Pensavate di esservi liberati dei miei racconti vero?? Invece no!!!Dopo Il Medio Oriente eccomi al Marocco, vi racconterò di un viaggio di una settimana che abbiamo fatto questa primavera. Buona lettura!!!
Siamo in quattro in questo viaggio, esperienza per noi insolita ma...con Giuly e Anto siamo ormai un gruppo quasi-collaudato!!!!Il suolo newyorkese ci ha gia' visto insieme, anche stavolta e' toccato a me dirigere i giochi, cioe' fare le selezioni e le prenotazioni con gli altri tre che hanno preso tutto a scatola chiusa. Speriamo che il viaggio vada bene, perche' l'inizio e' incerto. Partiamo con due ore di ritardo perche' sull'aereo si e' staccato il sedile del co-pilota.......!!!!
Il nostro volo da Bergamo atterra a Marrakech molto in ritardo, usciamo dal gate un po'rassegnati che ci tocchera' il taxi, addio minibus mandato dal nostro riad. Ma ovviamente loro si informano sugli orari dei voli, non bisogna sempre fare gli italiani malfidenti. Il nostro cartello con scritto "Riad L'orchidee" e' li' che ci aspetta. Ovviamente dietro il cartello c'e' il conducente....
Il viaggio fino alla Medina dura forse quindici minuti,il minibus non puo' condurci fino alla porta del riad perchè è dentro la città vecchia, nascosto in un vicolo in mezzo a molti altri vicoli, tutti pedonali (nel senso che sono troppo stretti per la nostra auto, perchè tutti i mezzi più piccoli, dai motorini all'ape, se ne sbattono del concetto di pedonale...sempre che in Marocco esista!).
Il nostro conducente si ferma in un piccolo parcheggio, adiacente al vicolo giusto. E' l'ora di cena e intorno a noi c'e' una vera fiumana di persone, che rischia di travolgere noi e le valigie. L'autista ci conduce sani e salvi in un dedalo di stradine fino alla porta del riad. Cerchiamo di memorizzare almeno la strada fino al parcheggio. Destra, sinistra, ancora sinistra..facile no? Aspetta, forse era destra sinistra destra....
Il nostro riad ci fa un po' l'effetto grotta di Ali' Baba', che nel mio immaginario doveva essere proprio cosi'. Fuori un muro di anonimi mattoni grigi, poi apri la porta e ti trovi nel paese delle meraviglie.
Nel nostro caso il portone si apre su un ingresso elegantissimo, con tanto di piccola piscina adorna di luci suffuse.
Le nostre due stanze ci aspettano, Capucine al piano terra...
(le foto sono prese dal sito del riad)
E Jasmine al primo piano.
Portarsi le valigie per due rampe di scale oppure aprire la porta accanto alla piscina???
Da bravi con un testa o croce tiriamo a sorte le stanze e a noi tocca lanciare gli zaini appena oltre la piscina anziche' tirare i trolley sui gradini...Pero' la nostra vittoria ha un rovescio della medaglia, lo scopriremo poche ore dopo...
Dopo una doccia veloce siamo pronti per uscire a cena, prima di mettere piede in strada ci facciamo dare indicazioni dalla gentile signora marocchina che gestisce il riad su come raggiungere piazza Jesma El Fna. Facilissimo direi: al parcheggio ci arriviamo (o no?). Da li', prima a destra, poi a sinistra....e poi...
Abbiamo tutto in testa, ma sbagliamo gia' alla prima a destra dopo il parcheggio.
Chiedere non ci pare una buona idea, anche perche' veniamo subito adescati da troppe persone che vogliono farci vedere anzi portarci alla piazza...e tutti in direzioni diverse.
Alla fine ci pare che la cosa piu' intelligente da farsi sia seguire il fiume di gente e di motorini che ci circorda e tenta anche di investirci. Il primo impatto con Marrakech e' frastornante ma anche divertente!
La folla almeno và tutta nella stessa direzione, sara' quella giusta? Per grazia divina, si'.
Il primo impatto di piazza Jesma El Fna, specie perchè vista di sera, e' notevole. Noi ci arriviamo da Nord e la prima cosa che ci colpisce sono le luci e l'immenso fumo che si leva dalle bancarelle che cucinano il cibo. Vediamo entrambi, prima ancora di vedere cosa le produce. Sono tantissime, una accanto all'altra nel centro della piazza, con tutte le panche disposte intorno. Fanno a gara per accaparrarsi i clienti, tutti cercano di convincerti a mangiare da loro approcciandoti con la prima lingua che gli ispiri (nel nostro caso, sempre spagnolo!!!!!).
Alla fine per sfinimento (e per fame) scegliamo il quarto o quinto che ci circuisce. Mangiamo spiedini di carne e condimenti, la voglia di girare e' tanta ma siamo davvero troppo stanchi, anche solo tenere gli occhi aperti e' un'impresa.
Decidiamo per le nanne...se troveremo la strada del riad.