passata appena una settimana da quando avevano preso quella villetta insieme, e la quantità di scatole non sembrava diminuire.
Dean si chiedeva spesso dove Cas avesse nascosto tutti quei libri e quelle cianfrusaglie prima di allora, vista la dimensione ridotta dell’appartamento vecchio, ma aveva sempre evitato di chiederlo al compagno. In fondo non voleva rovinare l’atmosfera elettrica, benché soprattutto allegra, che si era andata a creare da quando avevano preso la grande decisione di andare a vivere insieme.
Sollevò l’ennesima scatola di libri e si diresse verso il salotto, indugiando sull’uscio della cucina per guardare ancora una volta il sedere perfetto del suo angelico professore, accucciato sotto il lavandino e indaffarato in chissà quale sistemazione dei detersivi.
Appena superò l’ingresso della sala, con ancora lo sguardo per metà rivolto verso la cucina, si trovò davanti qualcosa che proprio non si aspettava di vedere, e per poco non gli sfuggì di mano lo scatolone con chissà quale valore in libri dentro.
Lo appoggiò sul divano e si avvicinò incuriosito.
‘Cas? Perché c’è una cabina blu nel nostro salotto? Ti avevo detto che non volevo cose strane in giro! E soprattutto.. come l’hai portata dentro casa?’ chiese ad alta voce senza scollare gli occhi dall’intrusa.
‘Come? Hai detto qualcosa Dean?’ gli urlò il compagno senza scollarsi da sotto il lavandino.
Il pompiere si avvicinò sospettoso e diede un colpo di nocche alla cabina; proprio mentre constatava che era legno, anche bello massiccio, una voce lo colse di sorpresa.
‘Chi è?’ chiese la cabina blu, con tale nonchalance che Dean neanche si preoccupò di urlare.
Poi realizzò e si allontanò sospettoso.
‘Cas? Castiel!? C’è una cabina parlante nel nostro salotto! Ma dove le trova un professore di religione certe cose!?’ chiese alzando il tono e indietreggiando ancora di qualche passo.
‘Di Teologia, Mr Genniaio.. è diverso’ la voce di Castiel lo pizzicò da dietro, ma si interruppe di colpo quando l’attenzione dei suoi due occhi azzurri venne catturata dall’oggetto incriminato.
‘Ah sì? Bene. Mi spieghi che cosa è quella roba, professore di Teologia?’ chiese indicando la cabina blu.
‘Non ne ho idea… pensavo fosse tua, in realtà..’ ammise il professore assottigliando lo sguardo più incuriosito che spaventato.
‘Avanti, Cas, non è divertente.. e poi parla! Non è che dentro c’è Balthazar? No perchè se no ce lo lascio chiuso, e magari gli do anche fuoco!’ sbuffò Dean incrociando le braccia al petto.
‘Ti ripeto che non è cosa mia, Dean. E poi come avrei potuto trasportarla qui dentro?’ chiese logicamente Castiel, avvicinandosi con due passi.
Picchiò anche lui contro la cabina, un altro paio di volte.
‘È legno massiccio’ constatò poi, mentre Dean cominciava ad insospettirsi.
‘Cas, forse è meglio se..’
‘Allora, chi è che bussa?’ ripeté la voce dalla cabina, facendo sussultare per lo spavento il suo compagno.
‘Chi è?’ chiese Castiel indietreggiando e andando a sbattere contro Dean, che gli cinse istintivamente la vita e guardò male quella cabina parlante.
‘Come chi è? Questo lo dovrei chiedere io! - la cabina si aprì di colpo e un uomo si affacciò curioso - È la seconda volta che bussate!’ concluse, chiudendosi la porta alle spalle.
Dean e Cas lo guardarono basiti, senza la prontezza di rispondere e con le bocche entrambe spalancate.
‘Ehi, è carino qui!’ disse poi l’uomo, sorridendo sincero.
Dean lo guardò ancora allibito, radiografandolo dalla testa ai piedi. Indossava un lungo impermeabile, simile a quello solito del suo angelo, ed un completo piuttosto originale con cravatta e.. Converse, ai piedi? Doveva essere un tipo parecchio eccentrico.
‘Chi sei?’ chiese Cas con la voce leggermente tremante e gli occhi azzurri  ancora sgranati, mentre Dean lo percepiva aggrapparsi al suo braccio.
‘Giusto, chi sono! Io sono… il Dottore. Cioè.. Esattamente non so chi sono, so chi sono stato. Beh, so anche chi sono a questo punto, ma non chi sarò di per certo nel mio futuro. Del resto, chi lo sa... parlo molto, di questo sono sicuro, credo. Ma voi potete chiamarmi Dottore, mi pare.’ il sorriso che rivolse loro fu tanto brillante e sincero da quasi accecarli.
Passò qualche interminabile secondo di silenzio, in cui la mano del fantomatico Dottore era tesa in saluto mentre quella di Cas rimase ancora saldamente aggrappata al braccio di Dean.
Quando il professore fece per porgergliela, Dean lo afferrò per la vita più velocemente possibile e lo fece scivolare dietro di sé.
‘Il Dottore? - chiese con un sopracciglio alzato - Seriamente?’ lo guardò male mentre lo strano personaggio andava a grattarsi dietro la testa con la mano fino a poco prima tesa verso di loro.
‘Sì, beh.. solitamente sono abbastanza serio, almeno, in quello che faccio molto.. mi chiedo solo perchè sono qui - il sopracciglio di Dean si alzò di  un altro mezzo centimetro mentre il nuovo arrivato si aggirava per la stanza incuriosito - insomma, perché proprio qui?! - si appoggiò alla cabina da cui era uscito percorrendone il lato con un dito - Eh, amica mia, perché proprio qui?’ Stava davvero parlando con una cabina? Dean cominciava seriamente a valutare l'opzione di chiamare la polizia, quando il suddetto Dottore si avvicinò e girò intorno a loro, studiandoli interessato e poi estrendo uno strano aggeggio -un cacciavite?- dalla tasca della sua giacca.
Lo puntò verso Cas e lo scatto di Dean fu degno di una pantera.
‘Uho Uho Uho! Ehi! Che è quell’affare!?’ si affrettò a chiedere mentre Castiel spuntava da dietro una sua spalla e guardava interessato quello strano oggetto.
‘Oh questo? - il Dottore rise spensierato - È solo un cacciavite sonico che..’ fece per puntarlo di nuovo verso Dean ma questi lo scaraventò via con un abile colpo di libro.
‘Non puntarcelo addosso!’ ruggì nella sua direzione, con ancora il libro in mano.
‘Il mio cacciavite! - il Dottore si lanciò verso l’oggetto volato contro la parete - Perchè lo hai fatto!? Io adoro il mio cacciavite sonico - dichiarò alzandosi e tentando di controllarne il funzionamento - Non è stato per niente carino, lo sai!?’ agitò una mano davanti al viso di Dean con un’espressione crucciata.
Il ragazzo alzò di nuovo il libro, sull’attenti. ‘Non provare a ripuntarmelo addosso!’ lo ragguardò minaccioso.
‘Ma è un cacciavite sonico!! Qual è il tuo problema!?’ sbottò il Dottore.
‘Ok.. ok.. vediamo di calmarci tutti’ esordì Castiel mettendosi tra i due litiganti e alzando le mani per acquietare la situazione.
‘Stai attento Cas, per quanto ne sappiamo potrebbe essere uno squilibrato!’ disse Dean.
‘Se c’è uno squilibrato qui, quello sei tu! Che cosa ti aveva fatto il mio cacciavite? E poi quello è un libro molto pesante! Potresti averlo ferito irrimediabilmente!’ rispose a tono il Dottore, portandosi il cacciavite in grembo e cercando di farlo ripartire con una serie di colpetti leggeri sulla punta.
‘Calmiamoci tutti un istante! - Cas alzò la voce rivolgendo a Dean uno sguardo di rimprovero, mentre il ragazzo gli rispondeva con un’alzata di spalle innervosito - Innanzitutto.. chi sei?’ si voltò verso il Dottore, incuriosito, inclinando la testa di lato e guardandolo intensamente.
‘Sono il Dottore! Pensavo di essermi già presentato’ rispose, sorridendo ancora.
Dean sbuffò rumorosamente, infastidito.
‘Te lo hanno detto che ricordi molto un treno? - chiese retorico il Dottore, scostandosi per incontrare lo sguardo di Dean - Uuuh.. sto tornando ad essere rude..’ asserì poi portandosi un dito alla bocca e scostando la testa di lato, pensieroso.
Cas appoggiò una mano sulla spalla del compagno, cercando di calmarlo.
‘Ok.. cosa sei allora? E come ci sei arrivato nel nostro salotto? E.. cos’è questa cabina blu?’ richiese poi al Dottore, mentre percepiva Dean agitarsi sotto la sua presa.
‘Oh beh.. Potremmo dire che sono un viaggiatore - ammise l’intruso alzando le spalle e gli occhi al cielo - e questa è la mia.. nave.’ La semplicità e il sorriso con cui lo dichiarò, se possibile, stordirono ancora di più i due ragazzi, che si scambiarono un’occhiata confusa.
Il Dottore allargò il sorriso - davvero, come era possibile che un uomo potesse sorridere così tanto, si chiese Dean? - poi schioccò le dita e la porta della cabina si aprì.
‘Volete dare un’occhiata?’ chiese poi punzecchiando la loro curiosità con un sorriso furbo.
Cas fece per avvicinarsi ma Dean lo frenò, avanzando al posto suo e squadrando sospettoso il Dottore, che gli fece cenno di entrare alzando le mani.
Il pompiere prese coraggio ed entrò guardingo, e quando ne uscì, pochi secondi dopo, aveva una faccia tale che Castiel si preoccupò non poco.
Dean girò intorno alla cabina tastandola in ogni modo e poi boccheggiò, rinfilando la testa dentro.
‘È…’
‘Dean, stai bene?’ chiese premuroso Cas, avvicinandosi al compagno, preoccupato.
‘È.. è..’ indicò prima la cabina poi il Dottore, sorridente come non mai, quindi si girò verso Castiel gesticolando come un matto.
‘Credo che ti convenga controllare di persona’ ridacchiò il Dottore rivolto a Cas, che fece per muovere un passo verso l’entrata quando Dean si parò di fronte a lui.
‘No. No.. Questo.. Ha minato la mia percezione della realtà! Tu potresti avere un tracollo mistico non indifferente!’ spiegò ancora abbastanza traumatizzato.
L’occhiata che gli rivolse Castiel fu a metà tra il suo adorabile sguardo ‘non capisco’ e quello perplesso.
Dean non si fece convincere e chiuse gli occhi, alzando le braccia per fermarlo.
‘No. Non... non posso lasciartelo fare, Cas!’ si difese poi, aprendo gli occhi.
 L'espressione perplessa di Cas venne sostituita da un ghigno che di buono aveva poco, e di cui Dean poté facilmente immaginare il significato.
Il suo compagno avanzò di un passo verso di lui e gli schioccò un bacio sulle labbra, spingendolo verso l’interno della cabina, mentre lui incespicava sull’entrata stordito da un secondo fuggevole bacio.
Appena furono dentro, gli occhi di Castiel si sgranarono per la sorpresa e la sua bocca si  aprì in un’espressione di stupita meraviglia che stordì Dean ancora più di quanto avevano fatto i baci.
Il Dottore chiuse la porta dietro di loro, entrando, e sorrise mentre Dean ancora osservava rapito Cas indagare quell’enorme spazio con i suoi occhi azzurro intenso.
‘Bene! - il proprietario della cabina battè le mani orgoglioso guadagnandosi l’attenzione dei due ragazzi - Dove vi piacerebbe andare? O anche.. quando? Potrei portarvi in luna di miele.. o forse l’avete già fatta? O anche su una luna totalmente di miele,anche se proprio di miele non si tratta’ continuò a parlare girando attorno al centro della camera e smanettando con una serie impressionante di leve e bottoni, mentre Dean tornò a dedicarsi al suo angelo.
Quest’ultimo osservava interessato il Dottore: aveva la testa reclinata da una parte, con la sua adorabile espressione sperduta dipinta sul volto. Il compagno sorrise, ricordandosi ancora una volta del perché aveva scelto proprio lui, e perchè proprio quegli occhi lo avevano rapito fin dal primo istante.
Gli appoggiò le mani sulle spalle, catturando la sua attenzione.
Castiel si voltò verso di lui, mordendosi leggermente un labbro.
‘Andiamo in luna di miele, angioletto?’ Gli chiese dolcemente Dean, con un sorriso sincero sul volto.
Cas si sporse verso di lui e le mani dell’amante scivolarono sui suoi fianchi mentre le loro labbra si incontravano di nuovo.
Uno scossone li fece barcollare, e Dean si affrettò ad afferrare una barra metallica, avvicinando Castiel a sé un po’ di più di quanto sarebbe normalmente bastato.
Il Dottore si diresse verso di loro con passo deciso, agguantando la stessa barra e il suo volto magro si illuminò nuovamente con un sorriso spensierato.
‘Allon-sy amici miei!’ dichiarò infine, alzando il cacciavite verso il centro della stanza e provocando l’ennesimo scossone.
Castiel si aggrappò meglio a Dean, che ricambiò la stretta e sorrise.
In fondo, non gli dispiaceva poi tanto, quello strano Dottore.

OK. Ci ho messo un’eternità e questo è quello che sono riuscita a cavarci..  Hika sei libera di prendermi a pugni se ho rovinato il tuo bellissimo AU e il tuo amato Doctor ma spero vivamente non sia così. E’ il mio pensierino per il tuo compleanno (in ritardoooooo, scusa ancora ç__ç) e per ringraziarti di tutto quello che scrivi (egregiamente) e di questa community, se non fosse per te o per koorime sarei sperduta e triste per il web alla ricerca di Destiel!
GRAZIE! Bacini!

doctor who, fan_fiction, pg13, dean/castiel, destiel

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